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Sabrina, vita da strega: la serie cult che ha incantato generazioni tra magia, adolescenza e identità

C’è una generazione intera — e forse anche due — che al solo sentire il nome Sabrina Spellman prova un misto di nostalgia, calore e un’irresistibile voglia di rispolverare quel vecchio televisore a tubo catodico. Sabrina, vita da strega (Sabrina, the Teenage Witch), la serie televisiva andata in onda dal 1996 al 2003, è stata uno dei pilastri della cultura pop nerd degli anni ’90 e primi 2000, soprattutto per chi è cresciuto tra pomeriggi su Italia 1 e merendine davanti alla TV. Un teen drama magico che ha saputo mescolare con leggerezza (e una buona dose di incantesimi pasticciati) le problematiche adolescenziali e la scoperta di sé, il tutto con una spruzzata di ironia che non invecchia mai.

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L’origine a fumetti: dalla Archie Comics alla sitcom cult

Non tutti ricordano che la Sabrina televisiva nasce da un fumetto pubblicato da Archie Comics, apparso per la prima volta negli anni Sessanta. E proprio come l’universo di Riverdale, di cui fa parte, anche la storia di Sabrina ha attraversato numerosi adattamenti e reinvenzioni. La serie con protagonista Melissa Joan Hart è stata la prima a portare sul piccolo schermo una Sabrina moderna, ironica e profondamente “umana”, a dispetto della sua natura magica.

Trasmessa per le prime quattro stagioni su ABC e poi su The WB per le ultime tre, la serie ha ottenuto un successo travolgente, tanto da generare spin-off animati come Sabrina – The Animated Series, Sabrina’s Secret Life, Sabrina: Secrets of a Teenage Witch e persino apparizioni nel leggendario The Archie Show. In Italia il debutto risale al 6 settembre 1999 su Italia 1, diventando in poco tempo un appuntamento fisso del palinsesto pomeridiano, insieme a Buffy, Settimo cielo e altri cult da videoregistratore sempre pronto.

Un coming-of-age tra incantesimi, cotte e famigli stregati

La trama prende il via nel modo più classico per una storia di formazione magica: il giorno del suo sedicesimo compleanno, Sabrina scopre di essere una strega. Da lì, la vita della giovane protagonista cambia per sempre. Si trasferisce a casa delle eccentriche zie Zelda e Hilda, impara a destreggiarsi tra sortilegi, pozioni e incantesimi mal riusciti, tutto mentre cerca di sopravvivere al liceo di Westbridge. Tra le sue prime amicizie ci sono Jenny e l’innocente Harvey Kinkle, il ragazzo perfetto da commedia romantica. Ma non manca l’antagonista di turno: Libby Chessler, capo cheerleader e regina del bullismo scolastico.

E poi c’è Salem, l’iconico gatto nero parlante, ex stregone condannato alla forma felina per aver tentato di conquistare il mondo. È lui la vera anima comica della serie, sempre pronto con una battuta tagliente e un piano assurdo.

Evoluzioni, amori e universi paralleli

Con l’arrivo della seconda stagione, Sabrina deve ottenere la licenza ufficiale da strega. Entra in scena il Quizmaster, personaggio irriverente che le impartisce lezioni di magia con test improbabili e situazioni grottesche. Nuovi personaggi si affacciano, come Valerie e l’odioso vicepreside Kraft (che diventerà una presenza ricorrente e sentimentalmente coinvolto con entrambe le zie a rotazione…).

La terza stagione introduce una delle sottotrame più affascinanti: per ottenere la licenza definitiva, Sabrina deve risolvere il “segreto di famiglia”. Scoprirà così che ogni Spellman ha un gemello malvagio: nel suo caso, la misteriosa Katrina. Dopo una prova alle Hawaii degna di un crossover magico con Baywatch, Sabrina riesce a dimostrare di essere la gemella buona.

Con la quarta stagione si arriva alla maturità liceale, ma non per questo le trame si fanno meno intense. L’arrivo di Dreama, una nuova apprendista, e del cacciatore di streghe Brad, aumentano la tensione, mentre la relazione con Harvey inizia a mostrare crepe, soprattutto dopo l’ingresso di Josh, collega universitario e nuovo interesse amoroso.

L’università e la fine di un’era

A partire dalla quinta stagione, la serie cambia pelle. Sabrina entra nel mondo universitario, con nuove coinquiline e nuovi ritmi. Il teen drama diventa una sit-com universitaria con toni più adulti, affrontando temi come la convivenza, le relazioni complicate, il lavoro e l’indipendenza. Roxie, Morgan e Miles diventano le nuove presenze fisse, mentre le zie iniziano a farsi da parte.

Sabrina attraversa alti e bassi sentimentali, cambia lavoro e città, si fidanza, si lascia, ama e viene lasciata. Ma proprio quando tutto sembra sistemarsi con il fidanzamento ufficiale con Aaron, nella settima e ultima stagione, ecco riemergere l’irrisolto: Harvey. La storia si chiude in perfetto stile magic rom-com, con un finale che riesce a mescolare romanticismo e magia senza tradire lo spirito scanzonato della serie.

Il ritorno oscuro: Le terrificanti avventure di Sabrina

Nel 2018, Netflix ha deciso di riportare la giovane strega in auge con Le terrificanti avventure di Sabrina, un reboot in chiave horror e teen drama, ispirato al fumetto di Roberto Aguirre-Sacasa e Robert Hack. Una versione molto più dark, gotica e matura, che ha diviso i fan storici ma ha affascinato una nuova generazione. Nonostante le atmosfere fossero più cupe e lontane anni luce dalla leggerezza della versione anni ’90, il reboot ha avuto il merito di rinnovare il mito di Sabrina, mantenendo vivo l’interesse per una delle protagoniste più amate del piccolo schermo magico.

Sabrina Spellman: l’eterna adolescente tra incanto e consapevolezza

Sabrina, vita da strega è molto più di una sitcom fantasy. È una serie che ha saputo raccontare l’adolescenza e la crescita con una metafora potente: la magia come scoperta del proprio potenziale, ma anche come metafora dei disastri emozionali e sociali dell’adolescenza. L’ironia del racconto, la simpatia dei personaggi e la scrittura scorrevole l’hanno resa un punto fermo della cultura nerd, e un rifugio emotivo per chi è cresciuto tra bacchette magiche, compiti di chimica e drammi sentimentali.

In un panorama televisivo che spesso tende a prendersi troppo sul serio, Sabrina resta un inno alla leggerezza intelligente. Una piccola perla nerd da riguardare con il sorriso e la consapevolezza che, dopotutto, crescere è già di per sé la più complicata delle magie.

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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