C’erano una volta undici uomini e un piano. Poi divennero dodici, tredici… e ora, a quanto pare, quattordici.
Brad Pitt e George Clooney stanno per tornare a fare ciò che sanno fare meglio: ingannare, sedurre, e rubare la scena — letteralmente. “Ocean’s 14” è ufficialmente in lavorazione, riportando in vita la saga heist più glamour e ironica del cinema contemporaneo. Dopo anni di voci, meme e mezze smentite, Warner Bros. ha finalmente dato il via libera al progetto, e a rivelarlo è stato proprio Clooney in persona: “Abbiamo appena avuto l’approvazione del budget. Le riprese inizieranno tra nove o dieci mesi.”
Una notizia che suona come musica jazz per i fan della trilogia di Steven Soderbergh — un cocktail di ritmo, classe e ironia che dal 2001 ha ridefinito il concetto di film di rapina.
Il colpo perfetto non muore mai
La saga di Ocean’s è una di quelle creature rare che riescono a fondere l’eleganza del vecchio cinema hollywoodiano con la spregiudicatezza dei blockbuster moderni. Nata nel 1960 con Ocean’s 11 (in Italia Colpo grosso), il film era allora un ritrovo di divi — Sinatra, Dean Martin e Sammy Davis Jr. — che tra un whisky e un sorriso rubavano più cuori che denaro.
Quarant’anni dopo, Steven Soderbergh ne riscrisse il mito in chiave contemporanea, trasformando George Clooney nel ladro gentiluomo Danny Ocean e Brad Pitt nel suo braccio destro sempre impeccabile, Rusty Ryan. Da lì nacque una trilogia inarrestabile: Ocean’s Eleven (2001), Twelve (2004) e Thirteen (2007), tre capitoli che unirono ritmo, umorismo e un cast corale di altissimo livello — da Matt Damon a Don Cheadle, da Andy Garcia ad Al Pacino.
Nel 2018, Ocean’s 8 aveva aperto il gioco al femminile con Sandra Bullock nei panni di Debbie Ocean, la sorella del defunto Danny. Ma, come sanno bene i fan, nel mondo di Ocean’s nessuno è mai davvero “fuori gioco”.
Clooney, Pitt e il ritorno della crew
A rilanciare l’operazione è stato il portale Deadline, che ha rivelato non solo il ritorno di Clooney e Pitt come protagonisti e produttori (tramite la loro casa Smokehouse), ma anche un possibile cambio di regia. Il film, infatti, dovrebbe essere affidato a Edward Berger — regista di Niente di nuovo sul fronte occidentale, fresco di Oscar — segnando la prima volta che la saga si allontana dalla guida di Soderbergh.
Durante la promozione del suo The Boys in the Boat, Clooney aveva già lasciato intendere che esisteva “una sceneggiatura molto forte”. Ora le carte sono sul tavolo: il progetto è vivo, e i due attori sarebbero determinati a riunire la banda. Matt Damon, Don Cheadle e Julia Roberts sono tra i nomi più probabili per il ritorno, mentre il film potrebbe rendere omaggio anche ai compianti Bernie Mac e Carl Reiner, membri storici della crew scomparsi rispettivamente nel 2008 e nel 2020.
Secondo Clooney, la sfida più grande sarà incastrare gli impegni di un cast tanto stellare: “Dobbiamo solo capire quando saremo tutti disponibili per girare,” ha detto con il suo consueto aplomb da ladro gentiluomo.
Tra nostalgia e rinascita: la nuova era di Ocean’s
Il ritorno di Ocean’s non è solo un revival, ma una dichiarazione d’intenti. In un panorama hollywoodiano dominato da franchise in affanno e sequel forzati, l’universo di Danny Ocean ha qualcosa che pochi altri hanno: fascino senza tempo. Non è un film d’azione, non è una commedia, non è un noir. È un gioco di stile. Ogni colpo è una coreografia, ogni battuta una lama affilata.
La curiosità dei fan è ora tutta concentrata sulla direzione che Berger darà al progetto. Il suo sguardo realistico e drammatico potrebbe fondersi con la verve ironica di Clooney e Pitt in un equilibrio inedito tra sofisticazione e adrenalina.
Warner Bros., dal canto suo, sembra voler puntare su un prodotto di alta gamma, capace di coniugare intrattenimento e qualità cinematografica — il che, nel mondo dei sequel, è quasi un colpo da maestro.
Dalla tomba al casinò: Danny Ocean torna davvero?
Una delle domande più intriganti riguarda il destino del personaggio di Clooney. In Ocean’s 8, la sorella Debbie Ocean credeva che Danny fosse morto. Ma Hollywood ama i fantasmi più del paranormale stesso: e Warner Bros., approvando il budget per Ocean’s 14, ha di fatto “resuscitato” il suo protagonista.
E se in realtà Danny avesse solo inscenato la sua morte per preparare “il colpo definitivo”? Una possibilità che, conoscendo l’ironia metanarrativa della saga, non sembra poi così improbabile.
Inoltre, non è escluso che il film possa intrecciarsi con lo spin-off femminile, riunendo sullo schermo i due rami della famiglia Ocean. Un crossover tra Clooney, Pitt e Sandra Bullock sarebbe il colpo cinematografico perfetto — un modo per unire due generazioni di ladri e riportare la saga al centro della cultura pop.
Il fascino intramontabile del colpo grosso
C’è qualcosa di irresistibile in un heist movie ben fatto: l’intelligenza del piano, il ritmo del montaggio, la complicità della banda e quella sensazione che, per un paio d’ore, si possa davvero fregare il sistema. La trilogia di Ocean’s ha incarnato questa magia meglio di chiunque altro, rendendo il crimine un’arte, la truffa una forma di eleganza. Clooney e Pitt, con il loro carisma perfettamente calibrato, hanno ridefinito l’archetipo del ladro affascinante: niente sangue, niente violenza, solo cervello, fascino e un impeccabile completo Armani. E oggi, in un’epoca di supereroi in CGI e franchise inflazionati, l’idea di rivedere due icone del cinema tornare a “giocare d’astuzia” ha il sapore di un ritorno al vero spettacolo.
Con Ocean’s 14 ufficialmente in pre-produzione, si apre un nuovo capitolo per una delle saghe più amate di sempre. Se le riprese partiranno davvero tra meno di un anno, potremmo aspettarci l’uscita tra fine 2026 e l’inizio del 2027 — giusto in tempo per il ventennale di Ocean’s Thirteen.
Nel frattempo, Clooney e Pitt si godono la loro vittoria anticipata: due vecchi amici pronti a mettere in scena un nuovo colpo, non per soldi, ma per puro stile.
E come direbbe Danny Ocean con il suo sorriso sornione: “Non si tratta mai dei soldi. Si tratta di mandare un messaggio.”











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