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Nadia vs Kida, il mistero della pietra azzurra e Atlantide

Il film della Disney del 2001 Atlantis – L’impero perduto suscitò delle polemiche tra gli appassionati, riprese anche dalla stampa giapponese e statunitense, sul fatto che il lungometraggio ricalchi troppo alcuni elementi de Il mistero della pietra azzurra, come il focus su Atlantide e alcune somiglianze nell’intreccio e nella caratterizzazione dei personaggi. Secondo i difensori del film, tuttavia, le somiglianze tra le due opere sono da ricollegare al fatto che loro fonti di ispirazione — il romanzo Ventimila leghe sotto i mari, l’universo fantastico di Jules Verne e la leggenda di Atlantide — sono le stesse; inoltre i realizzatori di Atlantis – L’impero perduto hanno dichiarato di essersi ispirati piuttosto alle opere di Hayao Miyazaki da cui la stessa serie di Nadia ha dichiaratamente attinto. “Non ho mai sentito parlare di Nadia prima che venisse menzionata in questo newsgroup. Molto dopo di aver terminato la produzione, vorrei aggiungere” Kirk Wise, regista di ‘Atlantis: The Lost Kingdom’. Anche se Gary Trousdale, l’aiuto regista di Atlantis, si è dichiarato fan degli anime. Anche se è effettivamente strano che i due protagonisti principali siano un ragazzo-scienziato, grandi occhiali tondi e farfallino rosso, e una ragazza mulatta vestita con una fascia pettorale bianca, una strana veste che le copre il bacino, qualche anello dorato ai polsi/caviglie e una pietra azzurra al collo. Però magari incarnano lo stereotipo dello scienziato = occhiali e civiltà perduta = pelle scura e abbigliamento etnico.

Atlantis – L’impero perduto (Atlantis: The Lost Empire) è un film d’animazione del 2001 diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise. Scritto da Tab Murphy e prodotto da Don Hahn, è considerato il 41º classico Disney secondo il canone ufficiale. Il film è ambientato nel 1914 a Washington, da cui parte una spedizione per individuare la leggendaria città perduta di Atlantide. È una storia con riferimenti al romanzo Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne e alla storia di Atlantide narrata da Platone. Nel 2003 è uscito il seguito, (home video) intitolato Atlantis – Il ritorno di Milo. La lingua e l’alfabeto atlantiano sono stati ideati da Marc Okrand, autore anche della lingua Klingon di Star Trek.  Un’esplosione e la creazione di un enorme tsunami nell’Oceano Atlantico, stanno per sommergere la città di Atlantide, città molto avanzata e protetta da alcuni automi in pietra mediante un campo di forza, alimentato da un artefatto posto sopra la città, il quale chiama a sé la regina. La donna lascia indietro la figlia piccola Kida e il suo marito, fondendosi con esso. La parte di città protetta dalla barriera di energia si salva sprofondando tra le cascate della futura Islanda. Nel 1914 a Washington DC, Milo Thatch è un giovane linguista sognatore che lavora come tuttofare all’Istituto di ricerca Smithsonian. Conduce i suoi studi su Atlantide e le sue indagini lo portano a individuare il possibile luogo dove sarebbe nascosto il “Diario del Vecchio Pastore”, un manoscritto vichingo che mostrerebbe una via per arrivare ad Atlantide. La sua richiesta di finanziamento per i suoi studi venne però rifiutata, ma una donna misteriosa, Helga Sinclair, lo invita a seguirla da Preston B. Whitmore, un eccentrico miliardario, che, per saldare un debito che aveva con il nonno di Milo, Thaddeus Thatch, aveva trovato il diario di cui Milo era alla ricerca. Ora Milo poteva tradurlo e organizzare un viaggio verso il  Continente Perduto. Dopo varie peripezie, tra cui l’incontro con un leviatano e varie esplosioni, incontrano dei cacciatori atlantidei della stirpe Kidagakash. Una giovane  si avvicina a Milo e con un cristallo cura le sue ferite. I rumori delle macchine li fanno fuggire e, nell’inseguirli, Milo trova la città di Atlantide. Qui incontrano la principessa Kida, che li porta dal padre, convinta che possano aiutarli a salvare la città ormai in rovina.

