C’è un fremito sotterraneo, un’eco sinistra che risuona tra gli scaffali più oscuri delle nostre fumetterie, annunciando il ritorno di un architetto dell’incubo le cui creazioni non si limitano a spaventare, ma ridefiniscono il concetto stesso di orrore a fumetti: stiamo parlando di Junji Ito. Il maestro giapponese, figura mitologica per ogni appassionato di cultura nerd che abbia mai osato sfogliare le pagine di Tomie o Uzumaki, torna a far vibrare la pelle dei suoi devoti con un’uscita che è già destinata a diventare un vero e proprio feticcio da collezione: il Junji Ito Selection Box di Edizioni Star Comics. Questo non è un semplice cofanetto, ma uno scrigno nero, opaco e lucido come una notte senza luna, che promette di custodire tre dei gioielli più inquietanti e concettualmente profondi dell’artista.
Per gli amanti viscerali dell’horror manga, l’annuncio del Selection Box è pari a un rituale mistico. Al suo interno, tre volumi che rappresentano un compendio della poetica di Ito: Sensor, La Zona Fantasma e il suo seguito, La Zona Fantasma Season 2 – Il Villaggio dell’Etere. Ma la vera ossessione per il collezionista sfegatato risiede nei dettagli: tutti i titoli sono presentati in una esclusiva Variant Cover con sovraccoperte metallizzate e finiture lucide. Non si tratta soltanto di abbellimenti, ma di una cura maniacale che trasforma ogni volume in un oggetto di culto, un’estensione fisica della tensione che vibra all’interno delle sue pagine. Questo è il genere di edizione che non si legge con fretta, ma si contempla, si tocca e si sussurra con la stessa devozione che si riserva a una reliquia proibita.
Tra i volumi selezionati, emerge in primo piano l’inquietante dittico de La Zona Fantasma, un’opera forse ingiustamente sottovalutata ma fondamentale per comprendere la visione di Ito. Qui, il terrore non è un mostro che bussa alla porta, ma una lenta e inesorabile dissoluzione della realtà. Il maestro giapponese mette in scena dimensioni parallele e angosce cosmiche, toccando il tema a lui più caro: l’invisibile che si insinua nel quotidiano, distorcendolo fino al punto di rottura. Nel sequel, Il Villaggio dell’Etere, l’orrore si fa geolocalizzato, nascendo in quelle comunità dimenticate, quei luoghi isolati dove le leggi della fisica e della logica sembrano cedere il passo a forze primordiali. Quattro storie brevi, autonome ma indissolubilmente legate da quel filo nero che cuce insieme tutto l’universo di Ito: l’orrore come manifestazione di un male intrinseco, che si esprime attraverso la metamorfosi del corpo e il delirio della mente. Anche per chi ha consumato ogni singola tavola del maestro, La Zona Fantasma promette un ritorno a quell’atmosfera claustrofobica, a quell’horror visivo e concettuale che non si conclude con l’ultima vignetta.
A chiudere idealmente questo cofanetto di terrore ragionato è Sensor, un’opera che molti considerano il culmine della maturità poetica di Junji Ito. Qui, la narrazione si spinge in un viaggio allucinato dove i confini tra religione, scienza e follia collettiva si annullano. Contro ogni aspettativa, in Sensor non è il buio a portare l’annientamento, ma una luce accecante. I misteriosi capelli d’oro della protagonista diventano il punto di contatto per una visione cosmica, una profezia di dissoluzione per l’umanità intera. È un racconto di potenza estetica sbalorditiva, dove l’influenza lovecraftiana si fonde con l’ossessione tipica di Ito per la deformità e l’inspiegabile. È il manifesto perfetto per chi desidera esplorare il lato più mistico e quasi metafisico dell’horror nipponico, un affresco di bellezza e terrore che toglie il respiro.
Nato nel 1963 a Nakatsugawa, Junji Ito non è semplicemente un fumettista: è una leggenda vivente che ha ridefinito le coordinate della paura a livello globale. Le sue opere iconiche – da Tomie, l’eterna donna-demone, alla claustrofobia di Uzumaki e al repulsivo fetore di Gyo – non si limitano a provocare un brivido superficiale, ma ipnotizzano il lettore, costringendolo a confrontarsi con ossessioni, corpi contorti in forme impossibili e un orrore che erutta non da minacce esterne, ma dal profondo dell’animo umano. Il suo tratto distintivo, fatto di linee sottili e volti scolpiti nell’angoscia più pura, è diventato un marchio di fabbrica riconosciuto in ogni angolo del globo nerd. Oggi, tra mostre, adattamenti anime e un’infinità di opere che si ispirano al suo universo, Ito resta un faro per chiunque voglia scrutare l’abisso dell’inquietudine.
L’attesa per questo scrigno nero del terrore sta per finire: il Junji Ito Selection Box sarà disponibile dal 25 novembre in tutti i canali di vendita abituali, dalle fumetterie alle librerie, e ovviamente negli store online. Per i puristi, è importante notare che La Zona Fantasma Season 2 – Il Villaggio dell’Etere uscirà anche in edizione Regular, un’opzione per chi volesse completare la propria collezione in maniera più discreta, pur senza rinunciare al brivido che solo il maestro sa regalare.
In un’epoca in cui l’horror urla e sbraita, la paura secondo Junji Ito sussurra e si insinua, non esplode ma cresce dentro, come una spirale inarrestabile che deforma ogni cosa. Questo Selection Box è l’occasione perfetta per tutti gli appassionati, neofiti e veterani, per tornare a scrutare quello specchio contorto che è l’anima umana. Perché, in fondo, l’orrore più autentico è quello che ci paralizza, e come ci ha insegnato il maestro, è proprio quello che non possiamo smettere di guardare.











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