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L’IA ruba le notizie? I giornali canadesi contro ChatGPT

Un duro scontro si è acceso tra il mondo del giornalismo e l’intelligenza artificiale. In Canada, una coalizione di importanti testate giornalistiche, tra cui Toronto Star, Metroland Media, Postmedia, The Globe and Mail, The Canadian Press e CBC, ha intentato una causa contro OpenAI, l’azienda creatrice di ChatGPT.

L’accusa? Sfruttamento illecito di contenuti giornalistici per addestrare i propri modelli di linguaggio. I giornali canadesi sostengono che OpenAI abbia utilizzato i loro articoli senza autorizzazione, violando così i diritti d’autore e danneggiando il settore dell’informazione.

Un precedente pericoloso

Questa causa rappresenta un punto di svolta nella relazione tra l’intelligenza artificiale e il giornalismo. Se OpenAI dovesse vincere, si aprirebbe un precedente pericoloso che potrebbe mettere a rischio il futuro del giornalismo di qualità.

L’Italia non è da meno

Anche in Italia la questione è molto dibattuta. Il Gruppo GEDI, proprietario di testate come La Repubblica e La Stampa, ha siglato un accordo con OpenAI per l’utilizzo dei propri contenuti per addestrare i modelli di linguaggio di ChatGPT. Questa decisione ha sollevato numerose preoccupazioni in merito alla privacy e alla tutela del diritto d’autore.

Il Garante per la Privacy italiano ha lanciato l’allarme

Il Garante per la Privacy ha infatti inviato un avvertimento formale al Gruppo GEDI, sottolineando i rischi legati alla cessione di dati personali a terzi senza le dovute garanzie. L’Autorità ha espresso preoccupazione in particolare per la possibilità che i dati sensibili contenuti negli archivi dei giornali possano essere utilizzati in modo inappropriato.

Cosa significa tutto questo?

  • Il valore del giornalismo è in gioco: Se l’intelligenza artificiale può accedere liberamente ai contenuti giornalistici senza dover pagare per essi, il modello di business delle redazioni ne risulterà fortemente compromesso.
  • La privacy è a rischio: La cessione di grandi quantità di dati personali a società come OpenAI può comportare rischi per la privacy degli utenti.
  • Il futuro del giornalismo è incerto: L’avvento dell’intelligenza artificiale pone nuove sfide al giornalismo tradizionale. È necessario trovare un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti degli autori e dei lettori.

Cosa possiamo fare?

  • Essere consapevoli: È importante essere consapevoli dei rischi legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore dell’informazione.
  • Sostenere il giornalismo di qualità: Abbonarsi ai giornali, partecipare a iniziative di crowdfunding e diffondere notizie verificate sono modi concreti per sostenere il giornalismo indipendente.
  • Chiedere alle istituzioni di intervenire: È necessario che i governi e le autorità regolatorie intervengano per definire un quadro normativo chiaro e trasparente che tuteli i diritti degli autori e dei cittadini.
maio

maio

Massimiliano Oliosi, nato a Roma nel 1981, laureato in giurisprudenza, ma amante degli eventi e dell'organizzazione di essi, dal 1999 tramite varie realtà associative locali e nazionali partecipa ad eventi su tutto il territorio nazionale con un occhio particolare al dietro le quinte, alla macchina che fa girare tutto.

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