Quello di Tex è un lavoro a più mani che nel corso degli anni ha cambiato penna mantenendo una coerenza unica. “Un lettore che apre il libro deve riconoscere immediatamente Tex Willer”, stando alle loro parole. E dietro ciò si nasconde un lavoro attento e minuzioso, che mostra le differenze artistiche dei vari disegnatori senza per questo modificare quello che è l’immaginario collettivo ben definito del personaggio. Quello che si evince dal meeting è che lavorare per la Bonelli è (come immaginabile) motivo di grande orgoglio e il risultato è un clima quasi famigliare tra tutti gli “addetti ai lavori”. Ci sono state battute esilaranti, scambi di complimenti, simpatici aneddoti e domande da parte del pubblico che denotano un forte attaccamento (degno dei fan più assidui) al personaggio e quindi a chi da anni lo porta a noi lettori.
Tutto questo avviene, come detto, all’interno di Romics, un evento che da anni continua a funzionare e a coinvolgere migliaia di persone. In una struttura, quella della nuova Fiera di Roma, moderna e accogliente e molto ben gestita. Il fenomeno del cosplay esplode in maniera completa regalando un clima di festa ma allo stesso tempo “surreale” per quelli che sinora questo universo lo hanno visto solo dall’esterno. Un esperienza affascinante dunque, anche per chi del fumetto non fa la propria ragione di vita.
Aggiungi commento