Il 1988 ha visto l’arrivo sul grande schermo di “Il mio amico Mac” (“Mac and Me”), un’opera di fantascienza diretta da Stewart Raffill. La trama ruota attorno a una straordinaria amicizia tra un ragazzo su sedia a rotelle di nome Eric Cruise e una creatura aliena fuggita dalle grinfie della NASA, nota come “Mysterious Alien Creature” (MAC). Insieme, Eric e Mac intraprendono un’avventura per ritrovare la famiglia di quest’ultimo, da cui è stato separato.
Il film ci trasporta nell’avventura travagliata di una famiglia aliena, composta da padre, madre e due giovani figli, trascinati in un vortice di eventi mentre si trovano sul loro pianeta durante una spedizione americana. Risucchiati da un tubo della navicella spaziale statunitense, finiscono per approdare sulla Terra, dove il destino li riserva esperienze sorprendenti e pericolose.Una volta giunti sul nostro pianeta, gli alieni vengono catturati ma, grazie a un colpo di fortuna, riescono a fuggire. Tuttavia, durante la fuga, Mac, il più giovane della famiglia, si perde. La sua avventura inizia quando si rifugia nella macchina di una famiglia in procinto di trasferirsi in una nuova casa, proprio dove Eric, il figlio minore, è costretto a muoversi su una sedia a rotelle.Mentre Eric è a casa da solo, si ritrova spiato dall’alieno. Ben presto scopre che Mac possiede straordinari poteri, tra cui la capacità di allungarsi e di manipolare oggetti elettrici. Quando Eric tenta di inseguire Mac in giardino, viene interrotto dalla vicina di casa Debby, che lo ha visto. Nel frattempo, Mac sorprende Eric facendo crescere piante in modo sorprendente nel salotto di casa, causando il disordine.La situazione si complica ulteriormente quando Eric, mentre si trova su un pendio, cade in un lago e viene salvato da Mac. La polizia viene a conoscenza della presenza di Mac nella loro casa e la famiglia si dirige nel deserto, dove trovano i cari di Mac in una grotta, in condizioni critiche. La famiglia di Eric riesce a salvarli utilizzando la Coca-Cola e li porta imprudentemente in un affollato centro commerciale, scatenando il caos totale.La situazione precipita quando il padre di Mac, accidentalmente, fa fuoco con una pistola appartenente a un poliziotto, portando alla reazione violenta della polizia. La sparatoria culmina nell’esplosione del centro commerciale, e Eric rischia di perdere la vita. Tuttavia, grazie ai poteri di Mac, viene riportato in vita!
Descrivere MAC e la sua famiglia richiede un tuffo nel mondo dell’insolito: creature goffe e spaesate, con effetti speciali dal budget modesto che conferiscono loro un aspetto antropomorfo. Hanno una pelle rugosa punteggiata di macchie scure, occhi enormi, piccoli cornini sulla testa e orecchie pronunciate a punta. Le loro mani presentano quattro dita, mentre i piedi ne hanno soltanto tre, il tutto in un’interpretazione sproporzionata e stravagante. Per quanto riguarda le loro capacità, è un po’ come scavare tra le pieghe di una trama fantasiosa: vi è un legame telepatico tra di loro, la capacità di allungarsi, di accelerare la crescita delle piante e, naturalmente, quella di manipolare oggetti elettronici con la potenza del pensiero, un classico intramontabile delle storie sugli alieni sulla Terra.
“Il mio amico Mac” non ha ottenuto il successo sperato inizialmente, essendo stato accolto da un’accoglienza fredda sia da parte del pubblico che della critica. Molti lo hanno bollato come una pallida imitazione di “E.T. l’extraterrestre“ di Spielberg, rilasciato alcuni anni prima. La critica ha altresì rimproverato l’uso eccessivo di product placement a favore di marchi come McDonald’s, Skittles e Coca-Cola, che ha rischiato di soffocare la trama. Tuttavia, non tutto è perduto: nel corso degli anni, “Il mio amico Mac” ha trovato una seconda vita, diventando un vero e proprio cult per gli amanti del genere trash. Un esempio lampante di come il gusto del pubblico possa evolversi nel tempo, trasformando un flop iniziale in una perla del cinema underground.
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