Il Boia Rosso di Ivo Milazzo e Francesco Artibani

Dopo oltre dodici anni di attesa, uno dei fumetti più iconici e affascinanti del panorama italiano ritorna sugli scaffali, con una nuova edizione che promette di conquistare i lettori più appassionati. Il Boia Rosso, l’opera che ha saputo unire la durezza della giustizia medievale alla delicatezza di un’indagine morale, torna finalmente in grande stile, con un unico volume cartonato a colori, per la prima volta arricchito da una copertina inedita. Questa nuova edizione, curata nei minimi dettagli, segna il ritorno di un capolavoro scritto da Francesco Artibani e disegnato da Ivo Milazzo, che da oltre dieci anni ha conquistato il cuore degli appassionati di fumetti e delle storie d’epoca.

Ambientato nella Roma del XIX secolo, Il Boia Rosso introduce i lettori in una città immersa nelle contraddizioni e nelle ingiustizie di un’epoca dove il potere ecclesiastico esercita un controllo assoluto sulla vita e sulla morte. Il protagonista, Giovan Battista Mori, è un boia particolare, lontano dalla figura tradizionale del semplice esecutore della pena capitale. Il suo mantello rosso, simbolo di morte e sangue, è anche il vessillo di un uomo che non si limita a eseguire gli ordini, ma che compie un’indagine profonda sulle vite dei condannati. Mori non è solo un boia, ma una sorta di eroe poliziesco ante litteram, un detective della giustizia che cerca di distinguere i colpevoli dai giusti, punendo solo chi merita la morte e cercando di salvare gli innocenti. Il suo viaggio attraverso i meandri oscuri della società romana lo porta a scoprire i segreti più sordidi del potere, nonché le miserie umane che si nascondono dietro i volti delle persone che condanna.

La sceneggiatura di Artibani è raffinata e sottile, esplorando temi come la giustizia, il potere e la moralità in un contesto storico teso e complesso. Sebbene la trama risulti in alcuni punti poco marcata e, talvolta, quasi scontata, Il Boia Rosso è un’opera che riesce comunque a tenere alta l’attenzione del lettore. La storia si sviluppa in maniera lineare, senza eccessivi colpi di scena, ma con una trama che scivola via come una brezza leggera, lasciando una piacevole sensazione di nostalgia. Nonostante la solidità della scrittura, il personaggio di Giovan Battista Mori non è stato completamente sviluppato, rimanendo parzialmente evanescente. Tuttavia, è proprio questa sua aura di mistero e di solitudine a renderlo un personaggio affascinante, che lascia il segno nel cuore del lettore.

Un aspetto che si fa notare in questa nuova edizione è l’introduzione del colore. Ivo Milazzo, con il suo tratto inconfondibile, dà nuova vita a Il Boia Rosso, conferendo maggiore profondità alle scene e arricchendo il mondo descritto con tonalità tenui e delicate che si mescolano perfettamente con l’atmosfera noir della trama. La decisione di utilizzare colori più morbidi anziché tonalità più forti e contrastanti conferisce al fumetto un tono più pacato, ma allo stesso tempo intriso di una certa malinconia, che si adatta perfettamente alla riflessione sul potere e sulla giustizia.

In un’epoca in cui il fumetto è sempre più apprezzato come forma d’arte a tutto tondo, Il Boia Rosso si presenta come una pietra miliare che non perde il suo fascino, anche a distanza di più di un decennio dalla sua prima pubblicazione. La nuova edizione in formato cartonato a colori non solo celebra il ritorno di una storia avvincente, ma anche l’evoluzione artistica dei suoi autori, che hanno saputo raccontare un’epoca con uno sguardo che non è mai banale. Il ritorno di Il Boia Rosso è, insomma, una vera e propria festa per i fan di lunga data e per chiunque sia alla ricerca di una storia intrigante, ricca di sfumature morali e storiche, che sappia far riflettere senza mai perdere di vista l’arte del raccontare.

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