Medhelan, la storia di Milano in graphic novel

Medhelan, graphic novel che affonda le radici nella storia e nelle leggende di Milano, è un’opera che si distingue per il suo approccio innovativo e affascinante alla narrazione storica e mitologica. Pubblicata dalla casa editrice Star Comics, la graphic novel sarà presentata in anteprima mondiale a Milano durante Expo 2015, un palcoscenico perfetto per un’opera che fonde passato e presente, magia e realtà.

Il racconto si snoda lungo una linea temporale che attraversa millenni, a partire dalla fondazione della città di Milano da parte dei Celti, con il nome di Medhelan (che letteralmente significa “luogo sacro”), fino ai giorni nostri. Ma ciò che rende questa narrazione unica è l’elemento fantastico che pervade ogni pagina: personaggi storici si intrecciano con figure mitologiche, animali antropomorfi e simboli della natura che hanno abitato quel territorio. Medhelan è più di una semplice cronaca della città; è una riflessione sull’evoluzione della relazione tra uomo, natura e civiltà, un viaggio nel tempo che si mescola alla dimensione onirica della memoria.

Il cuore della storia si sviluppa nella Milano della primavera del 1967. In un contesto di degrado urbano, dodici consiglieri sono chiamati a decidere il destino di una vasta area della periferia nord della città. L’unico a opporsi alla proposta di un piano edilizio è un misterioso Architetto, il cui rifiuto si fonda su motivazioni profonde legate a un passato antico, quando quell’area faceva parte della leggendaria Grande Foresta. Lì, in un paesaggio selvaggio e incontaminato, popolato da fiumi, prati immensi, alberi secolari e specie animali estinte, ha inizio il viaggio nel tempo che ci porta indietro fino alla fondazione della città.

In questo viaggio, Medhelan esplora la lunga lotta tra la Natura e la Civiltà, una lotta che prende vita attraverso i secoli e che si riflette nel rapporto spezzato tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda. Personaggi storici come Belloveso, re dei Celti, Federico Barbarossa, Francesco Sforza e Ludovico il Moro si alternano accanto a creature fantastiche e simboliche, come Etherna, la quercia depositaria di una sapienza millenaria, e Asio, il gufo saggio che guida la Grande Foresta insieme al suo compagno Barone Rook, un corvo astuto. E ancora, Apodeus, il topino marrone che combatte contro l’esercito dei ratti portatori della peste, incarna la resistenza contro la minaccia che incombe sulla terra.

Questa fusione tra storia e mito, tra realtà e fantasia, permette di riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente e sul nostro ruolo nella trasformazione della natura, ma anche sulla visione utopica e alternativa che l’Architetto cerca di proporre. La sua lotta per salvare un angolo di terra dai piani edilizi, che si scontrano con una visione utilitaristica della città, sembra essere destinata a fallire, ma una serie di eventi imprevedibili cambierà irrimediabilmente il destino di quella terra.

Il racconto si sposta poi nella Milano della primavera del 2015, con un giornalista del New York Times che giunge nel capoluogo lombardo per un servizio speciale in occasione di Expo 2015. La storia che sceglie di raccontare è quella dell’Architetto e del suo grande progetto, un sogno che riecheggia il mito della Grande Foresta e la sua visione di un mondo che, a distanza di 2.500 anni, sembra ancora possibile. L’incontro tra il passato e il presente si fa potente, simbolico, quasi magico, come se il destino di Milano fosse legato indissolubilmente alle sue radici più profonde.

Medhelan non è solo una graphic novel, ma un’esperienza visiva e narrativa che invita a riflettere sul nostro passato e sul nostro futuro. Le sue pagine sono un viaggio nelle radici di una città che è stata testimone di secoli di trasformazioni, di battaglie tra le forze della natura e dell’uomo, ma anche di una speranza che non smette di fiorire, come una quercia secolare che resiste al tempo.

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