C’è un suono che risveglia ricordi ancestrali nella mente di ogni trekker degno di questo nome. È il tono sommesso del teletrasporto. È il fischio acuto del ponte di comando. È soprattutto quella frase iconica che ha attraversato intere generazioni: “Spazio: ultima frontiera.” Ogni volta che la sento, è come se un vecchio amico bussasse alla porta della mia immaginazione. E ora, con la terza stagione di Star Trek: Strange New Worlds alle porte, quel richiamo è più potente che mai. Paramount+ ha ufficialmente annunciato che la nuova stagione debutterà il 17 luglio 2025, con un doppio episodio pronto a catapultarci di nuovo tra stelle, dilemmi morali, incontri alieni e passioni umane. Ogni giovedì seguiranno nuovi episodi, con il gran finale previsto per l’11 settembre. E, come se non bastasse, la quarta stagione è già in lavorazione. Non è solo una serie: è una vera e propria missione a lungo termine.
Una stagione che promette rivoluzione (ma col cuore classico)
Se c’è una cosa che Strange New Worlds ha saputo fare fin da subito è parlare sia al cuore nostalgico di noi fan della vecchia guardia, sia alle menti curiose della Next Generation. E lo dico da amante della saga fin dai tempi in cui si registravano gli episodi su VHS. Questa terza stagione promette di spingersi ancora oltre, mantenendo però quell’equilibrio perfetto tra avventura episodica, introspezione dei personaggi e riflessione socio-filosofica che è il marchio di fabbrica del franchise.
Il Capitano Christopher Pike, interpretato da un Anson Mount in stato di grazia, torna a guidare la U.S.S. Enterprise, affiancato da un equipaggio ormai rodato, coeso e irresistibilmente umano. Il punto di partenza? Le conseguenze dello scontro finale con i Gorn, quel cliffhanger da cardiopalma che ha chiuso la seconda stagione. Ma non aspettatevi una semplice prosecuzione lineare. Gli autori – capitanati da Akiva Goldsman e Henry Alonso Myers – ci hanno già promesso episodi sperimentali, generi narrativi mai toccati prima nel mondo di Star Trek.
Si parla addirittura di un episodio girato in stile mockumentary, una sorta di “The Office” nello spazio? Se così fosse, prepariamoci a vedere la routine di bordo sotto una luce completamente nuova, magari con qualche risata a denti stretti e rivelazioni inaspettate sui nostri amati ufficiali.
Un cast che è ormai leggenda
Accanto a Mount, ritroviamo Rebecca Romijn nei panni dell’iconica Numero Uno e Ethan Peck in un’interpretazione sempre più profonda del giovane Spock, tra razionalità vulcaniana e pulsioni umane. Completano la ciurma Jess Bush, Christina Chong, Celia Rose Gooding, Melissa Navia, Babs Olusanmokun e Martin Quinn, che torna – stavolta in modo stabile – nei panni dell’ingegnere Montgomery “Scotty” Scott, dopo l’apparizione esplosiva nel finale della scorsa stagione.
E le guest star? C’è da leccarsi i baffi del comandante Sisko: Rhys Darby, Patton Oswalt, Melanie Scrofano, e soprattutto il ritorno di Cillian O’Sullivan nei panni del famigerato Roger Korby, scienziato della serie classica che affronta la sottile linea tra uomo e macchina. Un richiamo diretto alle radici più profonde del franchise, che ci promette una riflessione potente sull’identità e l’etica tecnologica. Attuale? Decisamente sì.
Un ritorno atteso… e benedetto
Le riprese si sono concluse a maggio 2024, dopo un periodo turbolento segnato dagli scioperi di Hollywood che avevano congelato il settore. Ma la macchina di Strange New Worlds non si è mai davvero fermata. Il fatto che la quarta stagione sia già in lavorazione a Toronto è la prova definitiva che questo spin-off non è un semplice omaggio nostalgico, ma il cuore pulsante del nuovo corso di Star Trek su Paramount+.
E a proposito di Paramount+, va detto che la piattaforma si è assicurata l’esclusiva dell’universo Trek in Italia e in tutti i mercati chiave – dagli USA al Giappone, passando per Francia, Germania e America Latina. Chi è abbonato a SkyShowtime, invece, potrà godersi la serie dal 1° agosto 2025 in vari paesi europei, come Spagna e Portogallo. Insomma: resistenza è inutile, come direbbero i Borg.
Il rinascimento Trek continua
Il futuro è luminoso per il franchise. Strange New Worlds è solo la punta dell’iceberg: all’orizzonte c’è l’attesissimo Star Trek: Section 31 con Michelle Yeoh, il progetto misterioso di Starfleet Academy, l’irriverente e geniale Lower Decks, la potente conclusione di Picard, e ovviamente le cinque stagioni di Discovery, che ha avuto il merito di aprire la strada al revival moderno del brand.
Tutto questo è possibile grazie a una squadra creativa che conosce e ama visceralmente ciò che sta facendo. Da Alex Kurtzman a Rod Roddenberry, passando per Trevor Roth, ogni decisione è un atto d’amore verso un franchise che ha sempre avuto il coraggio di parlare di diversità, di progresso, di pace, in un mondo che spesso dimentica quanto ne abbia bisogno.
E ora?
Cosa ci aspetta nella terza stagione? Nuovi mondi. Nuovi conflitti. Nuove emozioni. La promessa è quella di un viaggio in cui il confine tra il già visto e l’inedito verrà spazzato via dalla forza centrifuga della narrazione. Sarà uno spettacolo per gli occhi, ma anche un pungolo per il cuore e la mente.
Quindi sì, io sono pronto a salpare. A rimettere piede sulla plancia, a ritrovare vecchi amici, a perdermi in galassie lontane. E voi?
Che ne pensate del teaser? Quali teorie avete sulla nuova stagione? Parliamone nei commenti, condividete l’articolo, fate girare il video e soprattutto… preparatevi a esplorare ancora una volta Strange New Worlds.
Lunga vita e prosperità, trekkers. 🖖
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