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Junji Ito Crimson: il nuovo anime horror annunciato al Japan Expo 2025 promette incubi e mostri

Chiunque si sia anche solo avvicinato al mondo del manga horror conosce il nome di Junji Ito. È impossibile ignorare la sua influenza sulla narrativa del terrore contemporaneo: con il suo tratto ipnotico e disturbante, e una sensibilità narrativa che rasenta l’ossessione per l’incubo, Ito ha trasformato le sue storie in icone pop del macabro. E ora, a sorpresa e dopo un periodo di silenzio piuttosto inquietante, è tornato con un nuovo progetto anime che promette di far scorrere il sangue – letteralmente – sugli schermi di tutto il mondo: Junji Ito Crimson.

L’annuncio, accolto da un misto di entusiasmo e incredulità, è arrivato direttamente dal Japan Expo 2025, la fiera che negli ultimi anni è diventata una delle vetrine internazionali più importanti per le novità nerd e otaku. E il nome di Junji Ito non poteva certo passare inosservato.

Un nuovo adattamento, nuove speranze: ma stavolta sarà diverso?

Parliamoci chiaro: il rapporto tra le opere di Junji Ito e le loro trasposizioni animate è stato finora… complicato. Nonostante il materiale di partenza sia universalmente considerato tra i migliori del genere horror, con titoli come Tomie, Uzumaki e Gyo che hanno lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo, il passaggio dalla pagina allo schermo è spesso inciampato, anzi, a volte è proprio caduto rovinosamente.

Chi ha seguito Junji Ito Collection o Junji Ito Maniac: Japanese Tales of the Macabre sa di cosa sto parlando: animazioni limitate, regie poco ispirate e una resa dell’atmosfera che, pur con buone intenzioni, non è mai riuscita a catturare del tutto quella sensazione claustrofobica e straniante che rende i suoi manga così spaventosi. E non parliamo poi del caso Uzumaki: un primo episodio promettente aveva acceso le speranze, salvo poi essere affossato da tre episodi successivi mal confezionati e narrativamente deboli. Insomma, il fandom era pronto a mettere una croce sopra ogni tentativo di portare Ito in animazione.

Ed è proprio per questo che Junji Ito Crimson arriva con l’effetto di una bomba. Non solo perché dimostra che c’è ancora fiducia nel potere visivo e narrativo dell’autore, ma anche perché cambia le carte in tavola: il nuovo progetto sarà distribuito in streaming da Crunchyroll, piattaforma ormai centrale per la diffusione globale dell’animazione giapponese. Questo significa visibilità, accessibilità e – speriamo – un budget e una cura produttiva adeguati.

Crimson: sangue, mostri e leggende oscure

Il titolo non lascia molto spazio all’immaginazione: Crimson richiama immediatamente il colore del sangue, il rosso vivido delle mutilazioni e delle creature deformi che popolano i racconti di Ito. Si tratterà, infatti, di una serie antologica che raccoglierà storie incentrate sul tema dei “mostri”, una parola che in mano al maestro dell’orrore può significare tutto e il contrario di tutto.

Non ci sono ancora dettagli sul formato definitivo – se sarà una serie episodica, una mini-serie o una raccolta di speciali – né sono stati rivelati i nomi dello studio d’animazione o dello staff creativo. Tuttavia, alcuni dettagli sono già emersi e sono abbastanza da far salire la curiosità: la serie avrà una sigla di apertura intitolata Karasuageha, interpretata dalla leggendaria Yumi Matsutoya, una scelta musicale elegante e inaspettata, che potrebbe dare al progetto una nota emotiva e quasi poetica. Un contrasto intrigante con l’estetica disturbante che ci aspettiamo dalle animazioni.

Un’eredità difficile, ma un’occasione unica

Pensare a Junji Ito Crimson come a un successore spirituale delle precedenti serie animate è forse riduttivo. Certo, la struttura antologica e il focus su episodi separati rimandano chiaramente a Junji Ito Collection e Maniac, ma questo nuovo progetto sembra voler prendere una direzione più audace, spingendo sul lato visivo e concettuale delle storie, senza compromessi.

E forse è anche un modo per riconciliare l’animazione con la visione artistica di Junji Ito. Perché se i manga – anche grazie a splendide edizioni italiane pubblicate da J-Pop, come Brivido e altre storie – continuano a mantenere intatta la loro forza espressiva, il medium animato potrebbe finalmente avere l’opportunità di fare giustizia a quell’universo fatto di spirali maledette, volti deformati, occhi che osservano dall’oscurità e corpi che si contorcono nell’impossibile.

Sì, è vero, il passato ci ha insegnato a diffidare. Ma l’annuncio di Crimson è qualcosa di più di una semplice nuova serie anime: è un ritorno in grande stile. E in un’epoca in cui l’horror visivo fatica spesso a trovare nuove strade senza scadere nel cliché, l’universo di Ito rappresenta una miniera di idee che aspettano solo di essere esplorate con rispetto e creatività.

Prepariamoci all’orrore (quello vero)

Con Junji Ito Crimson, il maestro del terrore torna a far parlare di sé. Non solo tra i fan storici, ma anche tra le nuove generazioni di otaku e appassionati di anime che magari non hanno ancora letto Tomie o Uzumaki, ma sono pronti a lasciarsi conquistare – e traumatizzare – dalle sue visioni.

In attesa di scoprire la data ufficiale d’uscita (che con ogni probabilità sarà nel corso del 2026), possiamo goderci il trailer, già disponibile online, e cominciare a speculare su quali storie verranno adattate. Gyo? Il burattinaio? Forse La città dei cani randagi? Il bello di una serie antologica come questa è proprio l’imprevedibilità.

E voi? Siete pronti a tornare nell’universo disturbante di Junji Ito? Quali storie vorreste vedere animate in Crimson? Fatecelo sapere nei commenti e condividete l’articolo con i vostri amici amanti del brivido: l’orrore è più bello quando si vive insieme… o forse no?

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