Ragazzi e ragazze, lasciate perdere tutto quello che stavate facendo: Ghost of Yōtei è realtà! E no, non è uno scherzo, né un rumor captato per sbaglio da qualche insider su Twitter alle tre di notte. Sony ha deciso di spiazzarci alla grande, annunciando senza alcun preavviso l’arrivo di uno dei titoli più attesi (e ora anche più chiacchierati) di questo 2025. La data da segnare in rosso fuoco sul calendario? Il 2 ottobre 2025. Manca ancora qualche mese, ma fidatevi: l’attesa sarà lunga… e dolcissima. Come appassionata di videogiochi – e in particolare di quelle esperienze che riescono a fondere narrazione profonda, ambientazioni mozzafiato e combattimenti da brivido – non potevo restare indifferente di fronte a questa notizia. Ghost of Tsushima mi aveva stregata, e sapere che ci sarà un nuovo capitolo ambientato nello stesso universo mi ha letteralmente fatto saltare dalla sedia. Ma attenzione, perché Ghost of Yōtei non è un semplice sequel: è un viaggio nuovo, con un’anima diversa. E il cuore di questa avventura pulsa nel petto di una nuova protagonista: Atsu.
Se in Ghost of Tsushima abbiamo seguito le gesta del nobile samurai Jin Sakai, in questo nuovo capitolo la scena viene rubata da una figura tanto affascinante quanto tormentata: Atsu. Mercenaria, solitaria, e guidata da una sete di vendetta che sembra averle consumato l’anima, Atsu è la nuova “Ghost”. Ma a differenza di Jin, la sua missione non è salvare un’isola o difendere un codice d’onore. La sua è una vendetta personale, viscerale, che la porterà a confrontarsi non solo con i suoi nemici, ma anche con se stessa.
La storia è ambientata nel 1603, in pieno periodo Edo, ma si sposta verso territori meno battuti dai grandi classici: ci troviamo nel freddo e selvaggio nord del Giappone, precisamente nell’isola di Hokkaido, dove troneggia maestoso il Monte Yōtei. Questo cambiamento di scenario è già, da solo, una promessa di meraviglia: paesaggi innevati, tundre silenziose, vallate verdi abbracciate dalla nebbia… un Giappone più selvaggio, più isolato, ma incredibilmente affascinante.
Jason Connell, direttore creativo di Sucker Punch, ha dichiarato di essersi letteralmente innamorato del Monte Yōtei. E sinceramente? Lo capisco benissimo. Guardando i primi scorci del gioco si percepisce quell’amore: ogni pixel trasuda rispetto per la natura, per il silenzio, per la bellezza spietata di queste terre. Il team ha persino registrato suoni ambientali direttamente nel Parco Nazionale di Shiretoko per rendere l’esperienza ancora più realistica. Siamo a un livello di immersione totale.
La vendetta di un’”underdog”
Narrativamente, Ghost of Yōtei si promette intenso e stratificato. Al centro non c’è solo una vendetta: c’è il racconto di una donna che cerca di sopravvivere in un mondo che non le ha mai concesso nulla. Un’outsider, un’”underdog” in piena regola, che combatte contro poteri più grandi di lei, contro ingiustizie profonde e contro un passato che le brucia dentro.
Sucker Punch ci regala una protagonista inedita per l’universo PlayStation: una guerriera giapponese non solo letale, ma anche complessa, fragile, umana. E già da ora mi sto chiedendo quante scelte morali ci verranno messe davanti. Sarà possibile rimanere fedeli ai propri valori quando la vendetta brucia dentro come lava? Riusciremo ad aiutare chi ci circonda o saremo accecati dall’odio? Ghost of Yōtei sembra volerci sfidare non solo con la spada, ma anche con il cuore.
Next-gen all’ennesima potenza
Parliamo ora della parte più nerd che c’è: la grafica e le feature tecniche. Questo titolo sarà disponibile in esclusiva per PlayStation 5, e già dai primi trailer è chiaro che Sucker Punch ha voluto spingere al massimo le potenzialità della console.
I paesaggi sono da togliere il fiato, ogni folata di vento, ogni fiocco di neve sembra quasi toccarti la pelle. Le animazioni dei combattimenti sono fluide, cinetiche, e rendono ogni duello una danza mortale. Ma non finisce qui: grazie al nuovo audio 3D di PS5, potremo percepire ogni suono con un realismo mai visto prima. Sentiremo le fronde muoversi, i passi sulla neve, il clangore delle lame… sarà come essere lì, al fianco di Atsu.
E poi, diciamolo: con l’SSD della PS5, addio ai tempi di caricamento. Potremo muoverci liberamente tra una missione e l’altra, esplorare il mondo a nostro piacimento, senza quella fastidiosa attesa che spesso rompe il ritmo dell’azione.
Un nuovo inizio per la saga
Ghost of Yōtei non è solo un nuovo gioco: è il simbolo di un’evoluzione. Non si limita a cavalcare il successo del primo capitolo, ma osa, cambia, propone una nuova prospettiva. Jin Sakai rimarrà sempre nel nostro cuore, certo, ma Atsu ha già tutte le carte in regola per scrivere una nuova leggenda.
La scelta di una protagonista femminile forte, ma anche vulnerabile, è una boccata d’aria fresca in un panorama videoludico che ancora fatica ad abbracciare la piena complessità dei suoi personaggi. E personalmente, non vedo l’ora di scoprire come si evolverà la sua storia, quali legami creeremo, e quali cicatrici porteremo con noi alla fine di questa nuova avventura.
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