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La Casa della Strega riapre a Torino: viaggio nel cuore del Museo della Stregoneria Contemporanea

C’è un angolo di Torino dove il tempo sembra essersi fermato, dove l’aria vibra di energia arcana e ogni oggetto racconta una storia millenaria. Non è un set cinematografico né una scenografia teatrale: è la realtà suggestiva e tangibile del Museo della Stregoneria Contemporanea, che ha recentemente riaperto le sue porte al pubblico in una nuova sede in via Giovanni Somis 4, a pochi passi dalla misteriosa Piazza Statuto, considerata da sempre il cuore esoterico della città.

Quella che all’apparenza sembra una normale palazzina borghese nasconde in realtà un microcosmo incantato, un portale verso un universo parallelo dove magia, storia e spiritualità si intrecciano. Basta suonare il campanello e varcare la soglia per ritrovarsi nella “Casa della Strega“, uno spazio unico nel suo genere, concepito e curato con passione da Norak Odal, runologo e collezionista, insieme alla sua compagna Daniela Surleti.

La nuova sede, inaugurata ufficialmente il 22 febbraio 2025, si presenta come una vera e propria esperienza immersiva e multisensoriale. Non un museo tradizionale, ma un viaggio iniziatico guidato attraverso secoli di storia dell’occulto, della magia popolare e delle tradizioni esoteriche. Le visite sono su prenotazione, con gruppi ristretti fino a dieci persone, per garantire un’esperienza intima, profonda e sicura. Il percorso dura circa 45 minuti ed è disponibile sia in italiano che in inglese.

Al suo interno, il museo custodisce una collezione di oltre mille reperti autentici, alcuni dei quali di eccezionale rarità. Dalle sfere di cristallo agli amuleti mesopotamici risalenti al 2500 a.C., dai grimori ai tarocchi siciliani, passando per feticci sciamanici e oggetti rituali raccolti con cura e dedizione a partire dal 1999. Ciascun oggetto esposto ha una storia, un’energia, una connessione con pratiche spirituali di tutto il mondo. Alcuni pezzi, come il ritratto della Strega realizzato da Carlo Piterà o il dipinto “La Mano di Gloria” di Lorenzo Alessandri, sembrano quasi osservare chi li contempla, creando un’atmosfera densa e vibrante.

Ma la vera anima del museo si trova nei suoi spazi più nascosti. I sotterranei ospitano l’emozionante ricostruzione della dimora della Strega: ambienti che richiamano antichi laboratori erboristici, altari magici, stanze della divinazione. Tra boccette di pozioni, specchi neri e strumenti per l’indagine spiritica, si respira un senso di continuità con il passato, come se le mura stesse trattenessero il sussurro di antichi rituali. È qui che la radice di mandragora convive con il grimorio nero, e dove ogni oggetto è stato selezionato non solo per il suo valore estetico, ma soprattutto per la sua valenza simbolica.

Il Museo della Stregoneria Contemporanea non è solo un luogo di esposizione, ma anche un centro vivo di formazione e divulgazione. Al primo piano si trovano una biblioteca esoterica e una sala conferenze, cuore pulsante di attività come corsi, workshop, incontri e seminari. Da questo fermento intellettuale è nato il Circolo delle Streghe, uno spazio di condivisione e confronto per tutti coloro che cercano risposte oltre l’ordinario. L’offerta formativa è ricchissima: si va dai corsi dell’Accademia Italiana di Runologia fino agli incontri della Scuola di Occultismo e Paranormale SOPHIA.

Non mancano le attività online per chi non può raggiungere Torino, così come le serate tematiche che trasformano il museo in un luogo di incontro tra esperienze, discipline e sensibilità diverse. E se tutto questo non bastasse, la bottega del museo offre oggetti esoterici, talismani, libri, strumenti rituali e creazioni artigianali, permettendo a chiunque di portarsi a casa un frammento di questo mondo incantato.

Il progetto ha già raccolto oltre duemila visitatori in poco più di due mesi dalla riapertura, a testimonianza di quanto fosse atteso e desiderato un luogo come questo. In una città storicamente legata all’esoterismo, che da sempre affascina per il suo legame con la magia bianca e nera, mancava un centro capace di restituire dignità e profondità alla figura della strega, troppo spesso ridicolizzata o demonizzata nella cultura pop.

Il museo è accessibile dal mercoledì alla domenica solo su prenotazione telefonica, e propone anche attività speciali per famiglie e bambini, con percorsi dedicati alla comprensione della figura della strega nella storia e nella cultura. I biglietti standard costano 10 euro, ridotti a 6 per ragazzi dai 14 ai 18 anni, over 65 e persone con disabilità (con limitazioni d’accesso ai sotterranei per chi utilizza la carrozzina). Gli animali non sono ammessi.

In un mondo dove tutto scorre veloce e superficiale, la Casa della Strega ci invita a rallentare, ascoltare, riscoprire. Non solo un museo, ma un’esperienza trasformativa, un rito di passaggio per chi cerca nella magia una chiave per comprendere il presente, onorare il passato e forse – perché no – cambiare il futuro.

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