Ogni venerdì che precede l’equinozio di primavera, il mondo celebra la Giornata Mondiale del Sonno (World Sleep Day), un evento internazionale che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del sonno e sui disturbi che ne comprometterebbero la qualità. Dal 2008, la Commissione della Giornata Mondiale del Sonno, sotto l’egida della World Association of Sleep Medicine (WASM), promuove una giornata dedicata a riscoprire i benefici di un riposo salutare e a porre l’attenzione sulle problematiche legate ai disturbi del sonno, come l’insonnia e la sindrome delle apnee notturne. L’obiettivo di questa iniziativa non è semplicemente quello di dedicarsi ad una giornata di sonnellini, ma piuttosto di riflettere su come il sonno incida profondamente sulla nostra vita quotidiana e sulle nostre abitudini, oltre a sensibilizzare sull’importanza di una gestione corretta della qualità del riposo.
La Giornata Mondiale del Sonno ha preso piede a livello mediatico soprattutto nel 2017, quando l’attore indiano Amitabh Bachchan, con oltre 25 milioni di follower, contribuì alla diffusione di questo evento attraverso un tweet che recitava: “La Giornata Mondiale del Sonno… qualunque cosa significhi!!” Da allora, la giornata è diventata un argomento caldo di discussione, con migliaia di condivisioni sui social di tutto il mondo. Tra i sostenitori più celebri di questa iniziativa si annoverano Liborio Parrino, MD, Professore Associato di Neurologia presso l’Università di Parma, e Antonio Culebras, MD, Professore di Neurologia presso l’Upstate Medical University di New York.
L’importanza del sonno, come sottolineano gli esperti, non è solo una questione di riposo, ma di prevenzione per la nostra salute. La scarsità di sonno, o la sua frammentazione, è infatti collegata a un incremento del rischio di eventi cardiovascolari, ictus, infarti, e persino di demenza precoce e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. La qualità del sonno è strettamente legata al nostro benessere fisico e mentale, ed è per questo che è fondamentale adottare alcune buone pratiche per migliorare il riposo notturno.
10 consigli per dormire meglio
Dormire bene non è solo una questione di tempo passato sotto le coperte, ma anche di abitudini che favoriscono un sonno profondo e rigenerante. Ecco alcuni consigli per migliorare la qualità del proprio sonno. Innanzitutto, è essenziale evitare cibi pesanti, piccanti o zuccherati nelle ore precedenti il riposo, preferendo pasti leggeri almeno 4 ore prima di coricarsi. Inoltre, la biancheria da letto dovrebbe essere sempre pulita e comoda, in modo da favorire il relax e il riposo. La creazione di una routine regolare di sonno è altrettanto importante: andare a letto e svegliarsi ogni giorno alla stessa ora aiuta a stabilizzare il ritmo circadiano. Un altro punto fondamentale riguarda l’eliminazione della caffeina nelle 6 ore precedenti il sonno. La temperatura della stanza dovrebbe essere regolata in modo tale da favorire il sonno: troppo caldo o troppo freddo possono disturbare il riposo notturno. L’esercizio fisico regolare, sebbene benefico, non va praticato immediatamente prima di andare a letto, in quanto potrebbe risultare stimolante. È altresì importante ridurre i rumori e bloccare la luce ambientale, utilizzando tende oscuranti, e mantenere il letto esclusivamente per dormire e per momenti intimi, evitando di lavorarci o guardare la TV. Infine, per chi soffre di insonnia, evitare di fare sonnellini troppo lunghi durante il giorno è cruciale: i pisolini non dovrebbero mai superare i 45 minuti, e l’uso eccessivo di alcol e tabacco prima di coricarsi può compromettere la qualità del sonno.
Il sonno nel mondo: abitudini, differenze e curiosità
Se gli italiani sono sempre più insoddisfatti della qualità del loro sonno, con un sonno leggero e interrotto (il 69% degli italiani sperimenta risvegli frequenti durante la notte), altre culture nel mondo presentano abitudini e tradizioni che influenzano il modo in cui si vive il sonno. In Spagna, per esempio, la siesta è una pratica radicata nella cultura: il pisolino pomeridiano è considerato benefico per facilitare la digestione e recuperare le energie dopo il pranzo abbondante. Le aziende e i negozi chiudono temporaneamente per consentire ai lavoratori di riposarsi, con il ritorno in ufficio nel pomeriggio.
In Giappone, il concetto di “inemuri” è un altro esempio di come il sonno si intrecci con la cultura lavorativa. Inemuri si traduce letteralmente in “essere presente mentre si dorme” ed è visto come un segno di impegno e fatica, piuttosto che di pigrizia. È comune vedere persone che dormono nei luoghi di lavoro, nelle scuole o durante le riunioni. In Germania, invece, la passione per i cuscini extra è una tradizione ben radicata: i cuscini maxi, generalmente di forma quadrata e imbottiti con piumino d’oca, sono utilizzati non solo per il supporto della testa, ma anche per abbracciare il corpo durante il sonno. Per non parlare del particolare fenomeno dei piumini separati per le coppie, una necessità dovuta al freddo e alla costante temperatura corporea.
In Islanda, l’abitudine di fare pisolini all’aperto è molto diffusa, soprattutto tra i bambini, che riposano al freddo senza rischi grazie al basso tasso di criminalità del Paese. Questa pratica è considerata benefica per la salute mentale e fisica dei più piccoli.
Infine, negli Stati Uniti, un fenomeno emergente è quello del “rumore bianco”, utilizzato da molti per favorire il sonno. Ma non solo: la tendenza del “rumore marrone”, verde e rosa sta guadagnando popolarità, con diverse frequenze che imitano suoni naturali come pioggia e cascate, per aiutare a ridurre l’ansia e favorire il rilassamento.
La Giornata Mondiale del Sonno ci ricorda che il sonno è un elemento imprescindibile per la nostra salute e il nostro benessere. Dormire bene non è solo un lusso, ma una necessità per vivere una vita sana e longeva. Non è mai troppo tardi per adottare buone abitudini e migliorare la qualità del nostro riposo!
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