Il film Rapa Nui, diretto da Kevin Reynolds e prodotto da Kevin Costner, è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 9 dicembre 1994. Ambientato sull’isola di Pasqua nel 1680, il film racconta l’amore tra Noro, un nobile dei Lunghi Orecchi, e Ramana, una schiava dei Corti Orecchi, su sfondo della costruzione delle misteriose statue chiamate Moai e della competizione per la successione del capo dell’isola, l’Uomo Uccello.
Il film si basa su alcune leggende locali, ma ha suscitato critiche per la sua scarsa fedeltà storica e antropologica, oltre che per la sua rappresentazione stereotipata e romantica della cultura e della società dell’isola di Pasqua. Tuttavia, il film ha anche avuto dei meriti, come la valorizzazione dei paesaggi naturali dell’isola, la partecipazione di alcuni attori e comparse locali, la ricostruzione di alcune scene della gara dell’Uomo Uccello e la sensibilizzazione sul tema della salvaguardia dell’ambiente e delle culture indigene.
A trent’anni dalla sua uscita, il film Rapa Nui può essere considerato un’opera interessante, ma anche controversa, che ha contribuito a diffondere la conoscenza e la curiosità sull’isola di Pasqua e sul suo patrimonio culturale, ma che ha anche rischiato di offrire una visione distorta e semplificata di una realtà molto più complessa e affascinante. Il film, infatti, non tiene conto di molti aspetti storici e archeologici che sono stati scoperti o approfonditi negli ultimi decenni, come le cause e le conseguenze del collasso ecologico e sociale dell’isola, le origini e i significati dei Moai, le relazioni tra i diversi gruppi e clan dell’isola, le influenze e i contatti con altre culture polinesiane, e così via.
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