Nadia – Il mistero della pietra azzurra (Fushigi no umi no Nadia: lett. “Nadia dei mari delle meraviglie”), noto anche col sottotitolo internazionale The Secret of Blue Water, è una serie televisiva anime prodotta dallo studio Gainax e diretta da Hideaki Anno. Racconta le avventure di Nadia, una giovane acrobata del circo ignara delle sue origini, e Jean, un ragazzo francese con la passione per l’ingegneria, che si ritrovano a bordo del sottomarino Nautilus coinvolti nello scontro tra il misterioso capitano Nemo e l’organizzazione di Neo Atlantide guidata da Gargoyle, che punta a dominare il mondo. Ispirata da un soggetto originale di Hayao Miyazaki, la storia è liberamente tratta dai romanzi di Jules Verne Due anni di vacanze, Ventimila leghe sotto i mari, Cinque settimane in pallone e L’isola misteriosa. È il 1889 e, durante l’Esposizione Universale di Parigi, Nadia, una ragazza quattordicenne che lavora come acrobata in un circo, incontra Jean,  suo coetaneo e geniale inventore, recatosi a Parigi in compagnia dello zio per presentare il suo prototipo di aeroplano. I due devono però sfuggire a un tentativo di rapimento da parte di un trio di avventurieri, Grandis, Hanson e Sanson, che vogliono impossessarsi del gioiello che Nadia porta al collo, una pietra azzurra. Jean e Nadia riescono a fuggire con l’aereo, ma naufragano nell’Oceano Atlantico. Vengono salvati da una nave da guerra impegnata nella caccia ad un misterioso “mostro marino”, tuttavia la nave viene distrutta e i due verranno nuovamente salvati da un avveniristico sottomarino, il Nautilus, il cui equipaggio è comandato dal misterioso capitano Nemo, possessore a sua volta di un’altra pietra azzurra. L’aereo viene riparato dall’equipaggio del Nautilus e Jean e Nadia possono ripartire, ma il velivolo viene abbattuto e i due finiranno su un’isola che è in realtà la base segreta dell’organizzazione di Neo-Atlantide da cui partono i Garfish (sottomarini che affondano le navi). Neo-Atlantide è governata da Gargoyle, che aspira al dominio sul mondo tramite lo sconvolgimento dei commerci navali e la progressiva ricostruzione di misteriose tecnologie appartenenti ad una civiltà perduta: Atlantide. Il mistero della pietra azzurra contiene numerosi riferimenti ad altri anime e manga. Grandis, Sanson e Hanson, sono un omaggio ai cattivi delle serie Time Bokan: il Trio Drombo, mentre il character design del capitano Nemo è basato su quello di Bruno J. Global di Fortezza superdimensionale Macross, con alcune influenze di Capitan Harlock e di Jūzō Okita de La corazzata Yamato. La serie è ambientata verso la fine dell’Ottocento e ha un aspetto marcatamente steampunk. Gioca molto su divertenti anacronismi, soprattutto riguardanti le invenzioni di Jean che vanno dalle minibatterie al litio dell’episodio 29 alla macchina per il karaoke dell’episodio 34. Il tema principale della serie è il contrasto tra tecnologia e natura, incarnato da Jean, appassionato di meccanica, che pensa che la tecnologia possa risolvere tutti i problemi dell’uomo; Nadia, invece, vive a stretto contatto con la natura.

 

Maria Merola

Maria Merola

Laureata in Beni Culturali, lavora nel campo del marketing e degli eventi. Ama Star Wars, il cosplay e tutto ciò che riguarda il mondo del fantastico, come rifugio dalla realtà quotidiana. In particolare è l'autrice del blog "La Terra in Mezzo" dedicato ai miti e alle leggende del suo Molise.

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