Netflix ci ha sorpresi di nuovo, portando nel suo catalogo uno dei capolavori più raffinati e filosofici dell’animazione giapponese dei primi anni 2000: Kino no Tabi – The Beautiful World. Uscita nel 2003, questa serie animata di 13 episodi è il frutto della visione di Ryūtarō Nakamura, già noto per il leggendario Serial Experiments Lain, e della penna di Sadayuki Murai, sceneggiatore di titoli cult come Perfect Blue e Boogiepop Phantom. Nonostante siano passati vent’anni dalla sua uscita, Kino no Tabi mantiene intatta la sua aura di fascino e profondità, unendosi a pietre miliari come Haibane Renmei e Texhnolyze.
Un viaggio che è fine a se stesso
Kino no Tabi – The Beautiful World nasce dall’adattamento di una serie di light novel scritte da Keiichi Sigsawa e illustrate da Kohaku Kuroboshi. Con oltre 23 volumi pubblicati e 8,2 milioni di copie vendute (dati aggiornati al 2017), l’opera è diventata una delle più amate del suo genere in Giappone.
L’anime racconta il viaggio di Kino, un enigmatico viaggiatore, e della sua motocicletta parlante, Hermes. Insieme attraversano un mondo sorprendentemente vario, fatto di città e paesi che incarnano culture, tecnologie e dilemmi etici unici. La regola di Kino è semplice: mai fermarsi per più di tre giorni in un luogo. Ogni episodio è una tappa a sé stante, autoconclusiva, che esplora tematiche profonde con un approccio poetico e spesso spietato.
Ma il viaggio di Kino non è una ricerca di una meta o di un traguardo. Come l’Ulisse dantesco, il suo scopo non è “giungere”, ma viaggiare. Ogni episodio si presenta come una riflessione autonoma, senza un “finale” nel senso tradizionale del termine. L’ultimo episodio è semplicemente un’altra tappa, perché il viaggio di Kino è infinito, proprio come le domande filosofiche che suscita.
Una metafora della vita e delle sue contraddizioni
Kino no Tabi non è solo un racconto di avventure; è un’opera che si interroga sul senso stesso del viaggio e, per estensione, sulla vita. Kino vaga senza meta, e proprio in questa assenza di scopo il suo viaggio diventa una rappresentazione dell’esistenza: un pellegrinaggio incerto in un mondo indifferente, dove ogni destinazione è una promessa illusoria.
Ogni luogo visitato da Kino è una metafora di sistemi sociali e dilemmi morali. La prospettiva della protagonista, sempre esterna alle istituzioni e alle comunità che incontra, le permette di osservare le assurdità del mondo con un occhio disincantato e filosofico. Come specchio dell’umanità, Kino riflette l’irrazionalità del mondo, ma anche la sua inesorabile bellezza.
Un esempio emblematico è l’episodio in cui Kino osserva lavoratori impegnati a costruire rotaie che non portano da nessuna parte. Incapaci di vedere l’inutilità del loro operato, questi uomini si limitano a seguire un ordine senza senso. Solo Kino, estranea alla loro realtà, può cogliere l’assurdità della situazione, offrendo allo spettatore un punto di vista che stimola riflessioni profonde.
Tra allegoria e poesia
Visivamente e narrativamente, Kino no Tabi si muove su un filo sottile tra il fiabesco e il reale. Le città che Kino visita non sono semplici sfondi, ma veri e propri personaggi che raccontano storie uniche, intrise di simbolismi e significati nascosti. Ogni episodio è una lezione di filosofia in forma di racconto, capace di toccare temi come la libertà, la giustizia, l’indifferenza e il sacrificio.
La serie si distingue per il suo tono contemplativo e allegorico, che invita lo spettatore a mettere in discussione le proprie certezze. Il viaggio di Kino non è solo fisico, ma diventa un percorso interiore, un invito a esplorare il significato della vita stessa.
Un’eredità che continua a ispirare
L’impatto di Kino no Tabi non si è fermato al 2003. La serie ha dato vita a due film (Life Goes On e For You) e a un episodio speciale, oltre a un reboot del 2017, Kino’s Journey – The Beautiful World: The Animated Series, che ha riportato l’opera all’attenzione del pubblico moderno. Tuttavia, l’adattamento originale rimane insuperabile nella sua capacità di combinare profondità narrativa e uno stile visivo unico.
Con l’arrivo su Netflix, Kino no Tabi – The Beautiful World si prepara a conquistare una nuova generazione di spettatori. Se cercate un anime che vada oltre l’intrattenimento, sfidandovi a riflettere sul mondo e sulla vita, allora è il momento di salire in sella con Kino e Hermes.











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