Per una generazione di lettori, Nana non è mai stato soltanto un manga: è stato un manifesto di stile, un diario emotivo e una struggente colonna sonora per le ansie della gioventù. A venticinque anni dal suo debutto, l’opera iconica di Ai Yazawa torna a infiammare gli animi con l’annuncio che i fan attendevano come una profezia: una collaborazione ufficiale con la leggendaria stilista Vivienne Westwood. La notizia ha l’impatto di una scarica elettrica per gli irriducibili della cultura nerd-punk. La Nana 25th Anniversary Edition – Vivienne Westwood Edition non è una semplice ristampa, ma un pezzo da collezione che fonde moda, ribellione e nostalgia in un volume destinato a diventare subito leggenda.
Il Sogno Londinese di Ai Yazawa in Copertina
La copertina del primo volume, disegnata personalmente da Ai Yazawa, è la consacrazione di un amore artistico durato decenni. L’autrice, che non ha mai celato la sua venerazione per la stilista britannica, ha ritratto le due protagoniste, Nana Osaki e Nana Komatsu, con outfit ispirati ai capi più celebri della maison di culto. È una sintesi perfetta dello spirito che da sempre anima l’opera: l’eleganza raffinata che si scontra e si fonde con l’anarchia estetica del punk.
Il dettaglio non si ferma alla sola copertina. Persino i bordi delle pagine sono stati decorati con il motivo tartan, uno dei tessuti simbolo del brand. Questo tocco estetico trasforma la lettura in un’esperienza sensoriale, una carezza ruvida e familiare per chi ha vissuto in prima persona l’estetica del manga.
Non Solo Moda: La Maison Westwood nel DNA di Nana
Per comprendere la portata di questa operazione, è essenziale riconoscere che il legame tra Nana e Vivienne Westwood è radicato nel tessuto narrativo dell’opera. Fin dal suo debutto nel 1999 sulle pagine della rivista Cookie di Shueisha, il manga ha utilizzato la moda non come semplice ornamento, ma come vero e proprio linguaggio per definire i personaggi.
La magnetica Nana Osaki, la cantante punk con il cuore esposto, ha elevato a icone generazionali gli accessori di Westwood: l’Armour Ring come simbolo di resistenza, il choker con l’Orb come sigillo di un’identità indomita, e l’abbigliamento bondage, ispirato alla celebre collezione “Sex & Seditionaries”, come divisa di una femminilità sincera e ribelle. All’interno del fumetto, il marchio non è mai stato solo un logo, ma un vessillo di libertà, rottura e identità autentica.
La Mangaka Stilista e L’Estetica Eterna
Prima di conquistare il Giappone e il mondo con la sua arte narrativa, Ai Yazawa ha frequentato un istituto di moda. Questa formazione si è tradotta in una padroneria del dettaglio e della silhouette che ha reso le sue opere vere e proprie passerelle su carta. Da Cortili del Cuore a Paradise Kiss, i personaggi di Yazawa sono stati vestiti con una consapevolezza stilistica rara nel mondo del fumetto.
Con Nana, l’autrice raggiunge la piena maturità, intrecciando il dramma umano della solitudine e della ricerca di sé con l’estetica pop più potente. Il manga è un manifesto visivo che ha influenzato un’intera generazione, rendendo ogni capo d’abbigliamento un simbolo narrativo. L’accendino a forma di Orb di Shin come promessa di lealtà, il chiodo di Ren in omaggio ai Sex Pistols: in Nana ogni elemento di stile è un frammento di emozione, trasformando l’eleganza del tratto in un linguaggio narrativo sulla malinconia.
L’Eco Incompiuta che Non Tace
Nonostante la serializzazione di Nana si sia interrotta nel 2009, a causa dei problemi di salute dell’autrice, l’opera continua a risuonare con una forza inalterata. Le ristampe si susseguono, l’anime torna in auge sulle piattaforme di streaming, e la cultura pop, in particolare su piattaforme come TikTok, è invasa da outfit che rendono omaggio ai look delle due protagoniste. Per i fan sfegatati, è come se il tempo non avesse mai davvero spento la musica della band Black Stones.
Questa tiratura limitata, annunciata in anteprima per i mercati esteri tra fine ottobre e novembre 2025 (con un’attesa febbrile per una conferma in Italia), non è quindi solo una mossa commerciale. È il riconoscimento formale di un sodalizio artistico che ha plasmato l’immaginario di intere fasce di pubblico, insegnando che lo stile vero non è mai effimero.
La Rinascita del Culto Estetico
Oggi, l’estetica di Nana parla con una chiarezza sorprendente alle nuove generazioni. In un’epoca dominata dal fast fashion, il manga e l’eredità di Vivienne Westwood ricordano che la moda, quando è autentica, è un atto di resistenza. È ribellione, ma anche vulnerabilità; è punk, ma con una profonda, a tratti dolorosa, introspezione.
La collaborazione tra Ai Yazawa e Vivienne Westwood chiude idealmente un cerchio, un tributo reciproco tra due donne che, con arte e design, hanno dimostrato che la bellezza può essere il grido di un’anima in cerca di libertà. E in quella copertina, che ritrae le due Nana fiere e malinconiche, si cela l’eterno finale che tutti i lettori stavano aspettando: il loro spirito, pur ferito dalla vita e dalla metropoli, continua a brillare come una stella solitaria sul cielo di Tokyo.











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