L’aveva lasciato morire.
Kent si sentì assalire da una familiare ondata di sensi di colpa mentre, armato solo della fedele spada, si gettava il gruppo di briganti che avevano colto di sorpresa lui e il suo compagno. Pochi minuti dopo era tutto finito, e il paladino, incurante delle poche ferite riportate, ebbe finalmente modo di dedicarsi alla vita che era appena stata sottratta invece che all’immediata preservazione della sua stessa quintessenza.
I sensi di colpa non se ne sarebbero andati presto.
Il corpo immobile di Guy sembrava accusarlo, facendo riemergere ogni suo errore e manchevolezza nel precedente combattimento: gli ordini di Mark erano stati rischiosi, certo, ma l’incidente era avvenuto unicamente a causa sua, sarebbe stato troppo comodo puntare il dito contro lo stratega, che aveva più volte rimarcato come il successo di ogni piano di battaglia fosse strettamente dipendente dal buon senso delle truppe oltre che dal piano stesso. Ma il buon senso non era mai stato il punto forte di Kent, più prono ad eseguire fedelmente ogni ordine impartitogli fino all’ultima virgola, e per questa sua testardaggine…
“Dirigetevi velocemente a sud, liberando l’area nel minor tempo possibile. Vi manderò rinforzi entro breve. Ricordatevi le torce.”
Quanto era “il minor tempo possibile”? Quanto “entro breve?” Così si era lanciato in battaglia come una furia, lasciando che il giovane spadaccino si difendesse da solo contro nemici che, percepita la sua incertezza, l’avevano subito eletto bersaglio principale.
E ora aveva sulla coscienza la vita del ragazzo. Uno sconosciuto, per lui, ma pur sempre un compagno d’armi, una persona d’onore, soprattutto un nomade di Sacae e, in quanto tale, particolarmente caro a Lady Lyndis.
Alla sola idea di doverle comunicare la notizia, Kent si sentì sprofondare. Avrebbe dato qualsiasi cosa per venir inghiottito dal nulla, per non dover affrontare gli sguardi dei suoi compagni, perché una fitta coltre di nulla lo avvolgesse per sempre…
Click
…e questo accadde. Buio. Buio improvviso su tutto e su tutti, congelando il tempo e lo spazio.
Click
Poi, di nuovo una luce.
GAME BOY
Nintendo ®
2004
Nintendo presents
FIRE EMBLEM
Press START
Restart Chapter
Ch.18: The Dread Isle
Suspended data will be lost. Is that all right?
Certo che sì, razza di deficiente. Non ho intenzione di perdere il mio futuro swordmaster per un’inezia simile. Che domande…
La nebbia non lasciava presagire nulla di buono. Ciononostante, Kent si avventurò nei boschi a sud, seguendo la flebile luce della torcia del suo compagno. E poi li videro. Nemici. Tanti nemici. Troppi perché un mirmidone senza esperienza potesse sperare di sopravvivere.
Con un vago senso di dejà vu, Kent fece cenno a Guy di salire in sella, ed estrasse la spada.
Fine
I miei due cent sulle innumerevoli ‘deathfic’ della sezione Fire Emblem di ff.net. Ok, muore un personaggio ogni turno e mezzo se non ci si sta attenti, ma non è nulla di… permanente… se così si può dire. Spegni, accendi, riprova. Facile.
Riguardo alla scelta dei protagonisti: inizialmente avevo pensato a Lucius al posto di Guy, che ovviamente sarebbe venuto in bundle con un Raven piuttosto cupo e vendicativo. Ma il mio Lucius ha la costante abitudine di non morire, anzi, tende a fare il vuoto dovunque lo mandi, schivando quasi meglio di Jaffar e rispondendo a tono. Mi sembrava di fargli un torto. Quindi… Guy, che ha richiesto missioni e missioni di duro babysitting prima di diventare un’unità più che decente^^ E il buon Kent “loyal to a fault”, che mai si perdonerebbe una svista del genere.
Un’ultima nota: la mia cartuccia per qualche bizzarro motivo non ha la lingua italiana (solo inglese, francese e tedesco). Non che la cosa mi sposti di molto, l’avrei giocato in inglese comunque, ma se qualcuno mi passasse la traduzione esatta della parte “restart chapter ecc ecc” mi farebbe un piacere.
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