Era stato al centro dell’attenzione dei media per diverso tempo, tanto da meritarsi articoli sulle più importanti testate nazionali e internazionali. Stiamo parlando del draghetto di formalina (o formaldeide), ribattezzato “drago di Kaulonia“, rinvenuto da un magazziniere nello Oxfordshire, Regno Unito. Il curioso oggetto era stato datato al 1890 e accanto ad esso era stato trovato un biglietto in tedesco, che avvertiva della necessità immediata di far sparire il contenitore di vetro che conteneva la creatura. Invece finì nella soffitta di uno dei manovali del museo di Storia naturale. Quando l’oggetto è stato ritrovato, la curiosità di tutti è state enorme.
Si trattava veramente di un piccolo esemplare di drago, un essere di cui si parla tanto nei racconti fantastici, ma della cui esistenza non vi è mai stata alcuna prova? Diversi esperti hanno analizzato il reperto (senza poter aprire l’involucro, dato che chi ha comprato l’oggetto lo vuole integro) e i risultati sono stati esposti al pubblico nel corso della trasmissione dedicata ai misteri Voyager.
Cosa è emerso?
Non è altro che un falso e i motivi che lo dimostrano sono svariati:
1. Un drago non può avere un cordone ombelicale
2. Le unghie spuntano dal centro delle dita e sono tondeggianti, caratteristica che non si riscontra in alcun essere vivente.
3. Le scaglie sembrano fuse l’una sull’altra, come le palpebre.
4. Il draghetto è troppo muscoloso per essere un cucciolo.
5. La formalina con il tempo dovrebbe diventare morbida, mentre quella in cui è immerso il draghetto è tuttora limpida.
6. Il fondo del barattolo è pulito e non si trovano quei residui di materia organica che si sarebbero dovuti staccare col tempo.
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