Se c’è un appuntamento che ogni anno aspetto con lo stesso entusiasmo con cui si aspetta la nuova stagione del proprio podcast preferito, quello è Il Pod – Italian Podcast Awards. E credetemi, quest’anno l’attesa è stata ampiamente ripagata. La IV edizione, in programma a Piacenza il 10 e 11 maggio 2025, si preannuncia come l’evento imperdibile per chi ama, vive, respira podcasting. Non parliamo solo di una cerimonia di premiazione, ma di un vero e proprio festival della voce, un inno alla creatività, alla narrazione, alla connessione umana che questo medium, più di ogni altro, sa sprigionare.
Sì, perché il podcast è molto più di un contenuto audio. È compagnia nei viaggi in treno, ispirazione durante una passeggiata, rifugio in notti insonni. È anche scoperta, cultura, intrattenimento intelligente. E “Il Pod” è il palcoscenico dove tutto questo viene celebrato con passione, competenza e una dose massiccia di entusiasmo collettivo.
Un weekend che unisce la community
La cosa che più amo di questo evento è la sua capacità di creare una comunità reale, fatta di ascoltatori curiosi, autori visionari e professionisti del settore che condividono storie, competenze ed esperienze. Quest’anno, sotto la nuova direzione artistica di Rossella Pivanti – che non è solo una pioniera del podcast italiano, ma una vera visionaria del suono narrativo – Piacenza si trasforma per due giorni nella capitale italiana della voce.
Insieme a Rossella, a guidare la macchina organizzativa ci sono Maura Gancitano e Andrea Colamedici, fondatori del progetto culturale Tlon e da sempre tra i principali promotori del premio. Il loro contributo ha dato a Il Pod un’identità forte, coraggiosa, colta e pop allo stesso tempo, riuscendo a far convivere filosofia e true crime, sound design e talk motivazionali.
Premi, categorie e… tanta qualità
Sono ben 15 le categorie tematiche in gara: dal business al benessere, dalla cultura alla comedy, dai documentari ai videopodcast. A queste si aggiungono quattro super premi che ogni anno alzano l’asticella dell’eccellenza: il Podcast dell’Anno, il Premio Piacenza, il Premio del Pubblico e il prestigioso Premio Storia del Podcast.
Quest’anno sono arrivate 855 candidature. Sì, ottocentocinquantacinque. Un numero che fa girare la testa, ma soprattutto fa capire che il podcasting in Italia non è più un fenomeno di nicchia: è una realtà viva, pulsante, capace di attrarre talenti da ogni angolo creativo del Paese.
E la giuria? Una vera all-star del settore: da Andrea Borgnino (RaiPlay Sound) a Federica Capozzi (voce indie e instancabile creatrice), da Gianluca Gazzoli (Passa al BSMT) a Paolo Buzzone (Audio Tales), fino a volti noti come Francesco Costa, Valerio Nicolosi, Giulio Gaudiano e Loretta De Costa Perrone. Gente che i podcast non solo li ascolta: li fa, li vive, li rivoluziona.
Il PodLab: imparare dai migliori
Ma Il Pod non è solo premiazioni. Il vero cuore di questo evento, secondo me, è il PodLab: una full immersion tra workshop, lezioni aperte, incontri e laboratori, pensati per chi vuole avvicinarsi al mondo del podcast o portare il proprio progetto al livello successivo.
Sabato 10 maggio si parte forte: Rossana De Michele ci porta nella scrittura “Scritto a voce”, seguita dalla stessa Rossella Pivanti che ci svelerà come strutturare un progetto podcast. Il pomeriggio si entra nel vivo con interventi imperdibili di Andrea Borgnino, Paolo Buzzone e Valerio Nicolosi, che ci guiderà nel reportage audio, tema che mi appassiona tantissimo.
Domenica 11 sarà il giorno della distribuzione e della monetizzazione, con gli interventi di Spotify Italia e Audible, seguiti da veri e propri workshop di gruppo in cui i partecipanti lavoreranno alla realizzazione di un trailer audio sotto la supervisione dei migliori professionisti in circolazione.
Una serata da Oscar… del podcast
La ciliegina sulla torta sarà, ovviamente, la serata finale al Teatro Municipale di Piacenza: una location iconica, che da sola vale il viaggio. Alle 20.30 il dialogo tra Francesco Costa e Valerio Nicolosi, moderati da Maura Gancitano, e poi la premiazione vera e propria. Emozioni, applausi, e quel brivido di sentirsi parte di qualcosa che sta scrivendo la storia della comunicazione audio in Italia.
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