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Comunicazione Sociale: Istruzioni per un uso corretto

Dare una definizione di quello che si intende per comunicazione sociale non è mai stata la prerogativa di chi con quest’ultima ne è a stretto contatto, un po’ per i diversi significati che essa stessa invoca un po’ perché parlando di “sociale” riusciamo a dedurre verso quali settori la materia s’indirizza.  Attraverso una spiegazione semplicistica di quello che può considerarsi comunicazione sociale possiamo cominciare dicendo che tra le forme di comunicazione questa si colloca e s’identifica nelle attività realizzate dai settori di pubblica utilità. La comunicazione sociale comprende tutte le attività comunicative legate al settore istituzionale volte a promuovere un avvicinamento dei cittadini a norme e servizi, al settore sociale come espressione di valori e diritti; al settore delle rappresentanze socio-economiche e della stessa impresa che comunica in area extra-commerciale. Possono fare comunicazione sociale tutte le associazioni non profit ma anche imprese private che non sono direttamente orientate ad un profitto economico e che attuano iniziative di carattere sociale, l’aggettivo sociale indica appunto la diffusione di valori e di orientamenti attraverso messaggi che si caratterizzano per l’assenza di un interesse economico o commerciale. Il benessere della collettività, la prevenzione delle malattie, la protezione dell’ambiente,sono tematiche che la comunicazione sociale pone in primo piano con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica nell’affrontare problemi di carattere e interesse collettivo partendo dalla modifica e dal cambiamento di atteggiamenti e di comportamenti degli individui e dei gruppi sociali. Una buona comunicazione diventa strategica per progettare insieme il futuro e allargare la base delle risorse, umane ed economiche. Questa disciplina si pone dunque l’obiettivo principale di sensibilizzare il pubblico rispetto ad un determinato problema o situazione al fine di trovare modalità per agire su di esso e migliorarlo o sensibilizzare la collettività rispetto agli effetti dannosi di determinati comportamenti. Un esempio tangibile di comunicazione sociale è stato l’incontro con il progetto “oltre il muro” dove  l’informazione e la consapevolezza sono un importante strumento per tutelare se stessi. Le organizzazioni non profit che si occupano di comunicazione sociale sono costitute per lo più da personale volontarie ma non sempre, infatti “oltre il muro” si presenta come un progetto caratterizzato dalla comunicazione e dall’informazione ma è finanziato e composto da figure professionali specifiche e qualificate. L’incontro con la cooperativa Parsec, oltre ad essere stato interessante ed istruttivo ha anche fatto luce sui veri e propri interventi che il progetto si propone di attuare nei confronti di problemi sociali di indubbia rilevanza. L’obiettivo di supportare nonché di informare coloro i quali abbiano problemi di uso o abuso di sostanze stupefacenti, interessa non poco chi come me spera in un miglioramento della comunità in cui vive. L’informazione e la consapevolezza sono un importante strumento per tutelare se stessi, la propria salute, il proprio piacere e il proprio divertimento, e sono proprio quest’ultimi i presupposti da cui parte il progetto “oltre il muro”, sviluppatosi con l’obiettivo di informare i giovani sugli effetti e rischi legati all’assunzione di sostanze stupefacenti. Un approfondimento su quelle che sono le sostanze stupefacenti in circolo nei luoghi che frequentiamo e in quelli che ci capiterà di frequentare non è senza dubbio da sottovalutare, credo che una corretta informazione sia la migliore prevenzione contro una realtà che spesso si nasconde dietro l’ignoranza e l’indifferenza, “oltre il muro” fa luce sulle molteplici droghe che oggigiorno circolano nella nostra società, e non solo, è presente fisicamente con un team di professionisti ed esperti nelle manifestazioni, alle feste, ai rave, e tutti quei contesti in cui i giovani si incontrano: i muretti, le panchine, le sale giochi, le piazze, i giardini, i parchi e le Facoltà Universitarie, gli operatori realizzano attività informative ed animative direttamente su strada, con i gruppi aggregativi presenti sul territorio, soprattutto per facilitare le occasioni di incontro e le possibilità di scambio d’informazione. Attraverso la distribuzione di materiale informativo e la presenza di un’equipè di esperti  forniscono importanti contributi ai giovani che spesso ignorano la gravità e le conseguenze dell’uso e soprattutto dell’abuso di sostanze stupefacenti, cercano anche attraverso le testimonianze di coloro che hanno raccontato la loro esperienza di scambiare conoscenze,di condividere l’ esperienze e di costruire saperi che altrimenti rimarrebbero oscuri alla maggior parte dei giovani, inconsapevoli dei rischi ai quali si va incontro.

 di Carla Villanova

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