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Chi era Lewis Carroll?

Lewis Carroll (il cui vero nome è Charles Lutwidge Dodgson) è l’autore del capolavoro “Alice nel Paese delle Meraviglie”, uno dei capisaldi del genere fantasy letterario che ancora oggi ispira la creatività con adattamenti e rivisitazioni più o meno discutibili.

Carroll è stato uno scrittore, matematico, fotografo, maestro della logica e del nonsense. L’autore, nato il 27 gennaio 1832, pochi anni prima del regno della regina Vittoria, per tutta la vita è stato protagonista e succube della pesante aria sociale che si respirava nel vittorianesimo britannico. A 20 anni entrò a Oxford per non andarsene più: divenne professore di matematica e geometria al Christ Church College, cattedra che mantenne per gran parte della sua vita. Proprio alla Chiesa di Cristo incontrerà lo studioso di greco Henry George Liddell, giunto all’università per ricoprire la carica di rettore, e farà amicizia con le sue figlie: Lorina, Edith e Alice. 

Per quest’ultima in particolare, Carroll sviluppò un forte legame, come dimostrano le numerose fotografie della bambina scattate dallo scrittore in quegli anni e nella corrispondenza che i due mantennero fino al 1863, quando la sua famiglia si trasferì e l’amicizia tra i due si interruppe. Alice non è stata la sola “amica-bambina”, come le definiva Carroll stesso, e questa sua affezione per i minori non ha mai giovato molto alla sua immagine pubblica: le foto artistiche di giovanissime ragazzine seminude, pur scattate sempre con il consenso dei genitori, hanno alimentato dicerie sulll’autore, nonostante non fosse al tempo una cosa “incosueta”, putroppo, ritrarre modelli prepuberi in maniera discinta. Sicuramente Carroll ha sempre sofferto la mentalità quasi medievale dei suoi contemporanei, così come il rigido complesso di convenzioni della società vittoriana.

“Alice nel Paese delle Meraviglie” è il capolavoro dell’autore pubblicato nel 1865. La storia segue le avventure di Alice, una giovane ragazza inglese che, seguendo un coniglio bianco, cade in un mondo fantastico popolato da strani personaggi, tra cui il Bianconiglio, il Cappellaio Matto e la Regina di Cuori. Nel libro, Alice si confronta con il suo senso di logica e di ordine e con il suo bisogno di capire il mondo intorno a lei. Il libro è famoso per la sua narrazione surreale e per la sua descrizione di un mondo immaginario pieno di assurdità e di ironia. Il romanzo non è solo un racconto di un viaggio psichedelico ma anche una fiaba oscura in cui sono racchiusi puri elementi matematici. La storia delle avventure di Alice può essere presa come esempio della stessa biografia del suo autore.  E’ considerato un classico della letteratura per l’infanzia ed è stato adattato in diverse forme di media, tra cui film, cartoni animati, fumetti e spettacoli teatrali.

La nascita di Alice nel paese delle meraviglie appartiene ormai alla leggenda: durante una gita in barca, nel 1862, Carroll delinea un mondo fantastico per intrattenere le tre sorelle Liddell. Partendo da quel mondo immaginario, Carroll metterà su carta la rpima bozza “Alice`s Adventures Under Ground”, che diventerà nel 1865 il suo capolavoro, pubblicato dall`editore MacMillan con le storiche illustrazioni di John Tenniel. Sicuramente, questo romanzo nasce proprio per permettere al professor Charles Dodgson, imprigionato nella rigidità della sua vita, di evaderne grazie all`ironia della creatività e ai riferimenti precisi alle nuove scienze sociali che si stanno diffondendo: non è un caso che in questi anni sia stato pubblicato L’origine delle specie di Darwin. Tuttavia, a differenza delle Galapagos, sede degli studi di Charles Darwin, Il Paese delle Meraviglie non è certo un paradiso equatoriale, né un luogo di pace e gioia. La protagonista è costantemente messa sotto pressione, messa in discussione e scrutinata da tutti quelli che incontra, ed è costretta a sentirsi sempre fuori posto: le sue dimensioni in continua evoluzione sono un chiaro indizio della sua incompetenza. Dunque, così come l’evoluzione genetica promossa da Darwing, l’evoluzione “sociale” è la vera protagonista del romanzo di Carroll per il quale, la sopravvivenza non è più solo questione di riproduzione o di cibo, ma sopratutto sopravvivenza sociale, sapersi adattare alle circostanze in cui si vive per venire accettati dagli altri membri della comunità. Delle migliaia di lezioni morali offerte dal romanzo, questa è una lezione incredibilmente profonda e di formazione, e un ottimo piano di lettura per rileggere il capolavoro da adulti.

“Alice attraverso lo Specchio” è un romanzo scritto da Lewis Carroll e pubblicato nel 1871. È un seguito di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, pubblicato nel 1865. La storia segue le avventure di Alice, una giovane ragazza inglese che cade in un mondo fantastico attraverso uno specchio. Nel libro, Alice incontra una serie di personaggi bizzarri e si trova coinvolta in una serie di situazioni assurde e divertenti. Come nella prima storia, Alice si confronta con il suo senso di logica e di ordine e con il suo bisogno di capire il mondo intorno a lei. Il libro è stato adattato in diverse forme di media, tra cui film, cartoni animati, fumetti e spettacoli teatrali.

Redazione

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