C’è una cosa che i videogiocatori hardcore sanno fin troppo bene: ci sono titoli che ti rimangono attaccati alla pelle come un tatuaggio emotivo, giochi che non sono solo pixel e combo, ma vere e proprie epifanie digitali. Phantom Breaker: Battle Grounds, uscito originariamente nel 2013, era uno di quei giochi. E adesso, nel 2025, torna in scena con un remaster che va oltre ogni aspettativa, ricostruito da zero con l’Unreal Engine 5. Il risultato? Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate, e non è un titolo scelto a caso. Questo è davvero il livello finale, la forma definitiva, il Super Saiyan del picchiaduro anime in pixel art.
Appena lanci il gioco vieni investito da quella botta nostalgica che solo la pixel art sa dare, ma con un twist: stavolta è tutto lucidato a specchio. Le animazioni sono fluide da far paura, gli effetti delle mosse speciali esplodono sullo schermo con una nitidezza quasi surreale, e c’è un senso di “peso” nei colpi che ti fa dimenticare di star giocando a un beat-’em-up laterale. È come se l’anima arcade si fosse reincarnata in un corpo hi-tech.
La storia è un trip multiversale che sembra uscita da una serie anime delle più cattive. Phantom, il cattivo per eccellenza, torna con un piano degno dei villain di JoJo: recuperare il potere perduto sfruttando il caos interdimensionale generato da battaglie tra ragazzi dotati di abilità speciali. Gli regala armi chiamate F.A. (Fu-mension Artifact), promette desideri da esaudire e intanto trama per rompere il tessuto dello spazio-tempo. Il tutto avviene in una Tokyo stilizzata che sembra una fusione tra Akihabara e il cyberspazio, mentre le nostre protagoniste – Mikoto, Waka, Itsuki e Yuzuha – si lanciano in una missione per salvare Nagi, la sorellina rapita da Phantom nel bel mezzo della battaglia. La scrittura è semplice, ma funziona: è l’adrenalina e lo stile che portano avanti la narrazione.
Il gameplay è stato rivoltato come un calzino. Non solo è più fluido e reattivo, ma ogni scontro ha quella vibrazione da “uno contro mille” che ti tiene incollato al controller. È un sistema ibrido che pesca dal meglio dei picchiaduro a scorrimento classici ma infila dentro elementi da RPG: si sale di livello, si sbloccano abilità, si migliora il personaggio. E se sei come noi, sai già che finirai per grindare ogni maledeto livello per potenziare la tua waifu da battaglia al massimo.
La modalità multiplayer, poi, è da urlo. Letteralmente. Ci abbiamo giocato in redazione urlando come forsennati. In locale puoi menarti in co-op fino a quattro giocatori, ma online le cose si fanno epiche: fino a sei giocatori in cooperativa e fino a otto in versus, con supporto cross-platform. Traduzione: puoi prendere a pugni i tuoi amici su qualsiasi piattaforma stiano giocando. È il sogno proibito di ogni fan del genere, finalmente realtà.
Una chicca nerd assoluta è la possibilità di giocare nei panni dei nemici. Ci sono 38 personaggi sbloccabili, dai boss finali agli scagnozzi più patetici, ed è una di quelle aggiunte che ti fanno gridare “Ma perché non l’hanno fatto prima?!”. Ogni personaggio ha il suo stile, le sue mosse, le sue follie. È come avere un’enciclopedia vivente di combattenti da provare, mixare, masterare.La ciliegina sulla torta, però, è la colonna sonora. Puoi scegliere tra le tracce classiche del gioco originale e la nuova OST composta da The Phantom Breakers, una band J-rock tutta al femminile che spacca come se fossero uscite da un episodio di FLCL. Ogni brano ti carica, ti fa venire voglia di picchiare pixel a suon di combo, e non riesci a togliertelo dalla testa per giorni.
Phantom Breaker: Battle Grounds Ultimate non è solo una remaster. È un’esplosione di stile, passione e follia nerd, messa insieme con un rispetto quasi reverenziale per il materiale originale. È un gioco che sa cosa vogliono i fan, ma ha anche il coraggio di evolversi e offrire qualcosa di nuovo e spettacolare. Se ami gli anime, i beat-’em-up, la pixel art e le combo infinite, questo gioco ti farà battere il cuore come il primo amore videoludico. È un ritorno in grande stile, uno di quelli che ti fanno gridare “ANCORA!” dopo ogni partita. E fidati, vorrai davvero tornarci ancora. E ancora. E tu? Hai già sfidato Phantom in questo nuovo delirio dimensionale? Faccelo sapere nei commenti, o condividi la tua esperienza taggandoci sui social. La battaglia per salvare Nagi e l’universo ti aspetta… non vorrai mica mancare!
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