RedazioneSe siete tra quei giocatori che aspettano con impazienza il rilascio completo di Path of Exile 2 nel 2025, è possibile che dovrete fare un po’ più di pazienza del previsto. Ambientato vent’anni dopo gli eventi del primo Path of Exile, Path of Exile 2 ci immerge in un mondo ancora più oscuro e pericoloso. Il continente di Wraeclast è stato devastato dalla Corruzione, una maledizione scatenata dal Conte di Ogham, e i giocatori dovranno affrontare una serie di sfide per scoprire la verità dietro il Seme della Corruzione, la causa di questa distruzione. La “Difficoltà Crudele”, una modalità di gioco extra difficile, promette di mettere alla prova anche i veterani del titolo, ma con ricompense che giustificheranno ogni fatica.Il sequel di uno dei giochi di ruolo più amati e longevi del panorama videoludico ha fatto il suo ingresso in accesso anticipato, offrendo un’anteprima di quello che promette di essere un enorme passo avanti rispetto al primo capitolo.
Tuttavia, le parole di Jonathan Rogers, direttore del gioco, sembrano suggerire che la fine di questa fase di accesso anticipato potrebbe allungarsi ulteriormente. In un’intervista con PC Gamer, Rogers ha sottolineato che Grinding Gear Games, lo studio dietro il gioco, spera ancora di concludere l’accesso anticipato nel 2025, ma non nasconde che potrebbe essere necessario più tempo del previsto. La pagina Steam del gioco conferma che l’early access durerà “quanto necessario” e che, in ogni caso, si prevede un minimo di sei mesi di sviluppo prima di poter arrivare alla versione finale. Con il gioco in accesso anticipato a partire da dicembre 2024, i calcoli sembrano suggerire che la versione completa potrebbe arrivare intorno a metà 2025, ma considerando le difficoltà di sviluppo, è difficile prevedere un’uscita così ravvicinata.
Questo ritardo non è qualcosa che deve sorprendere chi conosce il modus operandi di Grinding Gear Games, che ha sempre preferito prendersi il tempo necessario per affinare ogni dettaglio, piuttosto che precipitarsi a lanciare un prodotto incompleto. Lo stesso Rogers ha confermato che, nonostante l’iniziale intenzione di rilasciare il gioco completo dopo sei mesi di accesso anticipato, il team ha dovuto ammettere che sarebbe stato impossibile rispettare quella scadenza. Con l’intento di fare le cose per bene, l’obiettivo di finire Path of Exile 2 nel 2025 è ancora in piedi, ma se ciò dovesse significare qualche mese di attesa in più, i fan sono pronti ad accettarlo.
Una delle sfide più grandi che il team si è trovato ad affrontare riguarda il ritmo di rilascio delle nuove classi. Se inizialmente si era pensato di introdurre una nuova classe per ogni aggiornamento, la complessità del lavoro e la necessità di includere nuovi elementi di gioco, come la “Cacciatrice”, hanno reso difficile mantenere questo ritmo. Nonostante ciò, gli sviluppatori continuano a lavorare per aggiungere altre classi nei prossimi aggiornamenti, e la speranza è che il ritmo di rilascio possa intensificarsi man mano che si avvicina la versione completa.
Nel frattempo, Path of Exile 2 ha già fatto vedere di che pasta è fatto. La personalizzazione dei personaggi, uno degli aspetti più apprezzati del primo Path of Exile, è stata ampliata e arricchita ulteriormente. Con ben 240 gemme di abilità attive e 200 gemme di supporto, i giocatori hanno a disposizione una varietà impressionante di opzioni per costruire il proprio eroe. Non solo: ogni classe di personaggio potrà scegliere tra tre ascendenze, garantendo una profondità ancora maggiore nella creazione delle build. Per gli amanti del min-maxing, si tratta di un sogno che diventa realtà.
Le novità non si fermano alla personalizzazione delle abilità. Path of Exile 2 introduce nuove armi, come lance, balestre e fruste, e oggetti inediti come focus, trappole e scettri riprogettati. Questi nuovi strumenti ampliano ulteriormente le opzioni a disposizione dei giocatori, che ora possono esplorare il gioco con ancora più libertà. Un altro aspetto interessante è la nuova meccanica della “dodge roll”, che permette di schivare agilmente gli attacchi nemici, aggiungendo una dimensione dinamica e frenetica al combattimento. Questo non è solo un semplice miglioramento visivo, ma una vera e propria evoluzione che cambia il modo in cui affrontiamo gli scontri.
In aggiunta, il nuovo sistema delle risorse, lo Spirit, apre a nuove possibilità strategiche. Questa risorsa permette di gestire abilità potenti come le auras, cambiando il modo in cui i giocatori devono pensare e pianificare le proprie azioni durante le battaglie. Ogni combattimento diventa un puzzle da risolvere, dove ogni mossa conta e dove la gestione delle risorse gioca un ruolo cruciale.
E per i fan che già si stanno chiedendo cosa accadrà dopo aver completato la campagna, Path of Exile 2 ha in serbo un endgame che promette di soddisfare anche i giocatori più esperti e assetati di sfide. Dopo aver portato a termine la storia principale, che si sviluppa in sei atti, ci saranno oltre 100 mappe di fine gioco da esplorare, ognuna con modificatori e boss unici. Ma non si tratta solo di ripetere il solito contenuto: queste mappe rivisitano e reimmaginano molte delle leghe del primo Path of Exile, portando con sé nuove sfide e modalità di gioco. Le modalità endgame, come le Prove dell’Ascensione, il Delirio e i Rituali, sono solo alcune delle opzioni che i giocatori potranno affrontare. Ogni modalità offre ricompense uniche, il che significa che l’esperienza di gioco non finisce con la campagna.
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