Ritorno alla Luna: Perché è un’impresa (molto) più complicata di quanto pensi

“Un piccolo passo per l’uomo, un balzo gigantesco per l’umanità”. Chi non ricorda la celebre frase di Neil Armstrong? Eppure, nonostante l’impresa storica del 1969, tornare sulla Luna sembra un’odissea. Ma perché? Se anche tu ti sei posto questa domanda, sei nel posto giusto!

• Non siamo più negli anni ’60:
  • Dimentica la Guerra Fredda e la corsa allo spazio. Oggi, la competizione è diversa, e il budget non è più illimitato.
  • Il programma Apollo aveva un obiettivo: battere i sovietici. Artemis, invece, punta a una presenza umana duratura sulla Luna, con tanto di avamposto e stazione spaziale orbitante (Gateway).
• Soldi, soldi, soldi:
  • Il budget della NASA è cambiato drasticamente. Negli anni ’60, era il 4,4% del budget federale USA. Oggi, solo lo 0,5%.
  • Il programma Apollo ha avuto a disposizione l’equivalente di 280 miliardi di dollari attuali. Artemis, per ora, è ben lontano da quella cifra.
  • Le nuove missioni spaziali devono fare i conti con budget limitati, e devono affrontare costi di sviluppo molto elevati.
• Tecnologia e sicurezza:
  • Le tecnologie del programma Apollo sono obsolete. Dobbiamo ripartire quasi da zero, con nuovi materiali, software e sistemi di navigazione.
  • La sicurezza è la priorità assoluta. Oggi, non possiamo permetterci gli stessi rischi di 50 anni fa.
  • Molte delle conoscenze tecniche del programma Apollo sono andate perse, e c’è stata una perdita di capitale umano, con la fine della guerra fredda.
• Obiettivi ambiziosi:
  • Artemis non si limita a piantare una bandiera. Vuole sfruttare le risorse lunari, come l’acqua, e studiare gli effetti della regolite.
  • Il polo sud lunare, ricco di risorse, è la nuova frontiera. Ma è anche una zona molto più difficile da raggiungere.
  • La costruzione di una base permanente sulla luna, comporta nuove sfide tecnologiche, che il programma Apollo non ha mai dovuto affrontare.

Tornare sulla Luna è una sfida complessa, che richiede tempo, denaro e innovazione. Ma con la giusta dose di determinazione e un pizzico di spirito nerd, l’umanità è pronta a compiere un nuovo, epico balzo.

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