Dal 9 all’11 maggio, Reggio Emilia si trasforma nella “città dei bambini” grazie al ritorno di Internazionale Kids, il primo e unico festival italiano di giornalismo pensato per ragazze e ragazzi tra i 7 e i 13 anni. Promosso dall’omonimo mensile che traduce e propone ai più piccoli il meglio della stampa internazionale, l’evento si afferma ancora una volta come punto di riferimento per l’educazione critica, la curiosità intellettuale e l’approccio creativo all’informazione, offrendo un’esperienza immersiva che unisce cultura nerd, scoperta, gioco e riflessione.
Il cuore pulsante del festival non è solo la redazione di Internazionale Kids, ma anche le piazze, le biblioteche, i musei, lo stadio e ogni spazio urbano che per tre giorni diventa teatro di laboratori, incontri, performance artistiche e veri e propri viaggi intellettuali. L’obiettivo? Offrire a bambini e bambine strumenti concreti per decodificare il mondo, fare domande e confrontarsi con i grandi temi dell’attualità.
Secondo Martina Recchiuti e Alberto Emiletti, direttori artistici del festival, “Internazionale Kids a Reggio Emilia è l’occasione per incontrare giovani lettori e lettrici in tanti luoghi diversi, dando loro l’opportunità di riflettere e confrontarsi. Crediamo profondamente nel loro sguardo originale e nel potenziale delle domande che pongono”.
Una visione condivisa anche dal sindaco Marco Massari, che sottolinea come l’evento rappresenti un ponte tra la città e una rivista capace di promuovere un’educazione inclusiva e internazionale, attenta ai valori della sostenibilità, dei diritti, della creatività e dell’innovazione. Non è un caso se Internazionale Kids si inserisce con naturalezza in un calendario culturale che abbraccia anche Fotografia Europea e Reggionarra, creando un continuum generazionale che parte dai più piccoli e arriva fino alla Gen-Z.
La componente nerd e culturale del festival è vivace e trasversale. Non ci si limita a leggere o a scrivere: si impara giocando, sperimentando e discutendo. Si parte dal guerrilla gardening e si arriva all’intelligenza artificiale, passando per il Medio Oriente, l’affettività e la poesia, fino a scoprire i segreti del K-pop o i mestieri nascosti dietro i teatri e i musei. Bambini e bambine possono fare esperimenti, conoscere giornalisti e autori, confrontarsi con filosofi e velisti, scoprire storie vere raccontate da documentari, costruire pensieri a partire da fumetti e laboratori, e persino camminare scalzi su un prato artificiale nel cuore della città.
I nomi coinvolti raccontano l’ambizione e la varietà del festival: Silvia Vecchini e Sualzo, creatori del fumetto “Carlotta superflash”; la storica Vanessa Roghi; la filosofa Maura Gancitano; il navigatore oceanico Ambrogio Beccaria; il giornalista Alberto Puliafito; l’illustratore norvegese Øyvind Torseter; e la cantante e regista Margherita Vicario. Insieme alla redazione di Internazionale Kids, questi protagonisti daranno vita a dibattiti, racconti e attività che lasceranno il segno.
Non manca l’aspetto ludico, perché nel DNA nerd c’è anche la passione per il gioco come forma di apprendimento. Sfide di ping pong e biliardino, partite di scacchi e dama, giochi di logica, trottole e percorsi sensoriali rendono il festival un’esperienza multisensoriale. Un’occasione per allenare la mente e il corpo, sempre all’insegna della socializzazione e della scoperta.
Il valore educativo del festival è ribadito anche dalle parole dell’assessora alle politiche educative Marwa Mahmoud, che mette in evidenza l’importanza di fornire ai bambini e alle bambine “chiavi di lettura per costruire un proprio senso critico rispetto alla realtà che vivono ogni giorno”. Un lavoro capillare, che coinvolge scuole, università, biblioteche, musei e realtà del territorio per un’educazione realmente partecipativa.
Il direttore della Fondazione Palazzo Magnani, Davide Zanichelli, definisce Internazionale Kids una risposta concreta alla sfida più urgente dei nostri tempi: coltivare uno sguardo responsabile verso le nuove generazioni. E proprio per questo il festival è sostenuto da realtà come il Gruppo Iren, che attraverso Eduiren promuove l’educazione alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva, o E80 Group e Valorugby, che avvicinano i bambini al mondo dello sport come spazio educativo ed emotivo, di relazione e rispetto.
Al festival non manca nemmeno il contributo del Sassuolo Calcio, con il progetto Generazione S, che si fa portavoce dei valori educativi dello sport, né quello del Mapei Stadium – Città del Tricolore, luogo simbolico che per il terzo anno si apre alla comunità con un programma che unisce cultura, gioco e impegno civile. Qui si terrà anche uno degli incontri più emozionanti: “MARE – Storie tra le onde”, con Ambrogio Beccaria, dedicato al mare come spazio di avventura e riflessione, tra viaggi in solitaria e tragedie umane nel Mediterraneo.
Il Festival Internazionale Kids a Reggio Emilia non è solo un evento culturale, ma una piattaforma viva dove crescere con spirito critico, pensiero aperto e cuore curioso. Un luogo in cui la cultura nerd incontra l’impegno civile, la scoperta si fonde con l’informazione e l’infanzia diventa protagonista consapevole del proprio futuro.
Organizzato da Internazionale Kids, Comune di Reggio Emilia e Fondazione Palazzo Magnani, il festival è reso possibile grazie al sostegno di Iren, E80 Group, Valorugby Emilia, Mapei Stadium, Generazione S, Save the Children, Fondazione Beta, Fondazione Airc, in collaborazione con partner istituzionali e culturali come Norla, la Reale Ambasciata di Norvegia in Italia, Institut français Italia, i Musei Civici, Fondazione I Teatri, Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione Reggio Children, Remida, Farmacie Comunali Riunite e Reggio Emilia Città Senza Barriere.
Internazionale Kids a Reggio Emilia 2025 è il festival nerd che fa crescere, stupisce e lascia il segno: perché raccontare il mondo ai più piccoli significa cambiare il futuro, un pensiero alla volta.
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