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Lilith, la nuova generazione della Sergio Bonelli editore

Lilith, il nuovo personaggio di Luca Enoch fumettista per la celebre Bonelli editore, ha l’amizione di sostituire la ormai “vecchia” Gea. Si tratta ancora una volta di una figura femminile, di questa Lilith il cui nome è stato preso in prestito alla religione mesopotanica di cui ne rappresenta il demone della tempesta, portatore di malattie, disgrazie e morte. Un nome evocativo e oscuro scelto per dare un taglio “nero” alla storia tutta.
 

La scelta della Bonelli è di una pubblicazione semestrale che accompagnerà i suoi lettori nel corso di circa una decade, cosa già sperimentata con Gea che, dalla sua prima apparizione nel 1999, ci ha accompagnati sino al 2007. Una durata che a fronte delle attese di ogni uscita, crea una sorta di fidelizzazione per un pubblico “ansioso” e totalmente coinvolto nella storia narrata. Luca Enoch ha spiegato che la scelta era obbligata in quanto, essendo egli stesso sia disegnatore che sceneggiatore, necessitava di certi tempi per la sua realizzazione.

 

La storia ha una base già collaudata e dall’impatto sempre forte per i suoi lettori. Lilith viene da un futuro apocalittico in cui l’umanità è dominata da un’entità aliena frutto di un parassita che da sempre è insito nell’umanità. In questo pseudo futuro si è costretti a vivere nel sottosuolo e Lilith, in questa presentazione, è ancora una bambina. Il suo compito è quello di tornare nel passato e modificarlo, di scovare i portatori del “male” ed eliminarli (non sempre fisicamente). Una tematica questa che occupa un immaginario collettivo già solido sia per gli amanti della fantascienza che non.

 
 

In questo suo viaggio nel tempo la nostra eroina è accompagnata da un oscuro cagnone debitore per fattezze allo Shere Kahn del libro della giungla a cui Luca Enoch ammette di essersi ispirato. Il nemico, questa entità aliena, è rappresentato simbolicamente da un triangolo celtico che si affaccia all’orizzonte. Un immagine anch’essa molto evocativa e affascinante, perfetta per le intenzioni del disegnatore. Lilith è una ragazza bellissima. Mora e dal fisico invidiabile, nel corso della storia sarà portata nelle ere storiche più disperate. Ogni numero avrà la sua locazione temporale, una scelta questa che stando alle parole di Enoch, da un lato gli ha permesso di dare sfogo alla sua fantasia, mentre dall’altro lo ha costretto ad un enorme lavoro di documentazione per una ricostruzione attenta e coerente, per un pubblico sempre molto esigente. In realtà, come spiega sempre lo stesso Enoch, ci sono state delle piccolissime “libertà poetiche” necessarie per dare maggiore enfasi ad alcune parti che altrimenti non l’avrebbero avuta.

 
 

Enoch inoltre annuncia un finale aperto e soggetto a varie interpretazioni in cui, un punto interrogativo su quello che è l’umanità, lascerà il dubbio su ciò che è veramente giusto e ciò che è sbagliato. Un’analisi queste che pone profondità morale alla storia. Per i futuri lettori non rimane che aspettare. Intanto durante la presentazione il nostro proietta alcune tavole e varie immagini raffiguranti i personaggi e alcune ambientazioni. Il disegno ci riporta in piccola parte allo stile dei manga giapponesi. Quella di Enoch è una firma sicura per un marchio, quello della Bonelli, baluardo da sempre del fumetto made in Italy.

 

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