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Shroom and Gloom: il roguelike doppio deckbuilder dove i funghi si combattono (e si mangiano)

C’è qualcosa di affascinante, surreale e irresistibilmente nerd in Shroom and Gloom, la nuova perla indie firmata Team Lazerbeam e pubblicata dalla sempre attenta Devolver Digital, che ormai sembra avere un radar infallibile per i giochi che vivono a metà strada tra l’assurdo e il geniale. Questo nuovo progetto è un vero e proprio trip psichedelico nelle profondità di dungeon fungini dove si mescolano strategia, esplorazione e un’insolita fame di… funghi. Ma attenzione: non stiamo parlando di un semplice card game, né di un roguelike tradizionale. Shroom and Gloom è un first-person roguelike double-deckbuilder, un esperimento ludico che miscela due mazzi di carte, grafica 2D disegnata a mano, ambientazioni 3D e una sana dose di follia creativa.

E no, non è uno scherzo: in questo gioco si mangiano i nemici. Letteralmente.

Entrare nel mondo di Shroom and Gloom è come calarsi in un incubo grottesco illustrato a china, dove ogni corridoio umido è un’illusione visiva e ogni fungo un potenziale alleato… o un pranzo. Le meccaniche core ruotano attorno alla doppia natura del deckbuilding: da un lato abbiamo un mazzo dedicato all’esplorazione, che funge da grimaldello per aprirci la strada nei meandri dei dungeon, permettendoci di modificare carte, trovare armi e acquisire nuove abilità. Dall’altro, un mazzo offensivo da usare nei combattimenti, in cui ogni carta è un colpo, un’abilità, una scelta strategica. La cosa incredibile? Ogni carta può essere evoluta e potenziata all’infinito. Quelle che all’inizio sembrano piccole e umili azioni diventano, partita dopo partita, combo devastanti, veri e propri incubi digitali capaci di ribaltare le sorti del gioco.

Il sistema di crescita delle carte è infatti pensato per offrire libertà totale e sperimentazione infinita. Vuoi trasformare una banale stoccata in un attacco catastrofico capace di spazzare via intere stanze? Puoi farlo. Preferisci modificare carte rare fino a generare super-armi al limite del game-breaking? Nessun problema. In Shroom and Gloom, tutto è possibile. Ed è proprio questo approccio anarchico al deckbuilding che rende ogni run imprevedibile, ogni mazzo un piccolo capolavoro personale.

Ma il vero colpo di genio? Il lato gastronomico.

Sì, perché qui i nemici non si limitano a essere sconfitti: si arrostiscono, si infilzano, si condiscono e si mangiano. Una volta eliminato un fungo, puoi decidere di cuocerlo per recuperare salute o, se sei abbastanza creativo, puoi combinare ingredienti e cucinare zuppe con effetti potentissimi, in grado di ribaltare uno scontro o darti vantaggi significativi. Una meccanica tanto assurda quanto perfettamente integrata nella logica surreale del gioco, che trasforma la cucina in una vera e propria arma strategica. Altro che pozioni!

A rendere ancora più indimenticabile questa esperienza, ci pensa l’estetica: Shroom and Gloom fonde illustrazioni 2D disegnate a mano con ambienti tridimensionali ricchi di dettagli, creando un mondo visivamente “sconvolgente”, come lo definiscono gli stessi sviluppatori. I dungeon sono tetri, vivi, pulsanti, abitati da creature fungine bizzarre e inquietanti, capaci di sorprendere anche i giocatori più navigati. Ogni angolo nasconde un enigma, ogni corridoio è una trappola o una scoperta. La sensazione è quella di esplorare un sogno distorto, un mix tra Darkest Dungeon e Adventure Time sotto acido.

Il progetto, ancora in fase di sviluppo, è già promettente. Il team di Team Lazerbeam sogna un gioco con centinaia di carte, una metaprogressione profonda e una rete di tunnel fitta e piena di segreti, popolata da nemici unici e boss spietati. E mentre il gioco finale si prepara a vedere la luce su Steam, è già disponibile una demo gratuita, perfetta per immergersi in anteprima nell’universo umido e spugnoso di Shroom and Gloom. Se vuoi un assaggio del prototipo originale, puoi anche recuperarlo su itch.io, dove la prima versione del gioco venne pubblicata nel settembre dell’anno scorso: un confronto interessante per chi ama scoprire l’evoluzione di un’idea indie, dalle fondamenta alle forme più complesse.

Insomma, Shroom and Gloom è una dichiarazione d’amore alla sperimentazione videoludica. Un titolo che, con la sua follia metodica e le sue meccaniche innovative, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo cult tra gli appassionati di deckbuilder e roguelike. Il nostro consiglio? Aggiungetelo subito alla vostra wishlist su Steam, provate la demo e preparatevi a calarvi in un incubo fungino fatto di carte, combo e cucine improvvisate.

E voi? Avete già provato la demo o siete ancora indecisi se affrontare questo viaggio tra muffe e meraviglie? Fatecelo sapere nei commenti e condividete l’articolo sui vostri social per portare altri avventurieri nel Gloom!

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