Il 9 ottobre 2024, Netflix debutterà con una nuova serie italiana dal titolo “Inganno”, una produzione firmata da Cattleya (parte di ITV Studios) e diretta da Pappi Corsicato. Questa miniserie di sei episodi si annuncia come un mix tra thriller e melodramma, esplorando temi scottanti come il desiderio, le dinamiche familiari e la sfida ai pregiudizi della società contemporanea. Nel cast troviamo due interpreti d’eccezione: Monica Guerritore, icona del teatro e del cinema italiano, e Giacomo Gianniotti, attore di respiro internazionale noto per la sua partecipazione in “Grey’s Anatomy”.
Basata sulla serie britannica “Gold Digger”, creata da Marnie Dickens, “Inganno” prende la struttura del suo format originale e la reinventa in un contesto tutto italiano, grazie a una sceneggiatura firmata da un quartetto di talentuose autrici: Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi e Michela Straniero. Ma cosa rende questa storia così unica e intrigante? Vediamolo insieme in questo approfondimento che ci porterà al cuore dei temi e delle ambientazioni della serie.
Al centro di “Inganno” c’è Gabriella, interpretata da Monica Guerritore, una donna di sessant’anni che possiede un prestigioso hotel sulla spettacolare Costiera Amalfitana. Gabriella incarna la tipica matriarca italiana: forte, orgogliosa e apparentemente in controllo di ogni aspetto della sua vita, dalla gestione del suo business alla cura della sua famiglia. I suoi tre figli sono ormai adulti e la sua esistenza sembra stabilizzata, quasi immutabile. Tuttavia, l’apparente tranquillità di Gabriella viene messa in discussione quando nella sua vita irrompe Elia (Giacomo Gianniotti), un giovane affascinante e libero, coetaneo del suo figlio maggiore.
La loro relazione, segnata da una forte attrazione, ma anche da un’ombra di ambiguità e pericolo, è il cuore pulsante della storia. Gabriella, spinta da un desiderio che credeva ormai sopito, si trova a dover fare i conti con le proprie fragilità, i propri desideri e, soprattutto, con il giudizio della società e della sua stessa famiglia. La differenza di età tra i due protagonisti è solo uno dei tanti tabù che la serie affronta: “Inganno” va oltre, esplorando la complessità delle relazioni familiari e romantiche, e mettendo in discussione i rigidi ruoli tradizionali che la società assegna alle donne, in particolare quelle più mature.
Una Costiera Amalfitana Che Non È Solo Sfondo
Uno degli aspetti più affascinanti di “Inganno” è l’ambientazione. La Costiera Amalfitana, con le sue scogliere a picco sul mare e le ville sfarzose, non è solo uno sfondo suggestivo, ma diventa parte integrante della narrazione. Pappi Corsicato, nella sua regia, gioca sapientemente con i paesaggi mozzafiato e la fotografia, passando da tonalità fredde e distaccate a quelle più calde e avvolgenti, man mano che la passione tra Gabriella ed Elia si intensifica.
Come sottolineato dallo stesso Corsicato nelle sue note di regia, la sua intenzione era quella di rappresentare visivamente la tensione emotiva tra i personaggi. L’uso della Steadycam e della macchina a mano conferisce dinamicità alle scene, contribuendo a creare un costante senso di incertezza e suspense. La Costiera, con la sua bellezza quasi irreale, diventa allo stesso tempo uno scenario romantico e un teatro di conflitti interiori, un riflesso delle emozioni complesse che attraversano i protagonisti.
Un Lavoro Sartoriale Sui Personaggi
La forza di “Inganno” non risiede solo nella trama avvincente, ma anche nella complessità dei suoi personaggi, resi ancora più vibranti dalla performance del cast. Monica Guerritore, attrice dalla carriera pluridecennale, interpreta Gabriella con una straordinaria profondità emotiva. Il suo personaggio, una donna che si è sempre definita attraverso il suo ruolo di madre e imprenditrice, è chiamato a fare i conti con desideri e scelte che la metteranno in conflitto con i suoi stessi valori.
Giacomo Gianniotti, con il suo fascino e la sua intensità, porta sullo schermo un Elia enigmatico, un uomo il cui passato oscuro emerge gradualmente, rivelando segreti che potrebbero minare la relazione con Gabriella e mettere in pericolo la sua stessa famiglia. La loro interazione è una danza costante tra attrazione e sospetto, che tiene lo spettatore incollato allo schermo episodio dopo episodio.
Il Contrasto Tra Famiglie e Tradizioni
Le sceneggiatrici di “Inganno” hanno fatto un lavoro attento nel trasporre una storia britannica in un contesto profondamente mediterraneo. Come spiegato nelle loro note, la famiglia italiana ha dinamiche molto diverse rispetto a quella inglese, e questo viene messo in luce in ogni scena. La relazione tra Gabriella e i suoi figli è centrale nella narrazione: ogni figlio, con le sue peculiarità e le sue fragilità, riflette una parte di quella complessa rete di affetti e tensioni che è la famiglia mediterranea.
Il più giovane dei figli, Nico, è forse il personaggio che più di tutti mette in luce queste differenze. Adolescente inquieto, Nico porta con sé tutte le insicurezze tipiche della sua età, ma anche un rapporto conflittuale con la madre e con Elia, l’uomo che minaccia di sconvolgere il fragile equilibrio familiare.
Tabù e Verità Scomode
Uno degli aspetti più coraggiosi di “Inganno” è la sua volontà di affrontare apertamente tabù sociali e culturali. La differenza di età tra Gabriella ed Elia è solo uno degli elementi che mettono in discussione le norme tradizionali. La serie esplora anche relazioni familiari complesse, orientamenti sessuali e l’importanza del desiderio sessuale come parte integrante dell’essere umano, indipendentemente dall’età.
Come spiegato dalle autrici, il vero cuore di “Inganno” è il diritto alla felicità, anche quando ciò significa infrangere le aspettative della società. Gabriella, in particolare, è una donna che rifiuta di essere definita solo come madre e nonna: il suo viaggio è quello di una persona che riscopre se stessa e rivendica il proprio diritto di vivere una vita piena e appassionata, nonostante le ferite del passato e i dubbi sul futuro.
Un Team Creativo di Grande Esperienza
Oltre alla regia di Pappi Corsicato, che con il suo tocco visionario ha saputo bilanciare sapientemente l’equilibrio tra emozione e suspense, la serie vanta anche un comparto musicale ricercato. La colonna sonora, con brani di artisti internazionali come London Grammar, Nina Simone e Liberato, aggiunge una dimensione emotiva ulteriore alla narrazione, accompagnando lo spettatore in un viaggio che va oltre la semplice visione di uno show.
In conclusione, “Inganno” è una serie che promette di sorprendere e coinvolgere il pubblico, mescolando abilmente generi e stili, dal family drama al thriller, senza mai perdere di vista l’importanza delle emozioni umane. Grazie alla performance impeccabile di Guerritore e Gianniotti e alla regia visivamente ricca di Corsicato, “Inganno” si preannuncia come una delle produzioni italiane più interessanti dell’anno, pronta a lasciare un segno profondo nel panorama televisivo internazionale.
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