Dal 3 al 6 aprile 2025, la Fiera di Roma è stata il cuore pulsante della cultura nerd con la 34esima edizione del Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games. Un appuntamento ormai iconico che ha saputo ancora una volta confermarsi come uno degli eventi più attesi d’Italia per tutti gli appassionati di anime, manga, videogiochi e fumetti. Quattro giorni in cui l’immaginazione si è fusa con la realtà in un tripudio di colori, creatività e passione, su oltre 70.000 metri quadrati di esposizione e con la partecipazione di più di 350 espositori.
Il programma di quest’anno è stato un viaggio senza soste tra incontri con autori, presentazioni, talk show, eventi speciali e spettacoli dal vivo. Un’edizione che ha saputo mettere in scena l’intero universo nerd, con un’attenzione particolare alla promozione della lettura, alla scoperta del talento e all’inclusione di tutte le forme espressive legate all’immaginario.
In collaborazione con Regione Lazio, Lazio Innova, la Camera di Commercio di Roma e l’Azienda Speciale Sviluppo e Territorio, è stata allestita un’area espositiva dedicata alle imprese e ai professionisti del territorio, offrendo loro una vetrina di prestigio per valorizzare progetti, idee e opere che spaziano dalla narrativa disegnata alla sperimentazione digitale. La partnership con il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura e con l’Istituzione Sistema Biblioteche e Centri Culturali di Roma Capitale ha ribadito ancora una volta l’importanza di unire cultura pop e promozione della lettura, con particolare attenzione a bambini e ragazzi, veri protagonisti di una nuova generazione di lettori.
Tra le realtà editoriali presenti, ha brillato la casa editrice Nubes, che si propone di raccontare la Storia, il mito e il pensiero antico attraverso uno stile moderno e accessibile, avvicinando anche i lettori più giovani alla classicità con un approccio fresco e rispettoso.
Una delle novità più gustose e culturalmente interessanti di questa edizione è stata l’iniziativa dedicata a Topolino in dialetto. In occasione della Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, Topolino ha lanciato una nuova storia intitolata Topolino e il ponte sull’oceano, pubblicata in quattro versioni dialettali tra cui il romanesco. Un omaggio sentito alla città di Roma e alla sua ricchissima tradizione linguistica, che è stato celebrato attraverso un incontro speciale con i protagonisti del progetto: il disegnatore Marco Gervasio, lo sceneggiatore Alessandro Sisti, la coordinatrice editoriale Francesca Pavone e il professore Daniele Baglioni dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, curatore della versione in romanesco. A moderare l’incontro, il giornalista RAI Antonio Ranalli, accompagnato da ospiti d’eccezione come Lillo Bruccoleri del Centro Romanesco Trilussa, in un dialogo appassionante tra fumetto e identità linguistica.
L’Artist Alley, sempre più cuore creativo del Romics, ha ospitato oltre 50 tra i più importanti disegnatori e disegnatrici del panorama italiano e internazionale. Artisti del calibro di Marco Gervasio, Valeria Abatzoglu, Sergio Algozzino, Mauro De Luca, Federica Salfo, Luigi Siniscalchi, Francesca Vivaldi e molti altri hanno incontrato il pubblico firmando tavole, disegni e raccontando la propria esperienza tra chine, colori e passione.
Impossibile parlare di Romics senza menzionare il suo universo cosplay. Con oltre 300.000 visitatori accorsi da tutta Italia (e non solo), la fiera è diventata il palcoscenico perfetto per costumi spettacolari, armature artigianali e performance sceniche da brivido. Il Romics Cosplay Award ha visto sfidarsi alcuni tra i migliori cosplayer italiani in una sfilata mozzafiato che ha celebrato l’arte del travestimento come forma autentica di storytelling visivo.
Tra i momenti più attesi e toccanti di questa edizione, l’assegnazione del Romics d’Oro a due figure straordinarie: la scrittrice e sceneggiatrice Barbara Baraldi, che ha ricevuto un evento speciale e una mostra a lei dedicata, e Hal Hickel, leggenda degli effetti visivi, che ha incantato il pubblico con aneddoti sui suoi iconici lavori per Star Wars, Pirati dei Caraibi e The Mandalorian. Un’occasione unica per ascoltare dalla viva voce di un maestro il dietro le quinte di alcune delle saghe più amate di sempre.
Ma il Romics è anche scoperta. Il Premio Romics del Fumetto ha celebrato le migliori opere italiane e internazionali, mentre il Premio Nuovi Talenti ha acceso i riflettori sui giovani autori e autrici emergenti, offrendo loro un trampolino di lancio nel mondo dell’editoria.
L’Area Entertainment ha letteralmente immerso i visitatori in universi fantastici, con scenografie che spaziavano dal fantasy al post-apocalittico, dal gotico al medievale, mentre la Self Area ha offerto spazio e visibilità a fumettisti indipendenti, illustratori e creativi che con le loro autoproduzioni dimostrano quanto sia viva e dinamica la scena artistica underground italiana.
Romics 2025 si è confermato un evento imperdibile, una festa a tutto tondo della cultura pop, un’esperienza totalizzante per chi vive di fumetti, videogiochi, animazione e cosplay. Un luogo dove la passione diventa comunità, dove il nerdismo è celebrazione e non etichetta, dove ogni incontro diventa ispirazione. E mentre i riflettori si spengono sulla 34esima edizione, c’è già chi segna sul calendario le date della prossima: perché Romics, ormai, non è solo un festival. È una casa.