CorriereNerd.it

Locked: Tensione psicologica e sopravvivenza claustrofobica nel thriller con Bill Skarsgård e Anthony Hopkins

Locked, il thriller psicologico diretto da David Yarovesky, rappresenta un’esplorazione tesa e claustrofobica dei temi del controllo, della punizione e delle conseguenze del crimine. Uscito nelle sale statunitensi il 21 marzo 2025, il film è il remake in lingua inglese dell’argentino 4×4 (2019), e si avvale della presenza di due attori di grande calibro come Bill Skarsgård e Anthony Hopkins. Pur non essendo un capolavoro che rivoluziona il genere, Locked offre una narrazione intensa, sostenuta da interpretazioni notevoli, che affonda nel cuore del thriller psicologico, mantenendo alta la tensione dal primo all’ultimo minuto.

La trama del film segue Eddie Barrish (Bill Skarsgård), un giovane ladro di auto che, dopo aver tentato un furto a bordo di una macchina apparentemente normale, si ritrova intrappolato in un incubo. L’auto che aveva scelto per il suo colpo si rivela infatti una trappola mortale, progettata dal suo proprietario, William Larsen (interpretato da Anthony Hopkins), un medico in pensione con un’idea precisa di giustizia. William, infatti, ha trasformato la sua macchina in una prigione perfetta, un artefatto di tortura psicologica che riflette la sua mente calcolata e il suo desiderio di impartire una lezione al giovane Eddie. La trama si sviluppa su questa premessa, dove Eddie, intrappolato e impotente, è costretto a fare i conti con la sua vita e con le sue scelte. Il film esplora, così, una sorta di “giustizia privata” da parte di un uomo che, in modo metodico e spietato, vuole insegnare a Eddie le conseguenze delle sue azioni.

Quello che colpisce immediatamente di Locked è l’ambientazione claustrofobica, che diventa quasi un personaggio a sé stante. L’auto stessa, con la sua struttura sofisticata e le sue funzioni all’avanguardia, diventa una prigione perfetta, un luogo in cui ogni movimento è limitato, ogni respiro è pesante. Yarovesky fa un uso sapiente di questo spazio ristretto, utilizzando la macchina come metafora del controllo e della prigionia mentale. La tensione cresce in modo costante, lasciando lo spettatore con il fiato sospeso, come se anche lui fosse intrappolato al fianco di Eddie, incapace di scappare.

La costruzione della tensione è magistrale. Il regista non si limita a una semplice sequenza di eventi, ma utilizza ogni momento per scavare nelle emozioni dei personaggi. Eddie, interpretato con una forza struggente da Bill Skarsgård, è un giovane uomo che cerca di fuggire da un passato che lo ha condotto sulla strada del crimine, ma che, in qualche modo, si rende conto di non poter sfuggire dalle sue scelte. La paura, la frustrazione, ma anche una sorta di disperata determinazione traspaiono dalla sua interpretazione, rendendo il personaggio incredibilmente umano. La sua lotta per la sopravvivenza, sia fisica che psicologica, è l’anima del film, e Skarsgård riesce a darle una profondità emotiva che tocca lo spettatore.

Dall’altra parte, troviamo Anthony Hopkins nel ruolo di William, un personaggio che gioca il ruolo del burattinaio con una calma glaciale. La sua performance è impeccabile, come ci si aspetterebbe da un attore del suo calibro, ma ciò che sorprende è la freddezza del suo personaggio. William non è solo un sociopatico; è un uomo che ha trovato una giustificazione nella sua vendetta, che ha costruito una logica di punizione che appare, in qualche modo, razionale. Hopkins riesce a creare un personaggio che è tanto inquietante quanto affascinante, senza mai scadere nel cliché del “cattivo” per eccellenza. Ogni sua parola e ogni suo gesto sono misurati, ma ogni tanto c’è un lampo di rabbia che fa capire quanto la sua motivazione sia radicata in un dolore profondo.

Nonostante le ottime performance degli attori, però, Locked non è esente da difetti. Il film segue una formula consolidata del thriller psicologico, dove il conflitto tra il “giusto” e il “sbagliato” è il motore principale della storia. In alcune fasi, il film rischia di diventare prevedibile, con la struttura della trama che, pur restando interessante, non sfida mai veramente le convenzioni del genere. La lotta tra Eddie e William, pur essendo intensa, si sviluppa lungo linee familiari, senza particolari colpi di scena che stravolgano davvero il corso degli eventi.

Tuttavia, l’efficacia di Locked non risiede tanto nelle novità narrative quanto nella sua capacità di evocare un’atmosfera di tensione e claustrofobia. La macchina, come simbolo di prigionia, è un espediente narrativo ben riuscito, e rappresenta, in modo tangibile, la lotta del protagonista contro le proprie scelte sbagliate. L’auto diventa quindi una prigione sia fisica che mentale, dove il corpo di Eddie è limitato dai confini di una struttura meccanica, ma la sua mente è intrappolata dalle sue azioni passate.

Per gli amanti del genere thriller psicologico, Locked si presenta come una pellicola solida, ben interpretata e capace di mantenere l’attenzione dello spettatore, sebbene non sia in grado di portare il genere a nuove vette. La tensione crescente, le interpretazioni straordinarie e l’ambientazione angosciante sono gli elementi che fanno di questo film una visione interessante. Tuttavia, per chi cerca un’esperienza veramente innovativa, il film potrebbe risultare meno soddisfacente, in quanto non riesce a sfidare pienamente le convenzioni del thriller psicologico. Se siete amanti di storie che scavano nel profondo della mente umana, dove la claustrofobia non è solo fisica ma anche mentale, Locked potrebbe essere il film che stavate cercando.

Dai nostri utenti

Dai nostri utenti

Appassionati di cultura nerd, videoludica e cinematografica, i nostri utenti contribuiscono con articoli approfonditi e recensioni coinvolgenti. Spaziando tra narrativa, fumetti, musica e tecnologia, offrono analisi su temi che vanno dal cinema alla letteratura, passando per il mondo del cosplay e le innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica.

Con competenza e curiosità, i loro articoli arricchiscono il panorama nerd e pop con uno stile appassionato e divulgativo, dando voce alle molte sfaccettature di queste passioni. Questi preziosi contributi, a volte, sono stati performati a livello testuali, in modalità "editor", da ChatGPT o Google Gemini.

Aggiungi commento

Iscriviti alla Newsletter Nerd