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Jayce il Cavaliere dello Spazio

Riproponendo il ricordo di altre serie televisive, dal mio mazzo dei ricordi ho pescato una carta davvero interessante, Jayce il Cavaliere dello Spazio, una serie televisiva di fantascienza, ovviamente, che però mescolava elementi fantasy e fantascientifici. Infatti, i veicoli protagonisti nella serie erano una fusione di metallo, tecnologia e piante, una cosa poco utilizzata visto che di norma le “fusioni” di questo tipo erano per lo più di materia organica, oppure i vegetali in questione erano creature senzienti indipendenti. In generale questa serie lanciava anche un piccolo messaggio di rispetto per la natura.

Questa serie è intitolata Jayce and the Wheeled Warriors, qui da noi tradotta col titolo di Jayce il Cavaliere dello Spazio, realizzata a metà degli anni 80, la serie ha avuto una triplice produzione Giapponese, Statunitense e Francese e tra i suoi autori spicca Michael Straczynski, famoso scrittore e sceneggiatore, autore di alcune storie di Spiderman e per aver realizzato la sceneggiatura della serie televisiva Babylon 5. La serie ebbe subito successo, tanto che la Mattel realizzò subito una serie di giocattoli dedicata ai veicoli da combattimento utilizzati nella serie che venne chiamata Wheeled Warriors, che qui da noi non ebbe grande, se non nessuna, distribuzione; però nonostante la storia di ogni episodio, molto coinvolgente e i disegni fluidi e moderni, pian piano calarono inaspettatamente gli ascolti e la serie venne troncata al 65° episodio lasciando un finale aperto. Qui da noi la serie venne trasmessa solo nei canali locali tra i quali i circuiti di Odeon Tv.

 

Spazio profondo, la galassia è stata colonizzata dagli esseri umani, però, con l’espansione umana vi è un conseguente aumento demografico, che tra i suoi effetti porta una possibile insurrezione e presto o tardi potrebbe esserci anche una mancanza di cibo, infatti, nonostante vi siano molti pianeti adatti alla vita umana, ve ne sono pochi che possono ospitare la vita, specie quella vegetale per sviluppare le coltivazioni necessarie al sostentamento alimentare. Però, uno scienziato di nome Audric esperto in botanica e biotecnologia, dopo vari esperimenti e incroci è riuscito a creare una pianta in grado di resistere in ogni luogo e in qualunque condizione; ma qualcosa non funziona per il verso giusto, infatti nella stella che funge da sole nel sistema dove ha la sua serra-laboratorio Audric, avviene un’esplosione di radiazioni solari, che hanno un effetto inatteso sulle super piante dello scienziato, infatti esse cominciano a mutare e ad assumere un aspetto umanoide e una di esse oltre all’aspetto ottiene anche una forma cosciente e un’intelligenza pari a quello dello scienziato, e, dopo aver preso coscienza di se, si autonomina Saw Boss e grazie alla sua mente superiore prende il comando delle piante mutanti e, considerando inferiori le alte forme di vita, parte alla conquista della galassia, creando così i Monster Minds una sorta di veicoli da combattimento frutto della fusione tra pianta e veicoli tecnologici. Audric intanto fugge dalla sua serra-laboratorio diventata ora la base di Saw Boss, e, nonostante l’imprevista fatalità, si sente responsabile per quanto è successo. Così crea un antidoto per sconfiggere la malefica pianta umana: una Radice Magica! Che divide in due metà chiuse in un ciondolo, una metà decide di portarla Audric stesso mentre l’altra la affida al suo assistente Oon, uno scudiero robot perché la consegni all’unica persona di cui si fida, suo figlio Jayce. Dopo non molte difficoltà, il piccolo e timoroso Oon, raggiunge il pianeta dove vive Jayce e il suo mago-mentore Gillian e Flora una ragazza ibrida umana-vegetale, con la capacità empatica di comprendere le piante e gli animali. Nonostante l’arrivo di Oon con la notizia che c’è un modo per sconfiggere i Monster Minds, le orde di Saw Boss nel frattempo stanno imperversando nella galassia e Saw Boss ha saputo della Radice, così cerca con ogni mezzo di fermare Jayce dal ricongiungersi col padre e riunire le due metà. La situazione sembra disperata, nonostante i vari attacchi dei Monster Minds vengano respinti, non solo grazie ai poteri magici di Gillian e il coraggio di Jayce, ma anche grazie ai veicoli che Gillian e Audric avevano ideato in passato in previsione di dover affrontare un nemico futuro; le forze di Saw Boss oltre che forti sono anche numerose: in quanto piante esse si possono auto replicare; però dallo spazio arriva un aiuto insperato in Herc Stormsailor pilota e proprietario di un vascello spaziale, che decide sotto compenso, (una scusante in quanto sotto la sua scorza dura e il carattere burbero in lui vi è la stoffa dell’eroe); di aiutare Jayce non solo a fuggire dal pianeta, ma anche a cercare Audric suo padre, così Jayce e i suoi amici partono alla ricerca di Audric e durante la ricerca affrontano e sconfiggono non solo i Monster Minds di Saw Boss, ma anche altri e temibili avversari.

La versione italiana della serie, mantiene la sigla originale cantata da Shuki Levy della Haim Saban, questo è uno dei pochi casi dell’epoca dove la sigla non è stata tradotta oppure riadattata prima della messa in onda. Per sommi capi si può dire che la serie fa alcune citazioni di Star Wars infatti i personaggi di Oon, lo scudiero robot e il pilota spaziale Herc Stormsailor, fanno il verso a una sorta di fusione dei due droidi R2-D2 e C3PO il primo, mentre l’altro, sia per atteggiamenti che per come viene abbigliato ricorda molto Han Solo.

Una serie molto coinvolgente, dinamica, divertente, spettacolare con quella distruzione derivata dagli scontri emozionate senza esagerare, ironica e qui gli aggettivi si fermano o dovrei riempire un’intera pagina, è vero che sono di parte perché mi è sempre piaciuta, però per chi l’ha vista penso che la maggior parte possa essere d’accordo con me, nonostante siano passati più di vent’anni e nonostante non abbiano mai realizzato un finale, ogni episodio era sempre emozionante e coinvolgeva sempre lo spettatore, è un peccato che non abbia avuto i passaggi televisivi che meritava e un altro neo è che la splendida linea di giocattoli della Mattel non sia mai arrivata alla grande distribuzione.

 

Marco Giovanni Lupani

Marco Giovanni Lupani

grande appassionato di cinema di fantascienza, fantasy, horror e Trash. Interessato anche ai fumetti di ogni genere dai comics ai manga a quelli d'autore. Cosplayer della vecchia guardia dagli anni 90
intrigato da ogni cosa che possa stimolare la sua curiosità

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