Le atmosfere oscure e visionarie di H.P. Lovecraft tornano a pulsare tra le pagine di un manga. Dopo aver trasformato “Le Montagne della Follia” e “Il Richiamo di Cthulhu” in elegie grafiche di follia e abisso, il maestro giapponese Gou Tanabe torna con una nuova opera che promette di far tremare i sogni dei lettori: “L’innominabile e altre storie”, pubblicato da J-POP Manga e in uscita il 28 ottobre 2025 in libreria, fumetteria e online.
L’autore, ormai riconosciuto come il più raffinato interprete manga dell’universo lovecraftiano, continua la sua esplorazione del “cosmic horror” attraverso un linguaggio che coniuga l’iperrealismo dei tratti alla rarefatta inquietudine delle ombre. Il suo segno, netto e insieme febbrile, cattura l’essenza di Lovecraft più delle parole: la vertigine del limite umano davanti all’inconoscibile.
Questa nuova antologia, ispirata al celebre Ciclo dei Sogni, è un viaggio onirico che spazia dai portali dell’immaginazione ai precipizi della follia. Oltre al racconto che dà il titolo alla raccolta, “L’innominabile”, Tanabe affronta “La chiave d’argento”, “La casa misteriosa lassù nella nebbia” e altre gemme lovecraftiane che esplorano la sottile frontiera tra veglia e incubo, ragione e delirio, realtà e dimensioni ignote. Sono storie dove i confini della mente si dissolvono come nebbia, e i personaggi, pur di afferrare la verità ultima, rischiano di smarrirsi per sempre nei territori del sogno.
Il volume avrà un’anteprima ufficiale a Lucca Comics & Games 2025, evento che da anni è tempio e portale del fumetto mondiale, e dove Tanabe è ormai accolto come un vero “gran sacerdote del weird”.
Ma la festa lovecraftiana non si ferma qui. Per i collezionisti, J-POP Manga annuncia anche “L’Ombra Venuta dal Tempo – Edizione Deluxe”, una versione cartonata con copertina effetto similpelle che si preannuncia come un oggetto da culto. L’opera, già considerata uno dei vertici della carriera di Tanabe, sarà disponibile dall’11 novembre 2025, anch’essa presentata in anteprima a Lucca.
Con questa doppia pubblicazione, l’autore nipponico completa un percorso di trasfigurazione grafica che ha riportato Lovecraft nell’immaginario contemporaneo. Nei suoi adattamenti, la paura non è mai solo mostruosa: è metafisica, silenziosa, nasce dallo spaesamento, dal dettaglio che incrina la realtà. Tanabe non “disegna” Lovecraft — lo evoca. E in quelle tavole, intrise di nero, ogni tratto è un rituale di evocazione.
In un panorama manga sempre più popolato da universi fantastici, le sue opere rappresentano una voce distinta e ipnotica, un ponte tra l’estetica nipponica e l’orrore occidentale più puro. Leggere Tanabe è come scendere una scala che non finisce mai: più si va in profondità, più ci si accorge che l’abisso sta guardando indietro.
Per chi ama l’orrore letterario e il fumetto d’autore, questo autunno si annuncia come un nuovo solstizio dell’incubo: un momento in cui le stelle si allineano, e Lovecraft, ancora una volta, torna a sussurrare dai recessi del sogno.











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