Poco al largo dell’isola di Amami Oshima, nell’arcipelago di Amami in Giappone, a circa 25 metri di profondità compaiono in certi periodi dell’anno, nel fondale sabbioso, dei misteriosi e bellissimi ”cerchi” con delle figure geometriche concentriche estremamente precise, del diametro che va da 60 cm a 1 m. circa. Uno dei primi ad accorgersi e a studiare il bizzarro fenomeno è stato Yoji Ookata sub e fotografo professionista, che ha deciso di verificare una volta per tutte l’origine dei miseriosi e bellissimi disegni.
Yoji ha così posizionato sul fondale delle telecamere e delle macchine fotografiche per cogliere sul fatto il misterioso artista e ha scoperto che a realizzare questi ”mandala” sottomarini è … un pesce palla!
Il pesce, con l’ausilio di una sola pinna, lavora tutta la notte e al mattino l’opera è pronta. Ma perchè un pesciolino dovrebbe darsi tanto da dare per costruire un’opera del genere? Beh… gli animali fanno quello che fanno, sostanzialmente, solo per due motivi fondamentali: nutrirsi e riprodursi.
In questo caso l’opera ha a che fare con la riproduzione: sembra infatti che le femmine di questa specie siano ”ipnoticamente” attratte da questi disegni e che scelgano il maschio proprio in base alla sua abilità artistica! Dopo l’accoppiamento, le femmine depongono le uova nel centro del cerchio le cui creste, secondo gli esperti, potrebbero anche avere la funzione di proteggere i nascituri dalle correnti oceaniche.
Le uova vengono poi coperte dal maschio con pezzi di conchiglia che trova in giro; forse per proteggerle ulteriormente oppure, forse, per fornire ai piccoli appena nati una prima rudimentale forma di nutrimento.
Ecco un breve servizio di Focus che parla della scoperta di Yoji Ookata:
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