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“Non ha mai smesso di piovere” di Caterina Costa: un viaggio emozionale illustrato attraverso le nuvole della depressione

C’è una forza inusuale nei libri che nascono da un’urgenza autentica, e Non ha mai smesso di piovere, il nuovo fumetto di Caterina Costa, edito da Galileo Editore, ne è una prova toccante e luminosa. Dietro il nickname @cheit.jpg, Caterina si è fatta conoscere negli ultimi anni come una delle voci più sincere e affilate nel panorama fumettistico italiano legato alla salute mentale. La sua è una narrazione delicata, fatta di sfumature emotive, linee morbide e colori che raccontano ciò che spesso le parole non riescono a contenere. Con questo nuovo lavoro, l’autrice ci invita a compiere un viaggio profondo e personale attraverso le atmosfere intime della depressione, esplorando ogni sua fase come fosse un cambiamento del tempo meteorologico. Perché, come suggerisce il titolo, “non ha mai smesso di piovere”… ma forse possiamo imparare a camminarci dentro.

Il fumetto, in uscita nella primavera del 2025, si presenta come un’opera visiva ed emozionale che non pretende di offrire soluzioni facili, ma offre qualcosa di altrettanto prezioso: comprensione e vicinanza. Strutturato in cinque capitoli, ognuno dei quali prende il nome da una condizione atmosferica — Sole, Nuvoloso, Pioggia, Temporale e infine Ombrello — il libro disegna un percorso di consapevolezza interiore. Si parte da un’apparente serenità (il Sole), passando per la confusione e l’opacità emotiva (Nuvoloso), per poi scendere nella malinconia e nell’isolamento (Pioggia), fino a toccare il punto più acuto della crisi (Temporale). Ma, nel capitolo finale, entra in scena l’Ombrello, simbolo della terapia, del supporto esterno e degli strumenti che possiamo imparare a usare per non lasciarci travolgere.

Ciò che colpisce maggiormente dell’opera è il suo linguaggio universale. Non c’è bisogno di aver vissuto sulla propria pelle la depressione per sentirsi toccati dalle pagine di Non ha mai smesso di piovere. La protagonista attraversa stati d’animo che chiunque, in un momento o l’altro della vita, può riconoscere: smarrimento, stanchezza, frustrazione, ma anche quella tenue speranza che si affaccia nei giorni più inaspettati. Il fumetto non si concentra sul “guarire” dalla depressione, quanto sull’imparare a conviverci, a navigarla, ad accettarne la presenza come si fa con una pioggia che potrebbe non cessare del tutto, ma che non per questo deve impedirci di vivere. Il messaggio è chiaro e potente: anche nei giorni più grigi, il sole esiste ancora.

L’approccio di Caterina Costa alla narrazione è intimo e autentico, quasi diaristico, ma sempre composto e rispettoso. Le sue illustrazioni non sono solo accompagnamento visivo, ma parte integrante dell’esperienza emotiva. Ogni vignetta, ogni colore scelto, ogni espressione della protagonista sembra studiata per tradurre emozioni in immagini. E lo fa con una semplicità disarmante, che riesce a parlare tanto ai giovani lettori quanto agli adulti.

Per comprendere meglio l’importanza di questo lavoro nel panorama attuale del fumetto italiano, è utile guardare al percorso dell’autrice. Nata nel 1999, Caterina Costa ha 25 anni ed è laureata in Illustrazione e Animazione. Si è fatta notare per la sua capacità di affrontare temi complessi come la salute mentale con delicatezza e sincerità, senza mai scivolare nel pietismo. I suoi primi lavori, Io, i miei mostri e me (Lucca Comics 2021) e Tutte le cose che non posso dirti (Lucca Comics 2022), pubblicati con BeccoGiallo, l’hanno consacrata come una voce unica nel mondo del fumetto autobiografico. Nel 2023 ha anche preso parte al collettivo Schiuma Fumetti, con il quale ha contribuito alla raccolta Incidente, candidata al premio come miglior realtà di autoproduzione ad ARF! 2024. La firma del contratto con Galileo Editore segna un nuovo, importante capitolo del suo cammino artistico.

In un’epoca in cui si parla sempre di più di salute mentale, ma in cui spesso il discorso resta superficiale o stereotipato, Non ha mai smesso di piovere rappresenta un manifesto di empatia. È un fumetto che non urla, ma che sussurra verità profonde, capaci di scendere sotto pelle. Leggerlo significa riconoscersi, comprendere meglio chi ci sta accanto, o semplicemente trovare un piccolo rifugio in cui sentirsi meno soli.

Per chi cerca un’opera capace di toccare il cuore e illuminare la mente, questo nuovo fumetto di Caterina Costa è un consiglio di lettura imprescindibile. Non solo per chi ha vissuto sulla propria pelle la depressione, ma anche per chi vuole capire, accompagnare, essere presente. Perché, in fondo, tutti noi — prima o poi — abbiamo sentito la pioggia cadere. Ma è solo imparando a camminarci sotto, con il nostro ombrello ben saldo in mano, che possiamo scoprire che il sole non è mai davvero sparito.

Redazione

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