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L’Italian Brain Rot Non Si Ferma Più: Dagli Schermi ai Controller!

Se pensavate che l’Italian Brain Rot fosse destinato a svanire nel dimenticatoio come una GIF animata del 2005, vi sbagliavate di grosso. Quello che definivamo “la cosa più stupida e inspiegabile del 2025” si sta trasformando in un vero e proprio fenomeno culturale (sì, abbiamo detto culturale, non ci linciare) che sta per sbarcare… udite udite… nel mondo dei videogiochi!

Ammettiamolo: eravamo convinti anche noi che questo delirio fatto di “Tralalero Tralala”, “Bombardiro Crocodilo”, “Brr Brr Patapim” e altre gioie sonore sarebbe durato lo spazio di qualche TikTok virale. E invece no! Il “marciume cerebrale italiano” (traduzione letterale, ma azzeccatissima) si è evoluto a una velocità pazzesca. Ora troviamo video sempre più “approfonditi” che cercano di spiegarcelo (come se ce ne fosse bisogno), canzoni che hanno scalato le classifiche delle piattaforme musicali, e ora… i videogiochi!

E la cosa ancora più assurda è che non ne arriva uno solo, ma ben due videogiochi a tema Italian Brain Rot! Sì, avete capito bene, due!

Ecco i Titoli (Che Sono Tutto un Programma):

Prepariamoci ad accogliere:

  1. Bombardiro Crocodilo: Italian Brainrot Simulator
  2. Tralalero Tralala: Battle Royale

Il primo, Bombardiro Crocodilo: Italia Brainrot Simulator, è previsto in uscita il 21 maggio su Steam. Dalle prime descrizioni degli sviluppatori (che già promettono “violenza, parolacce e Brr Brr Patapim”), sembra un action game dove potremo vestire i panni di Bombardiro Crocodilo, o magari anche di Tralalero Tralala e persino del leggendario “Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Tung Sahur”, per combattere contro Lirili Larila. Già sentiamo le nostre rotelle cerebrali arrugginirsi dalla gioia.

Il secondo, Tralalero Tralala: Battle Royale, dovrebbe sbarcare sul Playstation Store il 30 maggio. Questo viene descritto come uno “sparatutto Battle Royale frenetico, dove i giocatori affrontano nemici colorati”. Un Battle Royale a tema Tralalero Tralala? Non chiedeteci come, semplicemente accettatelo.

Aspetta Un Attimo… Ma Non Sarà mica una… Truffa?

Ora, da bravi nerd smaliziati quali siamo (o almeno ci piace crederci), il campanello d’allarme è già suonato. Molti giocatori online hanno già fiutato l’aria, e la parola che circola più spesso per descrivere questi giochi è una sola: scam. L’idea è che questi titoli siano stati pensati e sviluppati alla velocità della luce solo per cavalcare l’onda del fenomeno Italian Brain Rot e spillare qualche euro (o dollaro, o quello che è) ai fan più ingenui (o a chi è semplicemente troppo curioso per resistere).

D’altronde, non sarebbe la prima volta che un trend virale viene sfruttato in questo modo. La rapidità con cui questi giochi sono apparsi, unita alla natura decisamente unica del materiale di partenza, fa sorgere più di qualche dubbio sulla loro effettiva qualità e serietà.

Il Trionfo del Nonsenso: Cosa Ci Dice Tutto Questo?

Al di là del potenziale “scam”, l’arrivo di questi videogiochi sull’Italian Brain Rot è un segnale fortissimo di quanto certi fenomeni internet, per quanto assurdi, abbiano ormai un impatto sulla cultura pop e sul mercato. Quello che nasce come un meme o un suono virale sui social può trasformarsi in canzoni di successo e, incredibilmente, in un videogioco disponibile sulle piattaforme più note.

Insomma, l’Italian Brain Rot è qui per restare (almeno per ora), e sta espandendo i suoi tentacoli marci in ogni dove, compreso il mondo del gaming. Non sappiamo se Bombardiro Crocodilo: Italian Brainrot Simulator o Tralalero Tralala: Battle Royale saranno giochi giocabili o solo l’ennesima prova che internet ci sta davvero frigendo il cervello. Ma una cosa è certa: ne sentiremo ancora parlare!

E voi, siete pronti a tuffarvi nel marciume cerebrale videoludico? Fatecelo sapere nei commenti!

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maio

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Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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