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Addio a Wakanda: EA cancella il videogioco di Black Panther e chiude Cliffhanger Games

Con il cuore pesante e un velo di amarezza negli occhi, ci ritroviamo oggi a raccontare non l’ennesimo trionfo videoludico, ma la fine prematura di un sogno digitale che avrebbe potuto far brillare l’universo Marvel in una luce tutta nuova. Il gioco “Marvel’s Black Panther”, sviluppato da Cliffhanger Games sotto l’egida di Electronic Arts, è stato ufficialmente cancellato. E con lui, si spegne anche l’entusiasmo di milioni di fan che già pregustavano l’idea di immergersi tra le tecnologie futuristiche e le tradizioni ancestrali del Regno di Wakanda.

Annunciato nel 2023, “Marvel’s Black Panther” non era soltanto un videogioco: era una promessa, un inno alla cultura, all’identità e alla mitologia di uno dei personaggi più affascinanti dell’intero pantheon Marvel. In un periodo in cui la rappresentazione conta, e in cui la narrazione videoludica ha raggiunto vette cinematografiche, questo progetto sembrava voler incarnare entrambe le tendenze. Purtroppo, l’industria videoludica sa essere spietata, e ciò che oggi nasce con speranza, domani può essere travolto da logiche aziendali e tagli strategici.

Cliffhanger Games, lo studio nato appena un paio d’anni fa e formato da veterani dell’industria (tra cui molti provenienti dal team che ci ha regalato il magnifico Shadow of Mordor), aveva tutte le carte in regola per fare centro. Alla guida c’era Kevin Stephens, nome che tra gli appassionati fa suonare più di un campanello. L’intenzione era chiara: creare un’avventura action in terza persona, single-player e open-world, con un sistema narrativo corale che avrebbe permesso ai giocatori non solo di vestire i panni di T’Challa, ma anche di esplorare le storie di figure iconiche come Shuri, M’Baku, Azari e perfino Killmonger.

Un’idea audace, che andava ben oltre la solita origin story da supereroe. Si parlava di un sandbox dove ogni scelta avrebbe avuto un peso narrativo, dove il giocatore avrebbe potuto modellare il destino di Wakanda attraverso azioni, alleanze, tradimenti e dilemmi morali. Il regno africano non sarebbe stato solo uno sfondo, ma un protagonista a sua volta: dalle sue città iper-tecnologiche immerse nella vibranium-infused modernità, fino alle remote giungle sacre, teatro di miti e rituali millenari.

Il gameplay, secondo le indiscrezioni, avrebbe fuso elementi di combattimento ispirati alle arti marziali africane con gadget ad alta tecnologia, abbracciando la doppia anima del personaggio: guerriero e re, stratega e simbolo. Ogni versione della Pantera Nera avrebbe avuto una progressione unica, in linea con le sue caratteristiche. Insomma, si profilava un gioco capace di regalare ore e ore di immersione, esplorazione e coinvolgimento emotivo.

Ma tutto questo resterà un’eco lontana. Electronic Arts ha deciso di chiudere Cliffhanger Games, mettendo fine al progetto ancora prima che potesse prendere veramente forma. La comunicazione è arrivata attraverso una mail interna della presidente di EA Entertainment, Laura Miele, che ha parlato della necessità di “concentrare le energie creative sulle opportunità di crescita più significative”. Parole che suonano fredde e distanti, soprattutto per chi ha lavorato con passione al titolo per due anni. Perché dietro ogni gioco ci sono persone, idee, sogni. E quando un progetto viene cancellato, ciò che va perso non è solo codice, ma tutto un mondo che non vedrà mai la luce.

La notizia arriva in un periodo già non troppo felice per i fan dei supereroi digitali: non molto tempo fa è stato cancellato anche il gioco dedicato a Wonder Woman, sviluppato da Monolith Games. Una doppia delusione, insomma, per chi sperava in una nuova stagione di titoli tripla A incentrati su eroi iconici ma ancora poco esplorati nel medium videoludico.

L’accordo tra Marvel ed EA prevedeva tre giochi: uno su Iron Man (ancora in sviluppo), questo su Black Panther e un terzo ancora avvolto nel mistero. Non è chiaro se la cancellazione di Cliffhanger influenzerà anche il futuro di quell’ultima IP, ma una cosa è certa: le aspettative per “Marvel’s Black Panther” erano altissime, e la sua scomparsa lascerà un vuoto difficile da colmare.

La domanda che ora aleggia tra i fan è: vedremo mai un gioco degno del nome Black Panther? La speranza è l’ultima a morire. Dopotutto, stiamo parlando di un personaggio la cui eredità è più viva che mai, grazie al lavoro svolto da Chadwick Boseman sul grande schermo e alle storie raccontate nei fumetti per oltre cinquant’anni. Prima o poi, un altro team prenderà in mano il testimone. Ma intanto, resta il rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere.

E voi? Cosa ne pensate della cancellazione di Marvel’s Black Panther? Avreste voluto esplorare le profondità di Wakanda con il pad in mano? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto e, se l’argomento vi appassiona quanto appassiona noi, condividete questo articolo sui vostri social. Più voci si uniscono, più forte sarà il ruggito della Pantera. Wakanda Forever!

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