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Ferie Permettendo alla scoperta della Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino – quando il Medioevo profuma di autunno

Ogni anno, ai primi venti di ottobre, Soriano nel Cimino – piccolo gioiello incastonato tra i boschi della Tuscia viterbese – si trasforma in un portale temporale. Giulia / Juppina, e Paolo – alias Ferie Permettendo, la coppia di content creator noti tra gli appassionati di arte, viaggio e cultura nerd – ci accompagnano per le vie del borgo riempite tamburi, vessilli e costumi d’epoca, tra taverne animate di risate e caldarroste fumanti: l’aria stessa sa di vino, legna e nostalgia. È la Sagra delle Castagne, una delle rievocazioni storiche più antiche e amate del Lazio, giunta quest’anno alla sua 58ª edizione, in programma dal 3 al 19 ottobre 2025, con anteprime già dal 26 settembre. Ma chiamarla “sagra” è quasi riduttivo: questo evento è un RPG in carne e ossa, una celebrazione collettiva che unisce storia, folklore, gastronomia e spettacolo. Un vero multiverso medievale a cielo aperto, dove ogni contrada diventa un personaggio, e ogni giorno si apre come un nuovo livello da esplorare.


Un evento epico nella storia della Tuscia

Organizzata dall’Ente Sagra delle Castagne – presieduto da Antonio Tempesta – in collaborazione con il Comune e le realtà culturali locali, la manifestazione è riconosciuta come manifestazione storica della Regione Lazio. Da più di mezzo secolo rappresenta un laboratorio di identità, cultura e partecipazione, capace di attirare migliaia di visitatori dall’Italia e dall’estero.

Soriano si trasforma completamente: le sue quattro contrade – Papacqua, Rocca, San Giorgio e Trinità – si sfidano in tornei cavallereschi, cortei e giochi popolari, tra fuochi, bandiere e canti che riecheggiano tra le pietre del borgo. È come assistere a una “season finale” di Game of Thrones, ma dal vivo, tra mura reali e spade vere.


Dalla storia alle leggende: il cuore della rievocazione

Tra gli appuntamenti più attesi, torna la grande rievocazione “Soriano tra storia e leggenda”, prevista per sabato 11 ottobre in Piazza Vittorio Emanuele II. Il tema di quest’anno, “Terre Nostre Suriani: Annales 1279–1489”, promette un viaggio teatrale tra cronache e miti, con la partecipazione di Gianluca Foresi, attore e regista di fama nel mondo delle rievocazioni storiche italiane.

L’evento, curato in ogni dettaglio scenico e narrativo, riporta in vita le vicende, le tensioni e la magia del Medioevo laziale, tra dame e cavalieri, vescovi e menestrelli, spadaccini e falconieri.


Palio, cavalieri e magia: il programma 2025

L’apertura ufficiale è fissata per venerdì 3 ottobre con la suggestiva “Benedizione e investitura degli Arcieri e Cavalieri”, seguita dall’offerta dei ceri e dei doni alla Chiesa. Il weekend prosegue con mercatini artigianali, esibizioni di falconeria e il Palio delle Contrade (domenica 5 ottobre), una giostra degli anelli e torneo di arcieri che infiamma il tifo popolare.

Nel secondo weekend (9–12 ottobre) si terranno le esibizioni dei musici, il Premio Nazionale “Vojola d’Oro”, e il Corteo Storico “Soriano e i suoi Rioni”, che trasforma il borgo in un immenso teatro a cielo aperto.

Il terzo weekend (14–19 ottobre) sarà invece dominato dal Convivium Secretum, il percorso enogastronomico più amato della Tuscia: due serate di banchetti e pietanze medievali servite nelle taverne delle contrade, illuminate da fiaccole e accompagnate da musica dal vivo. Un’esperienza multisensoriale dove si assaggiano secoli di storia.

A chiudere la rassegna, i Giochi Popolari e l’immancabile degustazione di caldarroste in piazza, perché ogni epopea merita il suo dolce finale.


Cultura e conoscenza: tra accademia e tradizione

La Sagra delle Castagne non è solo festa, ma anche ricerca e divulgazione. Già nel weekend di anteprima (26–27 settembre), Soriano ospiterà la conferenza internazionale “La concettualizzazione del tempo cronologico all’interno di differenti culture”, a cura dell’Università di Cipro. Nello stesso periodo sarà inaugurata la mostra “Vestimenta Historiae” al Castello Orsini, dedicata agli abiti e ai gioielli tra Trecento e Cinquecento.

A completare il programma, mostre fotografiche, incontri con le scuole, il Premio Nazionale del Libro Storico “Fidelitas” e una miriade di spettacoli collaterali, tra musici, focolieri, spadaccini e sbandieratori.


Una festa che unisce epoche e generazioni

La magia della Sagra di Soriano è proprio questa: creare un ponte tra passato e presente, dove i giovani imparano a sentire la storia non come un capitolo di un libro, ma come un’avventura vissuta sulla propria pelle. Ogni dettaglio – dai drappi dipinti a mano alle armature forgiate dagli artigiani locali – racconta un amore profondo per le radici, per la comunità e per la bellezza condivisa.

Quando il sole tramonta dietro i boschi dei Cimini e i tamburi risuonano nel silenzio, Soriano sembra davvero sospesa nel tempo. E allora sì, vale la pena restare fino a sera, come consiglia chi ci è già stato: perché di notte, tra il crepitio dei fuochi e il profumo di castagne arrostite, il Medioevo torna a vivere davvero.

Redazione AI

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