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Squid Game Cinematic Universe? Ma per favore…

Ok, fermiamoci un attimo. Se anche voi, come noi, siete finiti nel vortice ossessivo compulsivo del refresh continuo su TikTok, X e Instagram dopo il finale di Squid Game stagione 3, probabilmente vi siete imbattuti in quella grafica che sembra uscita direttamente dalla scrivania di Kevin Feige: una timeline bella ordinata, con titoli come Squid Game USA (autunno 2026), Squid Game 1987 (inverno 2026), Squid Game 28th (primavera 2027) e persino Squid Game World nel 2028. Boom! L’MCU può solo prendere appunti, giusto?

Eh, no. Fermi tutti.

Quella grafica ha fatto il giro del web più velocemente del meme del “giocatore 456 triste” ed è riuscita a ingannare più di un fan con le lacrime agli occhi e il portafoglio già aperto per i popcorn. Ma — udite udite — è tutto falso. Esatto, fake. Grosso come il CGI del neonato nella stagione 3. Quella roba è in giro da mesi, è partita da TikTok come uno scherzo, ma è bastato il debutto della terza stagione per rianimarla e farle guadagnare nuova linfa vitale, come un meme che non vuole morire.

E per quanto ci dispiaccia deludere chi già sognava spin-off ambientati durante la Guerra Fredda o versioni multilingua in stile Squid Game: Australia con gente che gioca a ddakji in mezzo ai canguri… beh, niente di tutto questo è reale. Nessun comunicato da parte di Netflix, nessun annuncio da Hwang Dong-hyuk, il creatore della serie. Zero, nada, nisba.

L’unico progetto forse all’orizzonte, e diciamo “forse” con tutte le pinze del caso, è uno spin-off in lingua inglese prodotto da David Fincher — sì, proprio quel David Fincher — che potrebbe avere qualcosa a che fare con la misteriosa apparizione di Cate Blanchett nel finale di stagione 3, nei panni (inaspettati) della giocatrice di ddakji losangelina. Ammettiamolo: se Cate Blanchett ti sfida con un origami rosso, non dici di no. Neanche se sei Gi-hun.

A proposito, Lee Byung-hun, il nostro adorato e tormentato Front Man, ha dichiarato a Tudum che “nonostante tutti gli sforzi nobili di tante persone, il mondo continua ad andare avanti come prima”. Una frase che suona più come un funerale che come un teaser, ma ehi, magari è solo l’effetto collaterale di tutte quelle maschere.

Insomma, per ora non aspettatevi un universo espanso. Niente Squid Game: Origins, niente Young Front Man Chronicles, niente Gi-hun e il mistero del Mar Rosso. Solo rumors, speculazioni e grafici fatti su Canva alle 3 di notte da qualche fan con troppa immaginazione e poca sonnolenza.

Certo, l’idea non è poi così folle. Siamo nel 2025 e viviamo in un’epoca dove qualsiasi cosa con un minimo di successo deve necessariamente espandersi fino a diventare ingestibile. Ma Squid Game ha sempre giocato a modo suo. E se davvero arriverà un nuovo capitolo, beh, ci accontentiamo anche solo di vederlo fatto bene. Con meno bambini in CGI e più tensione reale. O almeno con regole del gioco comprensibili.

Fino ad allora, ci teniamo stretti le nostre teorie, i nostri meme e quell’inquietante senso di disagio che solo Squid Game sa darci. Netflix, la palla è nelle tue mani. Ma niente scherzi da TikTok, ok?

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