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Labubu: il pupazzetto Pop Mart che fa impazzire Milano e il mondo (non solo nerd!)

Succede a Milano, davanti alla Rinascente. Una fila interminabile di fan accampati per ore, qualcuno addirittura dalla sera prima, pur di mettere le mani su un pupazzetto grande poco più di una mano. Non stiamo parlando di un nuovo gadget tech o di un action figure da collezione in edizione limitata di qualche supereroe Marvel. No, il protagonista è Labubu, un coniglietto dall’aria inquietante e irresistibile, autentico fenomeno pop del momento. E se non lo conoscete ancora, preparatevi: il nome Labubu potrebbe diventare il vostro prossimo tormentone nerd.

Da qualche giorno il pop-up store Pop Mart aperto alla Rinascente di Milano sta facendo registrare numeri da capogiro, con lunghe code e scaffali svuotati in poche ore. Il temporary store rimarrà aperto fino al 1° luglio 2025, ma già dal primo giorno si è assistito a scene degne del day one di una console next-gen o del lancio di un nuovo iPhone. Questo perché Labubu non è solo un pupazzo: è ormai un’icona della cultura pop e del collezionismo contemporaneo, complice anche la viralità esplosa sui social media.

Ma cosa rende così speciale questo piccolo coniglietto dal ghigno malefico?

Labubu: dal folklore nordico ai trend globali

Per capire l’essenza di Labubu bisogna partire dal suo creatore, Kasing Lung, artista di Hong Kong classe 1972 che ha vissuto per anni tra Paesi Bassi e Belgio. È proprio da questi ultimi che ha tratto ispirazione per dare vita a una serie di personaggi ispirati al folklore nordico, in particolare alla figura mitologica della Puca (o Pooka), spirito dispettoso e trasformista.

Labubu nasce così all’interno della serie The Monsters, come un elfo pasticcione dal cuore gentile, caratterizzato da lunghe orecchie da coniglio, denti aguzzi e un inconfondibile sorriso tra l’inquietante e il tenero. Il suo nome, scelto per assonanza onomatopeica, richiama quel senso di mistero e giocosa malizia che permea tutte le creazioni di Lung.

Il design è volutamente accattivante: colori pastello, grandi occhioni, dettagli curatissimi. Un’estetica che richiama alla mente un altro grande fenomeno da collezionismo del passato, i Puffi, con cui condivide la narrazione di un piccolo mondo popolato da creature uniche e distintive.

L’ascesa globale grazie a Pop Mart (e ai social)

La vera svolta per Labubu arriva quando Kasing Lung firma un contratto con Pop Mart, colosso cinese dei giocattoli da collezione che ha saputo trasformare il mercato delle blind box in un vero e proprio fenomeno culturale. Il format è semplice ma geniale: ogni scatola contiene un Labubu casuale, con alcune versioni rare che possono raggiungere quotazioni da capogiro.

Il meccanismo dell’unboxing, alimentato da video virali su TikTok e Instagram, ha fatto schizzare alle stelle la popolarità di questi piccoli mostriciattoli. Non è raro trovare influencer e celebrity con un Labubu appeso alla borsa o esposto in bella vista nelle loro stories. La stessa Lisa delle Blackpink, in un’intervista a Vogue, ha dichiarato: “Labubu is my baby”, contribuendo ulteriormente a far salire la febbre per il coniglietto.

Non a caso, Forbes riporta che il CEO di Pop Mart ha visto lievitare il valore delle azioni dell’azienda di ben 1,6 miliardi di dollari in un solo giorno, spinto proprio dal successo globale dei Labubu.

Il fenomeno a Milano (e nel mondo)

Quello che sta succedendo in questi giorni a Milano è l’emblema perfetto di questa Labubu-mania. Il pop-up store della Rinascente, aperto dopo il successo del primo flagship store Pop Mart in Corso Buenos Aires, è stato letteralmente preso d’assalto. Le immagini delle code notturne fanno il giro del web, mentre i collezionisti si scambiano consigli su come accaparrarsi i pezzi più rari.

Ma non è solo un fenomeno italiano: in Thailandia, Labubu è stato nominato addirittura “Amazing Thailand Experience Officer” dal governo locale, a testimonianza del suo impatto culturale. Secondo il Financial Times, le vendite della linea Labubu sono aumentate del 700%, con un fatturato internazionale che ora rappresenta il 39% delle entrate totali di Pop Mart.

Prezzi da capogiro per i pezzi più rari

Quanto costa entrare nel mondo di Labubu? Il prezzo base di una blind box si aggira intorno ai 20 euro, ma le versioni rare e le collaborazioni speciali possono facilmente superare i 100 euro. Alcuni pezzi, come la Labubu x Kasing Lung Artist Special Edition, hanno raggiunto quotazioni superiori ai 2.000 dollari, mentre la collaborazione Labubu x Ultraman ha toccato addirittura i 4.500 dollari.

Sul mercato secondario è ormai caccia aperta ai pezzi più ambiti, con i collezionisti disposti a pagare cifre importanti per completare la propria collezione.

Il rischio dei falsi: attenzione ai “Lafufu”

Come spesso accade per i fenomeni virali, il mercato dei falsi non ha tardato ad arrivare. Sui social ormai si parla apertamente di Lafufu, ovvero copie non autorizzate che circolano soprattutto online. Il consiglio è quello di acquistare esclusivamente negli store ufficiali Pop Mart o presso rivenditori autorizzati. Un trucco per riconoscere gli originali? Cercare il marchio segreto impresso su un piedino, visibile solo con luce ultravioletta, o controllare l’autenticità tramite QR code.

Il fenomeno delle repliche è talmente diffuso che in Cina, patria dei Labubu, è diventato difficilissimo trovare i pezzi originali: le autorità doganali hanno già confiscato centinaia di giocattoli contraffatti.

Fedez, Ferragni e il caso dei Labubu “tarocchi”

Come se non bastasse, il piccolo coniglio dalle lunghe orecchie è finito anche al centro di un siparietto mediatico tutto italiano. Durante una recente puntata del podcast Pulp, Fedez ha raccontato di aver acquistato per i figli alcuni Labubu che si sono poi rivelati essere falsi. La reazione di Chiara Ferragni? Lapidaria: “Papà compra le cose tarocche”. Una battuta che ha scatenato una nuova ondata di discussioni sui social, contribuendo, se possibile, ad alimentare ulteriormente il mito di Labubu.

Un futuro sempre più brillante

Con un utile lordo globale aumentato di oltre il 125% lo scorso anno e un fatturato in Cina continentale che ha toccato 1,09 miliardi di dollari (+34% rispetto al 2023), il fenomeno Labubu sembra lontano dall’esaurirsi. Complice la strategia di Pop Mart che continua a sfornare nuove edizioni limitate, collaborazioni prestigiose e pop-up store in tutto il mondo, il piccolo coniglio di Kasing Lung è destinato a restare a lungo tra i protagonisti della cultura pop e del collezionismo nerd.

E voi? Avete già il vostro Labubu preferito in collezione? Qual è il pezzo che sognate di trovare nella prossima blind box? Raccontatecelo nei commenti e condividete l’articolo sui vostri social: chissà, magari tra i vostri amici c’è un futuro Labubu-addicted che ancora non lo sa!

Dai nostri utenti

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