Il dado è stato lanciato. E il ruggito della giungla sta per risuonare di nuovo nelle sale cinematografiche di tutto il mondo. Dopo mesi di silenzio e indiscrezioni, è finalmente ufficiale: Jumanji tornerà al cinema con un nuovo capitolo, pronto a conquistare ancora una volta pubblico e box office. Sony Pictures ha annunciato che il film debutterà l’11 dicembre 2026, promettendo un Natale all’insegna dell’avventura, del mistero e – ovviamente – di tanto, incontrollabile caos.
Il ritorno di una squadra leggendaria
Sarà una reunion in grande stile per il cast che ha riportato in vita il franchise con due successi clamorosi. Dwayne “The Rock” Johnson torna a guidare il gruppo di eroi-avatar, affiancato dai suoi compagni di viaggio Kevin Hart, Jack Black e Karen Gillan. Dietro la macchina da presa ritroveremo Jake Kasdan, regista e co-sceneggiatore dei due precedenti capitoli: Jumanji – Benvenuti nella giungla (2017) e Jumanji: The Next Level (2019). Una certezza, più che una scommessa, per una saga che ha trovato in lui la perfetta alchimia tra ironia e spettacolo.
Ma non si tratterà solo di un ritorno nostalgico. Secondo le prime indiscrezioni, anche i giovani interpreti del mondo reale – Alex Wolff, Madison Iseman, Ser’Darius Blain e Morgan Turner – riprenderanno i ruoli dei ragazzi che controllano gli avatar digitali. E chissà che non rivedremo anche Awkwafina, la new entry di The Next Level, il cui nome aleggia tra le possibili conferme.
Nuove pedine sulla scacchiera
La giungla non dorme mai, e in questo nuovo round si aggiungono due nuovi giocatori. Brittany O’Grady (The White Lotus) e Burn Gorman (Pacific Rim, Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente) entreranno nel cast principale, portando con sé nuove energie – e probabilmente nuovi colpi di scena. I dettagli sui loro ruoli restano top secret, ma chi conosce Jumanji sa bene che il gioco ama riscrivere le sue stesse regole.
Dietro le quinte del caos
A firmare la sceneggiatura tornano Jeff Pinkner e Scott Rosenberg, architetti dell’universo moderno di Jumanji. In produzione ritroviamo il dream team composto da Dwayne Johnson, Matt Tolmach, Dany Garcia, Hiram Garcia e dallo stesso Kasdan. Tutti nomi che hanno reso questo franchise un modello di equilibrio tra commedia, azione e avventura visiva. L’obiettivo dichiarato? Superarsi. Perché, dopo aver incassato più di 2 miliardi di dollari complessivi tra i due film precedenti, il prossimo passo non può che essere l’evoluzione.
Dal dado al joystick: la leggenda continua
Per comprendere la magia di Jumanji bisogna tornare indietro, a quel 1995 in cui Robin Williams portò sullo schermo l’immaginario creato da Chris Van Allsburg. Quel film, sospeso tra meraviglia e inquietudine, ci insegnò che i giochi possono cambiare il mondo – letteralmente. “Jumanji”, parola di origine zulu che significa “molti effetti”, incarnava alla perfezione il suo spirito: ogni mossa genera conseguenze.
Da allora, il gioco non si è mai davvero fermato. Dalla serie animata degli anni ’90 allo spin-off spaziale Zathura, fino alla rinascita del 2017, che ha saputo adattarsi ai tempi trasformando il tabellone in un videogioco maledetto. Un passaggio di testimone perfetto tra la magia analogica e la cultura digitale.
Il futuro del franchise
L’uscita prevista a dicembre 2026 non è casuale. Jumanji si è sempre trovato a suo agio tra i cinepanettoni hollywoodiani, dominando il box office natalizio. Questa volta, però, la sfida sarà titanica: nella stessa finestra arriveranno anche un nuovo Star Wars e, forse, Dune 3. Ma Jumanji ha un vantaggio unico: parla a più generazioni, dai nostalgici cresciuti con Robin Williams ai gamer che si sono innamorati di The Rock. È un linguaggio universale, quello dell’avventura e del rischio, capace di unire pubblico e famiglie.
Cosa ci aspetta nel nuovo gioco
La trama è avvolta nel mistero, custodita da Sony come il più prezioso dei tesori. Ma le voci che filtrano parlano di espansione e trasformazione: due parole che suggeriscono un passo oltre la semplice giungla. Potremmo trovarci davanti a una realtà ibrida, in cui mondo fisico e digitale si fondono. Forse Jumanji non sarà più un semplice gioco, ma un’intelligenza viva, in grado di scegliere i propri giocatori. “E se fosse il gioco, questa volta, a giocare con noi?” – una domanda che fa già tremare i fan.
Una saga che non smette di far sognare
Da Robin Williams a Dwayne Johnson, da dadi di legno a joystick luminosi, Jumanji resta un rito collettivo. È la metafora dell’adolescenza, del coraggio di affrontare l’ignoto, del crescere tra pericoli e risate. Ogni partita è una lezione di vita mascherata da avventura. E, soprattutto, è un invito a non smettere mai di giocare.
L’appuntamento è fissato: 11 dicembre 2026, Natale con la giungla. Preparatevi a sentire di nuovo il tamburo che batte. Il gioco è iniziato.











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