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Napoli Horror Festival 2019: tre giorni da brividi tra cinema, arte e paura all’Ex Base Nato

Cari lettori di CorriereNerd.it, oggi vi porto in un viaggio da brividi tra le pieghe oscure di un evento che promette di fare la storia del genere horror in Italia: il Napoli Horror Festival, prima edizione, pronto a scatenarsi dal 13 al 15 settembre all’Ex Base Nato di Bagnoli. E vi assicuro che non stiamo parlando di una semplice fiera per appassionati, ma di un’esperienza totalizzante capace di intrecciare paura, arte, cultura pop e sperimentazione, il tutto condito con una dose massiccia di adrenalina nerd.

La città di Napoli, da sempre teatro di contrasti e misteri, si prepara così a diventare capitale dell’horror per tre giorni. Non a caso, a giugno abbiamo avuto un piccolo assaggio dell’atmosfera che ci aspetta: la Parata Zombie a via Toledo, un’invasione di circa 200 morti viventi che hanno trasformato il centro storico in un set da film horror, tra selfie, grida e un’ironia irresistibile che solo i napoletani sanno regalare. Quello è stato il prologo perfetto per un festival che nasce con un’ambizione precisa: indagare il rapporto tra paura e creatività, tra arte e terrore, tra istinto primordiale e sofisticazione culturale.

Dietro le quinte troviamo la Cooperativa Mestieri del Palco, in collaborazione con la Compagnia CRASC, che ha ideato una programmazione incredibilmente ricca. Ogni giorno, dalle 16 fino a tarda sera, il pubblico potrà immergersi in due mostre, quattro performance, due proiezioni cinematografiche, un concorso, dibattiti, un’escape room e il famigerato jumpscare tunnel, un percorso da incubo che promette urla e risate nervose. E non si tratta solo di attrazioni da luna park, ma di un vero e proprio viaggio nelle emozioni, dove letteratura, cinema, arti visive, performance e musica si fondono per dare corpo a quella domanda eterna: perché amiamo avere paura?

E qui il festival gioca davvero duro, perché il tema centrale è proprio l’arte generata dalla paura. Pensateci un attimo: cosa proviamo davanti a “La morte di Marat” di Edvard Munch o a “Saturno che divora uno dei suoi figli” di Goya? E cosa ci trasmettono i racconti di Edgar Allan Poe, “Dracula” di Bram Stoker, “Psycho” di Hitchcock o “Shining” di Kubrick? Sono capolavori solo perché spaventano o perché ci svelano qualcosa di oscuro e profondo su noi stessi? Il Napoli Horror Festival ci invita a esplorare queste domande, mescolando alto e basso, ironia e terrore, intrattenimento e riflessione.

Il programma è un tripudio per ogni nerd che si rispetti. Tra le mostre spicca quella dedicata all’horror degli anni ’50 e ’60, con poster originali curati dall’Associazione Nuovo Cinema Paradiso, e quella intitolata “Il senso dell’orrore”, un percorso visionario tra le opere di Artemisia Gentileschi, Francis Bacon e Shain Erin, curato dalla dottoressa Susy Penna. Per gli amanti del fumetto c’è l’esposizione “Vrenzole e Horror” con le tavole originali di “47 Dead Man Talking” di Artsteady e CartaStraccia Comics. E per chi ha gusti particolarmente eccentrici, ci sarà anche una collezione di auto funebri d’epoca del Museo di Atripalda.

Ma non finisce qui. Il jumpscare tunnel promette di essere l’attrazione più temuta (vietata ai minori di 10 anni e ai deboli di cuore), mentre l’escape room “Horror Hotel”, realizzata da Escape Hotel Caserta, metterà a dura prova i partecipanti maggiorenni tra enigmi e colpi di scena degni di un film di Saw. E se siete cosplayer con un’anima dark, sappiate che il concorso per il Miglior Cosplay Horror vi offre una chance da sogno: un weekend per due nella leggendaria Transilvania.

Tra gli ospiti troviamo nomi che ogni appassionato riconoscerà al volo: Sergio Stivaletti, effettista leggendario del cinema horror italiano; Daniele Misischia, regista di “The End – L’inferno fuori”; Claudio Camilli, attore di cinema e serie tv; Federico Frusciante, youtuber e critico cinematografico di culto. Non mancano autori, registi, filosofi, sociologi e persino star del teatro e della danza, come Emma Cianchi e Massimo Piccolo. Gli incontri spaziano dal cinema horror italiano alle paure collettive, passando per i misteri di Napoli raccontati da Marco Perillo o le esplorazioni letterarie di Anemone Ledger.

E ovviamente ci saranno film, tanti film. Si parte con “Amore all’ultimo morso” di John Landis e “L’esorcista” di William Friedkin, per poi passare a “Burying the Ex” di Joe Dante, “Christine, la macchina infernale” di John Carpenter, “Manuale scout per l’apocalisse zombie” di Christopher Landon e “World War Z” di Marc Forster. Insomma, preparatevi a notti insonni.

Una menzione speciale va ai concorsi lanciati dal festival: uno letterario, che premierà il miglior racconto horror con la pubblicazione nella collana “I Narratori” di Cuzzolin Editore, e uno per cortometraggi, con ben 855 opere iscritte da tutto il mondo e un premio in denaro per il vincitore. Due sfide che hanno già acceso la fantasia di artisti e storyteller di ogni angolo del pianeta.

Non possiamo dimenticare che dietro tutto questo c’è la storia appassionante della Cooperativa Mestieri del Palco, nata nel 2014 per supportare le arti performative e alleviare gli artisti dagli aspetti burocratici dello spettacolo. Una realtà che in pochi anni ha saputo ritagliarsi un ruolo centrale nel panorama culturale campano, grazie anche al progetto Zeta, volto a creare sinergie tra realtà artistiche che, da sole, farebbero fatica a emergere.

Un’altra figura fondamentale è Beatrice Baino, direttrice artistica della CRASC, che nel 2019 ha festeggiato 25 anni di carriera. La sua esperienza nei progetti multidisciplinari ha permesso al festival di nascere con un respiro così ampio, capace di tenere insieme pubblico, artisti, studiosi e semplici curiosi.

Quindi, cari amici nerd, cinefili, cosplayer, amanti del brivido e cultori dell’insolito, segnatevi queste date e preparatevi a vivere tre giorni fuori dal comune. Napoli Horror Festival non sarà solo un evento, ma un’esperienza collettiva, un rito pagano, un carnevale delle paure dove ridere, spaventarsi, riflettere e, soprattutto, condividere. Perché l’horror, in fondo, è uno specchio che ci mette a nudo.

Se vi sentite pronti ad affrontare le vostre paure più oscure, ci vediamo lì. E quando tornate a casa – se tornate – raccontateci la vostra esperienza nei commenti, condividete l’articolo sui vostri social e fate sapere al mondo nerd che l’Italia ha finalmente il suo festival horror degno di questo nome. Ci vediamo all’Ex Base Nato… e ricordate: a Napoli, anche i fantasmi hanno il senso dell’umorismo!

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico. Per info e contatti gianlucafalletta.com

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