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I 50 anni di Star Trek, più in là dell’Ultima frontiera

Star Trek, la serie cult che ha cambiato radicalmente la fantascienza in televisione e al cinema, è stata ideata da Gene Roddenberry nel 1964 ed è andata in onda a partire dal 6 settembre in Canada e l’8 negli Stati Uniti del 1966 (su Nbc), esattamente 50 anni fa. Di Star Trek, sono state realizzate ben 5 serie televisive (più una a cartoni animati) per un totale di più di 700 episodi, 13 film, l’ultimo, Star Trek Beyond, è arrivato nelle sale a luglio 2016, 33 Emmy e 1 Oscar su 14 candidature sono solo alcuni dei numeri di una saga infinita.

Protagonisti della serie originale sono viaggi dell’astronave Enterprise, alla ricerca di strani nuovi mondi, con il capitano Kirk, Mr Spock e il dottor McCoy. “Spazio: ultima frontiera” non sono solo le parole iniziali della sigla originale recitata, come un diario di bordo, dal Capitano dell’astronave USS NCC-1701 ma una sorta di “portale”, mediatico ed emotivo verson un universo fantascientifico eppur molto reale!

La prima serie Star Trek è stata una novità senza precedenti per quel periodo, lontana da quello che andava in onda in TV e vicina a cosa gli spettatori avrebbero visto da li a poco anche sul grande schermo. La critica distrusse la creatura di Gene Roddenberry, Variety la definì “un’accozzaglia tetra e confusa” e la stessa Nbc, non contenta dei risultati, tenne in onda la serie originale (TOS per i Trekker) per solo tre stagioni. Solo anni dopo, a seguito dell’acquisizione dei diritti da parte della Paramount, la serie si diffuse in altre emittenti partner, le quali la misero in onda ad orari più favorevoli di quelli della NBC. Tra il 1969 e il 1970 la serie fu replicata su 150 emittenti statunitensi e commercializzata in oltre 60 stati, diventando il cult che tutti noi ora conosciamo.

I protagonisti della serie classica, in particolare Kirk e Spock, sono entrati letteralmente nell’immaginario collettivo tanto che il primo shuttle, prima “astronave” umana, fu chiamato proprio Enterprise e non ci stupisce che lo stesso presidente USA Obama si è cimentato nel famoso saluto Vulcaniano insieme Nichelle Nichols (il tenente Nyota Uhura). 50 anni di cultura non solo di massa che ha fatto si che i fan di  Star Trek siano stati i primi “nerd” a vestirsi come i loro beniamini televisivi, inventando di fatto il “cosplay” occidentale, organizzando in club e strutture collettive di gioco divulgando e ampliando l’universo scritto dalla mente di Roddenberry, stimolando così la nascita di una galassia di prodotti cinematografici, televisivi, mediali. In Italia è attivo lo Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero”, una realtà splendida e attivissima dedicata alla saga di Star Trek e alla fantascienza in generale.

Le avventure dell’Enterprise non sono solo frutto di una mente creativa geniale in un universo immaginario ma analizzano e descrivono una realtà molto più che contemporanea che appartenente ad un prossimo futuro! : Star Trek ha cambiato il modo di vedere la società contemporanea anticipando novità culturali e scientifiche che il mondo conobbe solo nei decenni successivi.

In Star Trek l’umanità ha abbandonato sul suo pianeta il concetto di guerra, unendosi, dopo la terza guerra mondiale e dopo l’arrivo degli alieni provenienti da Vulcano in un unico governo pacifico e democrativo in netta contrapposizione con la politica degli anni ’60 dove regnava la sottile paura della Guerra Nucleare e la netta differenza tra il blocco della Nato e quello dell’Unione Sovietica proprio alla vigilia dell’inutile guerra nel Vietman. Kirk, americano per definizione, ha nella sua ciurma, oltre che ad alieno con le orecchie a punta, un alieno ancor più pericoloso nell’America di quel periodo, un guardiamarina russo di nome Pavel Chekov!

Inoltre in un’America ancora fortemente razzista e sessista, l’equipaggio dell’Enterprise si schiera apertamente inserendo nella “plancia di comando” un tenente addetta alle comunicazioni di colore interpretata dalla bellissima Nichelle Nichols (supportata dallo stesso Martin Luther King in alcuni momenti di sconforto) e combattendo l’idiozia dell’oppressione verso la popolazione afroamericana in alcuni celebri episodi come “Sia questa l’ultima battaglia”.

Temi “green” come la preservazione della biodiversità e l’allarme verso l’inquinamento crescente e l’effetto serra sono molto presenti sia nella saga originale che nei film successivi (come nell’esilarante Rotta verso la Terra, quarto capitolo cinematografico di Kirk e compagni!) in un momento storico in cui gli ecologisti erano considerati solo dei “figli dei fiori” esagerati nelle loro lotte per difendere il pianeta.

Più recentemente, nell’ultima serie televisiva Star Trek Enterprise, sono state toccate le paure più attuali per gli uomini del “2000”. Il problema del terrorismo e dell’intervento militare, come quello più sottile della comprensione reciproca come unico spunto di pace, sono i fili rossi che legano questa splendida serie che, purtroppo, non ha avuto il successo che si meritava.

Ma quello che davvero ci affascina di più è come la genialità di Roddenberry, e dei grandi creativi che hanno preso il suo testimone, abbia analizzato alcuni temi scientifici anticipando invenzioni e scoperte attualissime. Anche perchè almeno tre generazioni di astrofisici sono letteralmente cresciuti con Scotty e La Forge, magari scegliendo la propria professione futura nei pomeriggi davanti al televisore (The big bang theory docet)! Dai primi cellulari Star-tac ai più moderni Tablet, dagli occhiali per realtà aumentata a stanze olografiche con proiezioni immersive, dalla comunicazione “in video” ai traduttori in real-time: Star Trek ha anticipato tutto questo ma anche di più, come le teorie alla base dei motori a curvatura o i materiali fantascientifici con cui sono costruite le navi spaziali che non ci accorgiamo di usare già, ogni giorno, nelle nostre case. E poi Vulcano esiste, e questo lo abbiamo scoperto solo in questo 2016, 50 anni dopo la prima parola pronunciata dal Comandante Spock! Unico oggetto che manca all’appello? il leggendario teletrasporto ma, come si dice, ci stanno lavorando!

Dopo il recentissimo film Star Trek Beyond, siamo tutti in attesa della nuova serie Discovery che vedrà presto la luce su un’astronave diversa dall’Enterprise ma uguale nello spirito: “arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!” ovvero diventare un’icona mondiale e resistere a 50anni con sempre nuova forza creativa.

Lunga vita e prosperità

 

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta

Gianluca Falletta, creatore di Satyrnet.it, finalista nel 2019 di Italia's Got Talent, è considerato "il papà del Cosplay Italiano". Come uno dei primi sostenitori e promotori del fenomeno made in Japan in Italia, Gianluca, in 25 anni di attività ha creato, realizzato e prodotto alcune delle più importanti manifestazioni di  settore Nerd e Pop, facendo diventare Satyrnet.it un punto di riferimento per gli appassionati. Dopo "l'apprendistato" presso Filmmaster Events e la Direzione Creativa di Next Group, due delle più importanti agenzie di eventi in Europa, Gianluca si occupa di creare experience e parchi a tema a livello internazionale e ha partecipato allo start-up dei nuovissimi parchi italiani Cinecittà World, Luneur Park e LunaFarm cercando di unire i concetti di narrazione, creatività con l'esigenza di offrire entertainment per il pubblico.
Per info e contatti gianlucafalletta.com

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