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Rift of the NecroDancer: il nuovo rhythm game di Brace Yourself Games è arrivato!

Brace Yourself Games torna a scuotere il panorama dei rhythm game con Rift of the NecroDancer, un titolo che segna una svolta audace rispetto al passato. Dopo il successo di Crypt of the NecroDancer nel 2015, il team di sviluppo ha deciso di lasciarsi alle spalle la componente roguelike per abbracciare un gameplay che richiama i fasti di Guitar Hero, senza però dimenticare l’anima che ha reso celebre la serie. Disponibile su Steam, il gioco arriverà su Nintendo Switch in un secondo momento, pronto a mettere alla prova il senso del ritmo dei giocatori.

Se Crypt of the NecroDancer era un ibrido esplosivo tra dungeon crawler e rhythm game, Rift of the NecroDancer prende una direzione completamente nuova, concentrandosi esclusivamente sul ritmo. Il giocatore torna nei panni di Cadence, catapultata in un universo invaso da creature provenienti da varchi dimensionali. Per ristabilire l’equilibrio, non serviranno spade o incantesimi, ma solo riflessi fulminei e dita allenate al beat della colonna sonora.

Il sistema di combattimento segue la logica dei classici rhythm game: i nemici avanzano a tempo di musica, e il giocatore deve colpirli premendo i tasti giusti con la giusta tempistica. Ogni avversario ha pattern unici, trasformando ogni scontro in una danza ipnotica in cui è essenziale adattarsi e padroneggiare la sincronia perfetta.

Per evitare che l’esperienza diventi monotona, Rift of the NecroDancer offre una varietà di modalità di gioco. Oltre alla campagna principale, il gioco include sfide giornaliere con brani casuali da affrontare per scalare le classifiche globali, minigiochi e boss fight che spezzano il ritmo con sezioni alternative, e persino un editor musicale per creare e condividere tracce personalizzate grazie al supporto di Steam Workshop. Un’aggiunta che garantisce una longevità potenzialmente infinita.

Sul fronte artistico, Rift of the NecroDancer opta per uno stile cartoonesco con influenze anime, mantenendo una grafica semplice ma ricca di colori. Tuttavia, il vero fiore all’occhiello è la colonna sonora, curata ancora una volta da Danny Baranowsky, già autore delle iconiche tracce del primo capitolo. Con oltre 30 brani originali e la collaborazione di artisti del calibro di Jules Conroy, Alex Moukala, Josie Brechner, Sam Webster e Nick Nausbaum, la soundtrack spazia tra elettronica, metal e pop, creando un’esperienza sonora che cattura e trascina il giocatore in un vortice musicale irresistibile.

La scelta di abbandonare le meccaniche roguelike potrebbe lasciare perplessi i fan della prima ora, ma Brace Yourself Games dimostra ancora una volta il coraggio di sperimentare, offrendo un’esperienza che strizza l’occhio agli amanti di Guitar Hero e Dance Dance Revolution. Se il ritmo è la vostra seconda natura e amate le sfide che mettono alla prova coordinazione e riflessi, Rift of the NecroDancer è un titolo che merita tutta la vostra attenzione. Già disponibile su Steam, il gioco si prepara a conquistare anche Nintendo Switch, per far ballare i giocatori ovunque si trovino.

Redazione

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