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K-Pop Demon Hunters: la rivoluzione idol invade Magic: The Gathering

Il 2026 potrebbe essere ricordato come l’anno in cui due universi apparentemente lontanissimi si sono finalmente incontrati. Da una parte il mondo incantato di Magic: The Gathering, il card game più celebre di sempre, con le sue creature leggendarie, i piani magici e i duelli infiniti; dall’altra, l’universo scintillante del K-pop, con coreografie millimetriche, visual da urlo e fandom pronti a mandare in tendenza qualsiasi hashtag in pochi secondi. Eppure, tutto questo sta davvero accadendo: Hasbro ha confermato che K-Pop Demon Hunters, l’anime musicale rivelazione di Netflix, avrà la sua speciale Secret Lair targata Wizards of the Coast.

A svelarlo è stato il CEO di Hasbro, Chris Cocks, durante l’ultimo report trimestrale, e il suo entusiasmo era palpabile: «Se i fan si sono esaltati per le carte di SpongeBob, siamo pronti per un successo da blockbuster!» ha dichiarato. E considerando l’impatto culturale che K-Pop Demon Hunters ha avuto negli ultimi mesi, non è difficile capire perché i fan di Magic stiano già impazzendo.

Dalle classifiche musicali ai multiversi magici

Per chi è riuscito misteriosamente a sfuggire al fenomeno globale, K-Pop Demon Hunters è un film d’animazione prodotto da Netflix in collaborazione con Sony Pictures Animation, che racconta la doppia vita delle HUNTR/X: un girl group K-pop che, tra un tour mondiale e l’altro, si trasforma in un team di cacciatrici di demoni. Mira, Zoey e Rumi – le tre protagoniste – sono diventate vere e proprie icone pop nel giro di pochi mesi.

Il film non solo ha infranto record su record diventando il titolo più visto nella storia di Netflix, ma ha anche conquistato la vetta della Billboard 200 con la sua colonna sonora. Il brano “Golden”, in particolare, ha segnato un traguardo storico: è diventato il singolo più longevo di sempre di un girl group alla numero uno della Billboard Hot 100 nel XXI secolo.

E se ancora non bastasse, i personaggi del film sono stati tra i costumi più ricercati di Halloween 2025. Quest’anno non aspettatevi streghette o vampiri: per le strade troverete solo Rumi con la sua spada energetica, Zoey con i suoi occhiali olografici e Mira pronta a purificare l’oscurità… con un passo di danza.

Da Monopoly a Magic – la strategia Hasbro per conquistare i fan del K-pop

Fino a oggi, l’unico prodotto ufficialmente confermato dalla partnership tra Hasbro e Netflix era una versione speciale di Monopoly K-Pop Demon Hunters, ma il comunicato aziendale lascia intuire un piano molto più ambizioso. Hasbro ha infatti dichiarato di voler espandere il brand “attraverso categorie come plush, elettronica e role play”, includendo apertamente Wizards of the Coast tra i marchi coinvolti.

Cocks, già a luglio, aveva lasciato intendere che la compagnia stava guardando con interesse al mondo del K-pop come modo per attrarre un pubblico più ampio e diversificato, in particolare le giocatrici: «Oggi circa il 30% dei nostri giocatori è composto da donne, ma vogliamo crescere ancora. Per questo esploreremo nuove IP, dal romantasy al K-pop: niente è fuori discussione».

Quelle parole sono bastate per scatenare la community di Magic, che ha iniziato subito a ipotizzare un crossover tra i mondi. Su Reddit e X (ex Twitter) si sono moltiplicate le teorie: e se Mira, Zoey e Rumi diventassero planeswalker? Se le loro melodie fossero incantesimi sonori capaci di sigillare i demoni nei multiversi di Dominaria o Kamigawa?

Secret Lair: quando la musica diventa magia

L’ipotesi più concreta, al momento, è quella di una Secret Lair, la linea di edizioni limitate di Magic: The Gathering che spesso mescola il gioco con la cultura pop. Dopo collaborazioni di successo con Stranger Things, Doctor Who, Street Fighter e persino SpongeBob SquarePants, l’arrivo di K-Pop Demon Hunters sembra la prossima evoluzione naturale.

Le Secret Lair sono perfette per operazioni di questo tipo: vengono prodotte più rapidamente rispetto a un’espansione completa, non richiedono nuove meccaniche di gioco e permettono un grande lavoro artistico sul lato visivo. Immaginate una carta “Demonic Beatdown” illustrata come un poster da tour mondiale, o un’“Enchantment Aura” con Mira che evoca poteri attraverso un assolo di danza. Le possibilità sono infinite, e i designer di Wizards lo sanno bene.

Un’espansione vera e propria ambientata nell’universo di K-Pop Demon Hunters richiederebbe anni di sviluppo – almeno fino al 2029, secondo le tempistiche abituali per i set di Magic. Ma una Secret Lair nel 2026? Quella sì, sembra dietro l’angolo. E se il franchise dovesse continuare con un sequel o una serie Netflix, non è escluso che in futuro arrivino anche mazzi Commander ispirati alle tre protagoniste.

Un crossover che parla al futuro

Oltre all’entusiasmo commerciale, questa collaborazione racconta anche qualcosa di più profondo: l’evoluzione culturale del nerdismo moderno. Negli anni ’90, chi giocava a Magic probabilmente ascoltava metal o collezionava fumetti; oggi può tranquillamente fare binge-watching di un film K-pop su Netflix, comprare un plush ufficiale e pianificare combo di mana mentre ascolta “Golden” in loop su Spotify.

Il confine tra fandom è sempre più fluido, e Hasbro – con l’aiuto di Netflix e Wizards of the Coast – sembra averlo capito benissimo. K-Pop Demon Hunters x Magic: The Gathering non è solo un esperimento commerciale: è un manifesto della cultura geek contemporanea, un ponte tra il ritmo delle idol e la strategia dei planeswalker.

In fondo, non è poi così strano pensare che dietro ogni battaglia epica ci sia una melodia. E forse, tra un drop di Secret Lair e un video musicale, scopriremo che anche la magia può ballare al ritmo del K-pop.

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