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Sea of Remnants: il misterioso RPG piratesco di NetEase che ci fa salpare verso l’infinito

Durante l’ultimo State of Play, NetEase ha colto tutti di sorpresa presentando Sea of Remnants, un nuovo RPG d’azione per PlayStation 5 che ha letteralmente lasciato a bocca aperta il pubblico con il suo stile visivo eccentrico, le atmosfere oniriche e una direzione artistica che sembra uscita da un sogno febbrile tra Tim Burton e il mondo dei manga più surreali. Ma dietro le sue suggestioni fiabesche e l’estetica magenta da incubo gentile, si cela un’esperienza videoludica stratificata, complessa e incredibilmente affascinante che fonde avventura marinaresca, strategia a turni, costruzione, sopravvivenza e una forte componente narrativa esistenziale.

Il concept è tanto semplice quanto evocativo: “Oltre la luna c’è un altro mare, dove tutte le risposte attendono. Ma ancora oggi, nessuno ne ha dimostrato l’esistenza”. È questo il mistero che ci spinge a salpare, impersonando un marinaio amnesico accompagnato da una ragazza enigmatica, verso l’ignoto e maledetto Sea of Remnants, un oceano leggendario formato dai ricordi perduti dei naviganti, da cui si dice si possa ottenere gloria e ricchezza… al prezzo della propria essenza più profonda.

Il mondo di Sea of Remnants è un universo fluttuante fatto di correnti luminose color magenta, isole arcane, mostri marini e città che sembrano modellate nel feltro e nella fantasia. A bordo della nostra nave, non saremo soli: potremo reclutare equipaggi unici – i cosiddetti puppetfolk, esseri dall’aspetto di marionette viventi, dai corpi articolati e volti espressivi – ognuno con abilità particolari e un ruolo preciso all’interno della ciurma. Il loro design è volutamente straniante, a metà strada tra stop-motion e glitch art, con colori accesi, dettagli spigolosi e un’estetica punk fuori da ogni convenzione.

La componente ruolistica non si limita all’equipaggio. Ogni nave potrà essere potenziata in modo profondo, modificata pezzo per pezzo, dotata di cannoni, rinforzi e decorazioni, riflettendo la personalità del giocatore. Ma non parliamo solo di battaglie navali: il cuore pulsante del gameplay è l’esplorazione, un viaggio senza fine in un mondo dinamico in cui il tempo cambia, le tempeste si alzano all’improvviso e le scelte definiscono il nostro destino. Potremo esplorare isole vulcaniche, giungle lussureggianti, rovine dimenticate, ma anche affrontare enormi creature marine, razziare altre navi o collaborare online con altri giocatori per domare l’oceano.

E quando torneremo a casa, quel porto sicuro si chiamerà Orbtopia. Più che una semplice base, è una vera e propria città viva, una metropoli piratesca sempre in fermento, dove potremo aggiornare la nostra nave, addestrare l’equipaggio, reclutare nuovi NPC per gestire negozi, o semplicemente rilassarci con attività secondarie come la pesca, la cucina o partite a mahjong. Ma attenzione: Orbtopia non è statica. Ogni ritorno da un viaggio influenzerà la sua evoluzione, cambiando l’equilibrio tra fazioni, aprendo nuove possibilità e raccontando una storia in continua mutazione.

Dal punto di vista artistico, Sea of Remnants è un’esperienza visiva che si imprime nella memoria. Lo stile mischia fumetti americani dalle linee dure, graffiti urbani, glitch digitali e colori ipersaturi. La colonna sonora accompagna questo mondo in modo perfetto, con sonorità ribelli e melodie che sembrano uscire da un sogno steampunk. Ogni combattimento a turni è coreografato come un duello teatrale, con colpi di scena, monologhi interiori e finish cinematografici che elevano il pathos a livelli da graphic novel.

Ma ciò che rende Sea of Remnants davvero speciale è il suo cuore filosofico. Questa non è solo la storia di un pirata alla ricerca di gloria, ma un’odissea esistenziale tra vita e morte, memoria e identità, rinascita e destino. È un gioco che ci chiede: “E se, alla fine, l’unico vero tesoro fosse la consapevolezza di chi siamo davvero?”

Con più di sei anni di sviluppo alle spalle, lo studio Joker di NetEase ha creato un titolo che ha tutte le carte in regola per diventare un cult nel panorama dei videogiochi d’autore. Sea of Remnants non è solo un gioco, è un viaggio infinito in un oceano di possibilità.

E voi, siete pronti a salpare verso il mare oltre la luna?

Se anche voi siete rimasti affascinati da questa perla nascosta dello State of Play, condividete l’articolo con la vostra ciurma nerd su Facebook, X o Instagram, e fateci sapere nei commenti quale aspetto di Sea of Remnants vi ha colpito di più. Qual è il vostro sogno da pirati?

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