Ranma ½, l’opera senza tempo creata da Rumiko Takahashi, è tornata in una nuova veste grazie al remake realizzato dallo studio MAPPA, attualmente in onda su Netflix. Questo remake riporta agli spettatori l’inconfondibile umorismo e l’universo surreale di Ranma Saotome, l’artista marziale che, dopo essere stato maledetto dalle Sorgenti di Jusenkyo, si trasforma in una ragazza ogni volta che entra in contatto con l’acqua fredda. Con rispetto e una cura meticolosa, MAPPA ha accettato la sfida di restituire al pubblico di oggi la magia di un’opera che ha fatto storia nella cultura pop e nella comicità fuori dagli schemi. Ma quanto il remake riesce a mantenere la magia dell’originale prodotto dallo Studio Deen? Ecco un viaggio nel cuore delle due versioni per scoprire differenze e punti di forza.
Le Due Anime di Ranma ½
La prima versione animata di Ranma ½, portata in vita dallo Studio Deen, andò in onda tra il 1989 e il 1992 su Fuji TV, suddivisa in due capitoli principali: Ranma Nibun no Ichi e Ranma ½ Nettōhen. Malgrado un avvio incerto e un budget limitato, la serie conquistò presto lo status di cult grazie alla sua narrazione irriverente e ai suoi personaggi indimenticabili. Tuttavia, diverse storie rimasero in sospeso, lasciando un finale aperto. MAPPA ha oggi scelto un approccio differente, basandosi fedelmente sul manga di Takahashi e omettendo i filler dell’originale. Ne risulta una narrazione più fluida e fedele, che mantiene l’essenza umoristica dell’opera e valorizza la trama, finalmente completa e lineare.
La Vitalità della Nuova Generazione
Un elemento distintivo nel remake è il rinnovamento vocale, affidato a doppiatori di nuova generazione che infondono ai personaggi un’energia vivace e moderna. Se nell’originale il doppiaggio giocava spesso su toni “irritati” o “annoiati,” questo nuovo cast dona ai personaggi una maggiore freschezza e un coinvolgimento emozionale. Tale evoluzione ha portato a una risposta positiva da parte del pubblico, anche se i nostalgici ammettono di sentire la mancanza delle voci iconiche degli anni ‘90, che avevano reso Ranma e i suoi amici ancora più memorabili.
Dal Caos dei Filler alla Linearità del Remake
Lo Studio Deen, per motivi legati ai tempi di trasmissione, aveva inserito molti episodi filler, dando alla narrazione un andamento episodico che a volte disorientava gli spettatori. In contrasto, MAPPA adotta un approccio più lineare e aderente al manga, senza deviazioni dalla trama principale. Ogni episodio serve a portare avanti la storia, mantenendo l’attenzione sulle vicende di Ranma e sui bizzarri eventi che caratterizzano il suo mondo. Per i fan storici, questo cambio è apprezzabile, poiché permette di seguire l’evoluzione completa dei personaggi e delle storyline, senza interruzioni.
Emozione Versus Velocità
Nella versione originale, il ritmo più rilassato consentiva allo spettatore di immergersi nelle emozioni dei personaggi e creare un legame empatico. Il remake, pur rispettando la struttura del manga, propone un ritmo più rapido, rendendo la narrazione vivace e dinamica, ma sacrificando talvolta le pause emotive della prima versione. Alcuni fan trovano che la velocità di MAPPA possa togliere una parte dell’intensità emotiva che si percepiva negli anni ‘90, riducendo in parte l’intensità dell’umorismo sommesso.
Nuovi Effetti per Vecchie Risate
La comicità in Ranma ½ è un marchio di fabbrica: slapstick, situazioni assurde e reazioni esagerate. Nella versione di MAPPA, la resa delle scene comiche è enfatizzata con l’uso di effetti visivi moderni e una maggiore vivacità sonora, facendo leva su tecniche digitali che aggiungono dinamismo. Se la serie dello Studio Deen preferiva puntare su una comicità più naturale, il remake presenta un effetto più caricaturale, creando una nuova dimensione che divide l’opinione pubblica tra chi apprezza la modernizzazione e chi preferisce l’ironia più diretta e “genuina” dell’originale.
Un Look Accattivante, ma più Commerciale?
Non si può negare che il remake abbia dato a Ranma ½ un aspetto visivamente accattivante. Animazioni più fluide, colori brillanti e una cura dettagliata nei combattimenti e nelle espressioni dei personaggi rendono il remake un’esperienza esteticamente appagante. Tuttavia, alcuni fan osservano che l’aspetto “retrò” dell’originale permetteva un’immersione maggiore senza distrazioni visive. MAPPA è riuscito a mantenere il rispetto per il materiale di partenza, ma la modernizzazione visiva può risultare a tratti eccessivamente patinata per coloro che preferiscono la semplicità della serie anni ‘90.
Musica e Atmosfera: La Nostalgia dei Classici
Le musiche di apertura e chiusura della serie originale sono diventate leggendarie per i fan, evocando una nostalgia impossibile da replicare. La nuova colonna sonora, pur moderna e accattivante, non ha lo stesso impatto emotivo, forse per il legame indissolubile che i fan storici hanno con i brani iconici della versione originale. MAPPA ha cercato di mantenere un’atmosfera evocativa, ma le canzoni storiche restano intramontabili e insostituibili.
Censura e Sensibilità Moderna
La versione originale non esitava a includere situazioni ironicamente ambigue e scene di nudo parziali, che contribuivano alla comicità irriverente dell’opera. Nel remake, alcune di queste scene sono state ammorbidite per adattarsi ai canoni odierni, puntando su una rappresentazione più sottile e delicata. Sebbene questa scelta rispecchi le sensibilità attuali, molti fan avvertono che la serie ha perso parte della sua audacia, apprezzando però che l’umorismo sia rimasto inalterato.
Tra Innovazione e Fedeltà ai Dettagli
Uno degli elementi più apprezzati nel remake è la qualità dell’animazione, in linea con i migliori standard tecnici di MAPPA. L’animazione fluida, i colori vivaci e i dettagli delle coreografie di combattimento sono un omaggio alla grandezza di Ranma ½. Il character design di Hiromi Taniguchi ha saputo mantenere intatta l’essenza dei personaggi, donando loro una freschezza contemporanea che ne rispetta le caratteristiche distintive.
Un’Eredità che Attraversa le Generazioni
Il remake di MAPPA rappresenta un’importante testimonianza del valore duraturo di Ranma ½ nella cultura dell’animazione. Questa nuova versione offre al pubblico moderno un’opportunità per scoprire una delle storie più iconiche dell’animazione giapponese, avvicinandosi con cura e rispetto al capolavoro di Takahashi. Sebbene il pubblico di vecchia data possa notare le differenze e discutere su cosa funzioni meglio tra le due versioni, è innegabile che questo remake rappresenti un ponte nostalgico e coraggioso tra le generazioni, ricordando a tutti perché Ranma ½ è e rimarrà un classico senza tempo.
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