Se state divorando il finale della seconda stagione di Squid Game su Netflix con la stessa voracità con cui i partecipanti affrontano le prove mortali della serie, probabilmente vi sarete chiesti anche voi: “Ma dove diamine si trova quel parco divertimenti che sembra uscito da un sogno psichedelico anni ’90?” Bene, cari lettori nerd del CorriereNerd.it, vi svelo subito l’arcano: quel parco è il mitico Seoul Land, uno dei parchi a tema più iconici della Corea del Sud. E fidatevi, è molto più che una semplice comparsa sullo schermo: è un vero e proprio universo parallelo a cavallo tra il vintage, il pop, la fantascienza e l’adrenalina pura.
Situato a Gwacheon, nella provincia di Gyeonggi-do, Seoul Land è parte del complesso di Seoul Grand Park, che ospita anche il museo nazionale d’arte contemporanea. È stato inaugurato nel 1988, proprio in occasione delle Olimpiadi estive che quell’anno si tenevano a Seul. E sebbene oggi sia un po’ oscurato dal fratello maggiore Everland, resta una meta amatissima soprattutto per chi vive nella capitale: con circa un’ora di viaggio da downtown Seoul, e ben 3-3,5 milioni di visitatori l’anno, è ancora uno dei cuori pulsanti del divertimento made in Korea.
Ma torniamo alla scena di Squid Game 2 che ci ha fatto sobbalzare sul divano. Il protagonista si ritrova in un parco con un’ambientazione tanto colorata quanto inquietante, quasi sospesa tra la fantasia infantile e il terrore da incubo. E a spiccare sullo sfondo c’è una montagna russa arancione e viola che sembra lanciarti dritto nello spazio. Ebbene sì, è proprio lei: la Black Hole 2000.
Questa coaster leggendaria, prodotta dall’azienda giapponese Senyo e attiva dal lontano 1990, è una delle attrazioni di punta di Seoul Land. Il nome non è scelto a caso: si tratta infatti di un “treno espresso galattico” che promette “due torsioni, sette cadute e un viaggio nel buco nero della galassia”. Un nome altisonante, e una descrizione ancora più epica: sul sito ufficiale si legge, con una traduzione inglese un po’ balbettante ma deliziosamente poetica, che si tratta di un “super express space train” capace di portarti a 85 km/h attraverso loop, corkscrew e cadute da brivido. Viene anche soprannominata “Camel Back”, per via del suo profilo ondulato che rievoca le gobbe di un cammello. Insomma, non è solo un giro, è una space opera su rotaie. E sì, la corsa dura 2 minuti e 45 secondi, solo un quarto d’ora in meno del celeberrimo T Express di Everland.
Se vi sentite già pronti per una vacanza nerd in Corea, sappiate che Seoul Land è un parco davvero ricchissimo, diviso in ben cinque aree tematiche che strizzano l’occhio al mondo dell’animazione e del gioco. Ci sono attrazioni per tutte le età: dai kart di Ninano ai videogiochi arcade old school, passando per il castello di Peter Pan, le giostre dedicate ai personaggi di Larva (ve li ricordate quei vermicelli pazzi?), e anche spettacoli, esposizioni temporanee e teatri 3D. Il parco è disseminato di attrazioni ispirate alla cultura pop asiatica – e per noi appassionati di anime e videogiochi, è come entrare in un enorme episodio crossover.
I prezzi sono tutto sommato accessibili: un pass giornaliero per adulti costa circa 52.000 won (attorno ai 35 euro), mentre di sera si scende a 45.000. I bambini sotto i due anni entrano gratis. E anche se molte delle attrazioni sono comprese nel biglietto, alcune – come la spettacolare Sky X, dove vieni issato a 50 metri d’altezza e poi lasciato cadere nel vuoto – richiedono una prenotazione e un sovrapprezzo. Ma cosa non si fa per un po’ di sano terrore high-tech?
Tra le altre chicche del parco non possiamo non menzionare la Columbia Double Loop Coaster (nota anche come Galaxy Train, aperta nel 1988), il Crazy Mouse – una wild mouse ad alta velocità – e il Top Spin Dokkaebi Wind, una giostra rotante che ti fa volare a testa in giù sei volte di fila, garantendo un’esperienza che nemmeno un Gundam in piena battaglia riuscirebbe a replicare.
Curiosamente, nel tempo Seoul Land ha ospitato anche delle mostre molto particolari, tra cui una dedicata alla Scienza della Creazione, organizzata dall’associazione KACR, che nel 2008 ha attirato più di 116.000 visitatori. Non esattamente il tipo di contenuto che ci aspetteremmo in un parco giochi, ma questo dimostra quanto sia variegata l’offerta del luogo.
Insomma, se avete voglia di un parco che unisca il fascino vintage dei parchi a tema anni ’90 con il dinamismo e l’energia del mondo geek e animato, Seoul Land è la destinazione che fa per voi. Non solo per l’adrenalina, ma anche per quel sapore un po’ retrò e sinceramente autentico che lo distingue dai parchi ultra-patinati del resto del mondo.
E ora la domanda finale: voi ci eravate arrivati che era Seoul Land in Squid Game 2? Avete mai sognato di fare un giro sulla Black Hole 2000 o sul Galaxy Train? Se vi è piaciuto questo viaggio tra le montagne russe coreane e il dietro le quinte delle location nerd delle serie Netflix, condividete l’articolo sui vostri social e taggateci: vogliamo sapere quali giostre vi fanno davvero girare la testa!
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