C’è qualcosa di irresistibilmente affascinante nelle storie che rimescolano le carte della leggenda, sovvertendo ciò che credevamo di sapere. E se vi dicessi che Robin Hood non è affatto l’eroe con cappuccio verde che ruba ai ricchi per dare ai poveri, ma piuttosto… lo sceriffo di Nottingham in persona? Ecco, questa è solo una delle tante sorprese che ci riserva “Nottingham 2 – La Caccia”, il secondo volume della trilogia a fumetti firmata da Vincent Brugeas, Emmanuel Herzet e Benoît Dellac, pubblicata in edizione esclusiva italiana da Sergio Bonelli Editore. Dal 20 giugno, il volume è finalmente disponibile in tutte le librerie e fumetterie italiane, pronto a far vacillare ogni certezza che avevamo sulle gesta dell’arciere più famoso del folklore inglese.
Personalmente, da nerd appassionata di rivisitazioni storiche e riscritture audaci, sono rimasta subito conquistata dall’atmosfera cupa e ambigua di questa saga. “Nottingham” non è un semplice racconto medievale. È un noir in armatura, una serie che affonda le mani nel mito per trasformarlo in qualcosa di nuovo, spiazzante, estremamente contemporaneo. Questo secondo volume, intitolato “La Caccia”, è il cuore pulsante della trilogia: un crescendo di tensione, inganni e conflitti morali che inchioda il lettore dalla prima all’ultima pagina.
La penna affilata di Brugeas e Herzet orchestra una narrazione magistralmente complessa, in cui i personaggi sono tutt’altro che manichei. Dimenticate il Robin Hood romantico e idealista dei film Disney o delle versioni hollywoodiane più recenti. Qui Robin è uno stratega freddo, un uomo diviso tra il dovere e la ribellione, e soprattutto è lo sceriffo stesso di Nottingham. Un twist narrativo che cambia completamente la prospettiva e aggiunge una stratificazione psicologica raramente esplorata nei racconti di cappa e spada.
Il titolo “La Caccia” non è solo evocativo: è la perfetta sintesi di ciò che accade in questo secondo capitolo. La caccia non è solo fisica, fatta di inseguimenti e scontri armati nei boschi della vecchia Inghilterra, ma è anche una caccia interiore, una fuga dalle proprie contraddizioni, una corsa contro il tempo e contro il proprio destino. In questo volume, il ritmo si fa più serrato, le alleanze più fragili, e ogni personaggio sembra muoversi come in una partita a scacchi mortale.
I disegni di Benoît Dellac accompagnano con una potenza visiva straordinaria questa narrazione intrisa di ombre e luci. Il suo tratto è dettagliato, dinamico, perfetto per rendere sia l’azione sfrenata delle battaglie che le sottigliezze emotive nei volti dei protagonisti. I colori di Denis Bechu completano il tutto con una palette cromatica che gioca sulle tonalità oscure, rafforzando l’atmosfera cupa e drammatica della storia.
Ma ciò che rende Nottingham davvero speciale, a mio parere, è la capacità di prendere un’icona pop come Robin Hood e farne qualcosa di totalmente nuovo, più vicino a un thriller medievale che a una fiaba per ragazzi. La saga si rivolge a un pubblico maturo, amante delle narrazioni ambigue e delle ambientazioni storiche cupe, ma anche a tutti quei nerd (come me!) che adorano vedere i grandi miti decostruiti e ricostruiti con intelligenza.
L’edizione proposta da Sergio Bonelli Editore è, come sempre, curata nei minimi dettagli: formato elegante, carta di qualità, traduzione eccellente che restituisce tutta la forza del testo originale francese. Una pubblicazione che conferma la volontà di Bonelli di portare in Italia il meglio del fumetto europeo contemporaneo, valorizzando opere che altrimenti rischierebbero di rimanere confinate all’estero.
Se vi siete persi il primo volume, vi consiglio vivamente di recuperarlo: la trilogia di Nottingham va letta nella sua interezza per essere apprezzata appieno. Ma se invece siete già dei fan del primo episodio, sappiate che “La Caccia” è un seguito all’altezza delle aspettative, e anzi, le supera. È più oscuro, più intenso, più profondo. È un fumetto che non solo intrattiene, ma fa riflettere sul potere, sulla giustizia e su quella linea sottile che separa l’eroe dal criminale.
Insomma, “Nottingham 2 – La Caccia” è un must-read per chi ama i fumetti d’autore, le storie dai toni maturi e le ambientazioni storiche rivisitate con un tocco moderno. Un’opera che dimostra, ancora una volta, come il fumetto europeo sia in grado di competere con le grandi saghe americane, offrendo narrazioni profonde e visivamente mozzafiato.
E voi, conoscete questa trilogia? Avete già letto il primo volume o vi lascerete tentare da questo secondo capitolo così intrigante? Fatemelo sapere nei commenti oppure condividete questo articolo sui vostri social per far scoprire anche ad altri nerd come noi questa imperdibile rivisitazione del mito di Robin Hood!
Aggiungi commento