La trama
La storia è ambientata nel 1945, durante l’occupazione giapponese della Corea. Yoon Chae-ok, una giovane alla ricerca della madre scomparsa, arriva a Gyeongseong (Seul) e si imbatte in Jang Tae-sang, un imprenditore egoista che è costretto a collaborare con lei per salvare una persona rinchiusa in un ospedale dove si svolgono esperimenti disumani.
I generi
Il primo impatto è quello di un horror: la creatura, generata dagli esperimenti degli alleati dell’Asse durante la seconda guerra mondiale, è un mostro lovecraftiano che sfoga il dolore di prolungate sofferenze con una violenza cieca e sistematica.
Tuttavia, la serie si evolve presto in un racconto di guerra, che evoca le atrocità commesse dall’Impero del Sol Levante durante il colonialismo e le azioni della Resistenza per liberare la Corea dal giogo dell’occupazione.
La creatura diventa quindi un simbolo della crudeltà e della follia della guerra, che genera mostri sia fisici che psicologici.
Il cast
I protagonisti, Han So-hee e Park Seo-joon, sono entrambi attori di talento che si prestano bene ai loro ruoli. Han So-hee è convincente nei panni di una giovane forte e determinata, mentre Park Seo-joon dà vita a un personaggio complesso e sfaccettato.
La regia e la fotografia
La regia di Chung Dong-yoon è solida e la fotografia di Lee Hyun-gwon è splendida, con colori caldi e autunnali che creano un’atmosfera suggestiva.
La conclusione
La prima parte della serie si conclude con un cliffhanger che lascia il pubblico con il fiato sospeso. La seconda parte, in uscita il 5 gennaio, promette di essere ancora più ricca di colpi di scena e suspense.
La creatura di Gyeongseong è una serie originale e coinvolgente che merita di essere vista. È un prodotto che si rivolge a un pubblico ampio, appassionato di horror, storia, guerra e romanticismo.
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